Premessa
Questo è il mio primo esperimento AU di Saint Seiya.
Vediamo cosa ne verrà fuori.
Buona lettura!

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Cap. 1 - Luna

Un temporale pazzesco si abbatteva da ormai 2 giorni sulla cittadina di Atene, dal cielo plumbeo continuava a cadere pioggia, incessantemente.
I lampi illuminarono per un'istante la via, completamente bagnata dalla pioggia, dove una giovane donna correva, avvolta in un cappotto e con un fagottino tra le braccia.
Raggiunse una bellissima casa di fronte alla spiaggia, e suonò insistentemente al citofono.
Una voce femminile, dall'altra parte, le rispose.
- Sì? -
- Vi prego aprite! -
- Ma lei chi è? -
- Dopo le spiego! -
Il cancello emise uno scatto, permettendo alla donna di entrare.
Fu accolta in casa da una donna che doveva avere all'incirca la sua stessa età, dai capelli castano scuro e gli occhi verdi.
Si tirò giù il cappuccio, rivelando una cascata di capelli mossi neri e occhi azzurri.
- Ma che ci fa in giro con questo tempo? - chiese la padrona di casa allarmata, vedendo che era fradicia.
- Ho... bisogno di voi... Non posso restare per molto ad Atene! - mostrò ciò che teneva tra le braccia: una neonata, pacificamente addormentata. - So che vi state chiedendo cosa ci faccio qui, ma il destino ha voluto che io venissi da voi... Vorrei affidarvi mia figlia, perchè io non la posso tenere con me. - mise la neonata tra le braccia della donna - Vi chiedo di adottarla, di crescerla come se fosse vostra figlia, di darle tutto l'affetto possibile. Fatelo per il suo bene -
- E voi, che farete? Dove andrete? -
- Io me la caverò. Stia tranquilla -
- Se e quando vorrete venire a trovare vostra figlia, siete la benvenuta -
- Grazie, ma non credo che ci rivedremo più... oh, dimenticavo... - estrasse un ciondolo a forma di goccia, trasparente, dalla tasca del cappotto - Questo lo darete a mia figlia quando sarà più grande... Se vorrà, poi, sarà lei a decidere se venire a cercarmi... Ma penso mi odierà per quello che ho fatto... - Lo diede alla donna, poi diede un bacio alla bimba. - Addio! - disse con un sorriso, aprendo la porta, ma venne subito fermata, prima che imboccasse il vialetto.
- Aspetti, mi dica almeno il suo nome! -
- Miranda - e lasciò la casa. Per sempre.
Si allontanò in fretta, col sorriso sulle labbra, sapendo che la sua bambina era in mani sicure, con una famiglia che, lei non dubitava, le avrebbe dato tutto il necessario.
Una lacrima solitaria le scivolò sul viso, mentre lei si diresse nell'appartemento in cui viveva a fare le valigie.
Appena le condizioni metereologiche lo avrebbero permesso, sarebbe partita subito.

Valerie, la donna a cui Miranda aveva affidato la piccola, si andò a sedere sul divano con la neonata in braccio e il ciondolo nell'altra mano.
Passò lo sguardo dalla bimba al ciondolo, soffermandosi su quest'ultimo. Lo rigirò più volte, osservandolo nei dettagli, e notò sul retro una scritta, più precisamente, un nome: Luna.
- Benvenuta nella famiglia Darling, Luna! - sussurrò, con un sorriso.