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Autore: xpayneinmyveins    09/12/2012    6 recensioni
"non posso lasciarti andare.
perché, non capisci che così mi fai solo male?
però, fa bene a me.
come se fossi tu l’unico a poter stare bene.
non voglio che tu soffra.
però, sembri fare di tutto per farmi soffrire.
ti avevo detto di non innamorarti di me.
mi spieghi come avrei potuto riuscire a non farlo?"
sono vari gli effetti che può farci l'amore, addirittura può cambiarci radicalmente. può far nascere in noi qualcosa di diverso.
Genere: Erotico, Mistero, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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 non posso lasciarti andare.
perché, non capisci che così mi fai solo male?
però, fa bene a me.
come se fossi tu l’unico a poter stare bene.
non voglio che tu soffra.
però, sembri fare di tutto per farmi soffrire.
ti avevo detto di non innamorarti di me.
mi spieghi come avrei potuto riuscire a non farlo?

 
“E’ stupido pensare che non fosse solo un sogno, smettila di tormentarti.” mi dissi.
Era un incubo, ecco cos’era.  Mi aveva spaventato. Dovevo avere la febbre. Io non faccio cose del genere. Non sono un perverso, non sono cattivo. Non mi nutro della sofferenza delle ragazze, le faccio sentire bene. Le amo.
Avevo già visto quella ragazza, sicuramente, altrimenti non l’avrei sognata. Ma non ricordavo dove. Forse, ad un concerto. Ad una signin. Allora, perché non ricordavo niente del nostro incontro se l’avevo già vista? Se pensavo a lei, con tutte le mie forze, ricordavo solo il sogno della notte precedente. Sembrava tutto così reale. Non avevo mai fatto un sogno del genere.
Lei stava per piangere e io ero impotente. Sentivo una voglia tremenda di abbracciarla e guardarla per ore. Perché era così bella. Aveva le labbra piene e rosse e non riuscivo a non smettere di pensare che volevo baciarle. Non so cosa indossasse, ma non era qualcosa di molto abbondante. Aveva le gambe affusolate nude da sopra della metà coscia, le braccia scoperte. Ricordo d’aver pensato a quanto fosse bella più di una volta mentre osservavo i suoi occhi castani chiari e lucidi per le lacrime. La pelle candida e i capelli lunghi e castani arrotolati in perfetti boccoli naturali.
Quando finalmente aveva parlato la sua voce dolce era stata spezzata dal pianto in cui stava per liberarsi.
Quando mi aveva guardato avevo finalmente ritrovato le forze e la pesantezza che sentivo in tutto il corpo mi aveva liberato. L’avevo sollevata e sbattuta contro il muro più vicino. La desideravo con tutto me stesso e lei mi guardava come se già lo avesse previsto.
Avevo cominciato a baciarle il collo e le aveva inarcato la schiena come a chiedere di più. Ero pronto ad accontentarla.
L’avevo spogliata e avevo percorso il suo corpo accarezzandolo con le mie labbra e la mia lingua. Gemeva, lo ricordo. Mi pregava di soddisfarla subito, ne aveva bisogno. Ormai ansimava molto e mormorava impotente che le dessi pace, ma non era ancora il momento. Le baciavo le cosce. Sapevo che la stavo facendo morire. Ero sempre stato bravo a letto. Lei mi voleva quanto io volevo lei, ma vederla implorare era più divertente. Avanzai lentamente verso l’inguine e con prepotenza infilai la mia lingua dentro di lei che urlava di piacere anche se era senza fiato. Continuai a baciarle il ventre e su verso i seni. Tormentai quei seni morbidi e ben definiti con le mani e le labbra. Le morsi il collo e sapevo che le piaceva da morire.
-Per favore, fallo adesso.- Supplicò. Sorrisi.
-Ti prego, non ne posso più.- Mi spiegò in un filo di voce per i gemiti che la soffocavano.
Mi piaceva farle un tale effetto. Era come se non potessi fare a meno di sapere che potevo comandarla anche con un semplice bacio. In quel momento il mio lato più perverso era uscito fuori. Io non ero così. Ero dolce, ero intelligente. Ero l’idolo di milioni di giovani e tenere ragazze innamorate dei miei ricci e il mio sorriso gentile.
-Harry, ti prego!- gridò allora affondando le mani nei miei capelli e stringendo la presa.  La sua voce si era poi frammentata in mille pezzi e mi ero svegliato di soprassalto, sudato nel mio letto.
Eppure avevo sentito la sua pelle sulla mia, la sua voce cristallina nelle mie orecchie, le sue dita nei miei capelli.
L’unica cosa di cui ero certo era che nel sogno sapevo qualcosa che nella realtà non avevo mai neanche immaginato. Nel sogno lei era mia e nella realtà non sapevo chi fosse. Dovevo trovarla perché sentivo il bisogno di averla. Dovevo farla mia perché quel sogno tanto reale era stato piacere puro. Farla stare in attesa, farla soffrire mi faceva stare bene. Non ero mai stato quel tipo di ragazzo, ma lei… non poteva non esistere una donna tanto ammaliante. Una donna che faceva uscire fuori un lato di me che neanch’io conoscevo.

 
 
Saaaalve!  Se volete sono @xpayneinmyveins (se mi seguite ricambio tutti) e sono tornata con una fanfiction.
Ho un po’ di idee per questa nuova storia che spero vi piacerà.
Lasciate qualche recensione, per favore? Vorrei sapere che ne pensate, così da andare avanti.
  
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