Conan e Ran sono nel salotto del Dr Agasa. Lo scienziato
ha appena finito un suo progetto portato avanti per anni e anni. Ran è davvero
emozionata per questa invenzione, cosi tanto acclamata da dr Agasa, invece
Conan non vede l'ora di andarsene a casa.
"allora di che cosa si tratta
questa volta? massaggiatore per piedi? stimolat..."
" conan!?! ma che ti
insegnano a scuola?" lo rimprovera Ran severa
"no conan. Questa è una
grande invenzione. La migliore, la più grande, la più geniale, la…."
"dottor agasa avrei molte
cose da fare, se si sbriga magari" afferma Conan seccato
" certo,
certo...emm...l'ho chiamata: il simulatore del dr agasa" e dicendo questo
scopre un grande telo sotto il quale c'è un marchingegno abbastanza grande,
pieno di fili attorno ad una grande cupola di vetro in mezzo, sorretta da una
parte metallica quadrata, e quattro specie di caschi, attaccati alla cupola con
dei lunghi fili, che vanno a finire sul poggiatesta delle sedie-sdraio vicine.
" originale come nome.
Complimenti" scherza conan.
“ si, bhè su quello ci devo ancora
lavorare. L’importante è che funzioni. A proposito fra poco arriverà anche
Goro, l’ho chiamato io”
“ mio padre? E perché?”
“ perché voi sarete le prime
persone che proveranno al mia macchina”
“frena, frena! Ogni volta che
faccio da cavia per i tuoi esperimenti mi succede sempre qualcosa: prima la
scottatura al dito, poi i vestiti misteriosamente strappati, poi…”
“ si, si. Ho capito l’antifona” e
avvicinandosi a Conan il dr Agasa li sussurra nell’orecchio “Shinichi fattelo
dire: sei diventato frignone come un
bimbo di 10 anni. Non è che ti stai immedesimando troppo nella parte?”
Accusato il colpo Conan se ne sta
zitto. Poco dopo arriva Goro e con la stessa voglia e vitalità che aveva Conan,
ascolta quello che il Dr Agasa aveva detto precedentemente.
“allora, ora che avete accettato
tutti di farmi da cavia, sedetevi su queste
sedie” .Le tre “cavie” si siedono sulle
sedie-sdraio messe una accanto all’altra, intorno alla macchina. “ bene,
ora mettetevi quei caschi sulla testa, perfetto. Ora vi spiego brevemente
come…emm…ehi Ai, vieni anche tu. Mi ero dimenticata che eri qui da me”
“ vedo che ho molta
considerazione” Ai va diretta verso la sedia-sdraio libera che sta tra quella
di Conan e quella di Goro. Ran, invece si trova a sinistra di Conan.
“ che ci fai qua? Non dovevi
essere a scuola per le ripetizioni?” le
sussurra il detective.
“ ti ricordo che ho qualche anno in più rispetto agli
anni che dimostro. Di certo non ho intenzione di andare a fare ripetizioni
delle tabelline”
“ bisogna tenere sempre allenata la mente”
“ eh? Si certo come no!”
Ai lo guarda con commiserazione.
Le cavie indossano i
caschi che coprono completamente la testa fino agli occhi, poggiandosi sul
naso.
“ spero non sia un’altra invenzione da buttare. Dovevo
far ammazzare qualcuno accidenti, almeno mi tenevo occupato risolvendo
brillantemente il caso” pensa conan.
“ ok, adesso che
ci siete tutti vi spiego come funziona, se funziona. Allora, siete
sdraiati? Avete indossato il casco? Ok. Al mio tre voi chiuderete gli occhi, io
accenderò la macchina e vi ritroverete catapultati in un sogno.”
“e come facciamo a sognare se non
ci addormentiamo?” chiede Conan.
Agasa li lancia un occhiataccia “
tranquillo che ti addormenterai quando accenderò la macchina. Allora
ehmm…Vivrete apparentemente un esperienza reale, ma vi ricordo che siete solo
in un sogno. Cosa sognerete lo deciderà la macchina scrutando dentro il vostro
cervello, la vostra mente”
“ scusa dottore ma il cervello con
i sogni non centra, infatti…”
Il dr Agasa li lancia un'altra
occhiata e con una calma apparente li risponde “ si conan, poi mi darai tutte
le tue spiegazioni. Ora ascoltami…in si-len-zio”
“ eddai Conan, stai un po’ zitto”
replica Ai.
“ dunque cosa
stavo dicendo? Ah si. Sarà un sogno dove vivrete le paure più nascoste o uno in
cui verranno realizzati i vostri sogni o…insomma deciderà il mio simulatore,
anche perché non so che cosa succederà. Ora basta chiacchiere. Pronti? 1…2…3…”
e dicendo questo, il Dr Agasa alza una leva attaccata alla macchina.
Questa emette una serie di suoni
assordanti, dopodiché dei leggeri sibili.
Il Dr Agasa guarda attentamente le 4 cavie che si addormentano come
d’incanto, e con un ghigno maligno compone un numero al cellulare e dice “ sono
pronto! fra poco li avremo in pugno”