"Che noia!"Questa è la frase che più è ripetuta nella mia mente. Sono davvero stufa di questa  routine monotona : studio,studio,studio e basta. La vita in un liceo è così, ero già stata avvertita,ma non ho saputo resistere alla sfida e ora mi ritrovo a studiare 24 ore su 24, annoiandomi sempre più. Non è una vita adatta a me, una persona che preferisce l'emozioni forti e l'azione.Il mio nome è  Alice e sono la classica ragazza asociale e antipatica,che odia tutte le ridicole azioni che compiono le ragazze della mia età per farsi vedere un pò di più dai ragazzi. Ormai mi sono isolata creandomi un mondo simile a quello presente nei manga e negli anime,che sono l'unica cosa che realmente è interessante in questa grigia vita. Non mi interessa quanto mi derideranno per non vedere Amici o Beautiful e adorare Hetalia o Death Note che sono più avvincenti e capaci di suscitare emozioni dei soliti show che la tv ci ripropina da 10 anni o più. Non ho amici o amiche. Non sopporto le persone da cui sono circondata che pensano solo a cose fittizie quali fidanzati/e, borse,scarpe,calcio...Parte integrante e fulcro del mio piccolo mondo inaccessibile ad altri è il mio computer che mi guida nella scelta di anime e manga e mi permette di visionarli e di far così passare il tempo che, a mio avviso, è infinito.
Di norma dopo le lezioni mi dirigo verso la fumetteria dove mi aspetta un giovane sulla ventina dai capelli lunghi,spesso raccolti in una coda di cavallo, e il pizzeto di nome John. Proprio ora mi sto dirigendo verso la fumetteria per comprare qualcosa di nuovo con il quale io possa intrattenermi e far passare il tempo.
"Buongiorno!"dico a John" c'è per caso qualcosa di nuovo?".
Questo mi risponde "Buongiorno Alice!Purtroppo nessun nuovo arrivo oggi".Il mio sguardo improvvisamente si sofferma su un manga simile ad Hetalia,ma con colori diversi, con una scritta rossa sopra "2p!Hetalia".
Subito ne rimango colpita e chiedo a John "Cos'è?". Questo mi risponde "Alice preferirei che tu non lo toccassi. Si dice sia maledetto e che chiunque l'abbia  aperto sia sparito per sempre. L'ho trovato oggi vicino alla cassa".
Allora io gli rispondo" Che stupidaggini! Queste saranno sicuramente le solite leggende metropolitane.Mi sorprende che tu ci creda!" E di colpo apro il manga: dentro era tutto nero. Improvvisamente in quell'oscurità brillarono due occhi rossi iniettati di sangue e una mano, che assomigliava maggiormente alle zampe di qualche rapace, mi prese e mi trascinò nel manga. Sembrava di cadere in una buca senza fine.
Durante la caduta pensavo" Cavolo! Questa volta me la sono davvero cercata.Avrei fatto meglio a stare ferma e a non toccare quel manga. In quale guaio mi sarò cacciata ora?!" La buca aveva una fine e questo era un duro pavimento di marmo. Cado sbattendo incredibilmente la testa.Sento il sapore del sangue in bocca e svengo.
I guai erano appena iniziati.