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Autore: ILoveZioVoldy    09/12/2012    3 recensioni
Storia ispirata alla canzone di Fabrizio de Andrè 'La canzone di Marinella'. La trama è un po' come quella della canzone. Leggetela e non ve ne pentirete (almeno spero).
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E come tutte le più belle cose, 
vivesti solo un giorno, come le rose


 
 -Ehy, Michela! -
I pensieri della ragazza furono interrotti dalla voce squillante dell'amica.
-Ciao Alice- la salutò, continuando a camminare verso l'aula di letteratura.
-Hai visto il nuovo ragazzo? E' un figo da paura! Mi pare si chiami Harry. Oh, eccolo!- disse tutto d'un fiato Alice, indicando poi un ragazzo a pochi metri da loro. Eh già. Alice aveva proprio ragione. Era un figo da paura. Ricci castani che sembravano dire 'toccami, toccami', fisico bellissimo e viso da modello. Si diresse verso di loro.
-Ciao ragazze, mi chiamo Harry- si presentò sorridendo, mostrando delle adorabili fossette.
-Piacere, io sono Alice e lei è Michela- disse la moretta.
-Piacere. Mi sapreste indicare dov'è l'aula di letteratura?-
-Io sto andando proprio lì- rispose Michela. -Vieni, ti ci accompagno-
-Be', io vado. Ciao!- salutò Alice.
-Ciao Aly- salutò Michela.
-Sei nuovo in questa scuola, vero?- chiese poi al ricciolino.
-Esatto, prima vivevo in Inghilterra-
-Parli molto bene in italiano-
-Mi sono sempre piaciute le lingue straniere-
-Eccoci qua!- disse la ragazza, indicando una porta alla loro sinistra.
Entrarono in classe e si diressero verso i banchi nell'ultima fila. La professoressa ancora non era arrivata. 
-Volevo chiederti, ehm...- cominciò il ricciolo in imbarazzo. -Ti andrebbe di... ecco... uscire con me qualche volta?-
La ragazza spalancò gli occhi azzurri per la sorpresa, poi si riprese e sorrise.
-Sì, certo, volentieri- rispose.
-Ottimo!- si illuminò il riccio. 

I due ragazzi erano usciti spesso nei tre mesi successivi. Michela adorava quel ragazzo. Passava con lui quasi tutto il tempo, trascurando a volte le amiche, le quali però non le facevano pesare la cosa. Anche loro si sarebbero comportate allo stesso modo se fossero state al suo posto.
Un sabato sera Michela uscì con Harry, come quasi tutti i fine settimana. Avevano passato una bella serata, ma si era fatto tardi ed era ora di tornare a casa. Il ragazzo aveva insistito per accompagnarla, ma Michela gli aveva detto di non preoccuparsi. Casa sua non distava molto da lì, l'avrebbe raggiunta in un attimo. A malincuore il ragazzo la salutò con un bacio, quindi si diresse nella direzione opposta alla sua. Michela prese la strada che passava accanto al fiume per fare prima, anche se significava allontanarsi dalla strada, ma non se ne curò. Fu un grosso errore.
Era a circa metà strada quando qualcuno che correva nel senso opposto al suo le andò contro. Cercò di rubarle la borsetta, ma Michela la teneva stretta a sé. Dopo un breve scontrò, il ladro la spinse e le strappò la borsa dalle mani. L'ultima cosa che la giovane vide prima di cadere nel fiume fu il ladro allontanarsi correndo, poi più nulla.

Il funerale si tenne la settimana seguente. Era un giorno piovoso. Harry guardava la tomba bianca che veniva adagiata nella fossa. Una morsa gli strinse lo stomaco. Avrebbe pianto, se non avesse esaurito tutte le lacrime nella settimana precedente. Quando le avevano detto che la ragazza che amava era morta non ci aveva creduto. Non ci aveva voluto credere. Non poteva sopportare l'idea di vivere senza il suo sorriso, senza la sua voce cristallina. Senza di lei. Era stato come se gli avessero strappato una parte di lui. Guardò a lungo la foto sulla lapide. Gliela aveva scattata lui qualche settimana prima. Erano al parco giochi. Ricordava perfettamente quel giorno. 
-La finisci di scattarmi foto?- aveva detto ridendo la ragazza.
-Sei così bella- aveva commentato il ragazzo.
Michela gli aveva rivolto un sorriso dolce, ed in quel momento lui le aveva scatto l'ennesima foto.
-Questa è senza dubbio la foto più bella che ti ho scattato oggi- aveva commentato Harry.
-Fa un po' vedere- aveva detto la ragazza. -Ma sono orribile!-
-Tu sei sempre bellissima-
Era colpa sua. Era tutta colpa sua. Non doveva permetterle di andare a casa da sola. Se l'avesse accompagnata, sarebbe stata ancora viva.
Sulla lapide erano incisi alcuni versi di una vecchia canzone di un cantautore italiano che Michela adorava.
E come tutte le più belle cose,
vivesti solo un giorno, come le rose.


NdA
Ciao a chiunque abbia letto la mia storia. Come avrete già letto nella trama, è ispirata alla canzone di Fabrizio de Andrè 'La canzone di Marinella'. Vi consiglio di ascoltarla, io la adoro. Non è proprio il genere degli 1D, ma io l'adoro comunque. La frase sulla lapide è presa da questa canzone. Recensite e ditemi cosa ne pensate <3 
   
 
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