Our first time

Mi sistemai i capelli. Il cuore mi batteva forte, stavo per salire sul palco per annunciare il nome del miglior cantante del 2011 con Sebastian Bach. Ero eccitata per tutto; soprattutto perché avrei avuto la possibilità di incontrare Matthew Shadows, il cantante degli Avenged Sevenfold. La sua voce mi piace, molto, come del resto la loro musica.
“Taylor, sei pronta?” mi chiese Sebastian fuori dal mio camerino interrompendo i miei pensieri.
“Si, arrivo subito” gli risposi e mi sistemai un ultima volta le calze e la giacca.
Uscii dal camerino e mi avvicinai al palco mentre ci stavano presentando.
“Per assegnare il premio di miglior cantante del 2011, Taylor Momsen e Sebastian Bach!”
Sebastian mi mise una mano dietro la schiena facendomi cenno di andare e uscimmo acclamati dalla folla. Salutai il pubblico e presi il microfono.
“Quest’anno il premio per il miglior cantante va a…” aprii la busta e lessi il nome.
Sorrisi contenta e urlai: “Shadooows!”. Era ufficiale: l’avrei incontrato.
Un urlo di gioia accompagnò l’entrata di Matt che salì sorridente sul palco.
Sebastian gli consegnò il premio e poi venne da me ad abbracciarmi. Anche se aveva gli occhiali ebbi l’impressione che mi stesse fissando, abbassai lo sguardo confusa e lui si girò verso il pubblico per ringraziare.
Il tutto finì così, senza niente di speciale. Sebastian prese un cartello con scritto ‘A7X foREVer’ e lo alzò in onore del batterista defunto.
Mentre tutti ridevano e scherzavano io continuavo a pensare agli sguardi di Matt e non riuscivo a capire perché mi sentivo così strana. Però pensandoci non era un brutto ragazzo, e sembrava anche molto gentile e disponibile.
Ritornai nel backstage mentre Sebastian mi continuava a parlare, ma non lo ascoltai. Presi una ciambella e andai nel mio camerino.
Mi sedetti davanti allo specchio, gustando quel miscuglio di zuccheri e grassi sentendomi in colpa, ma era dannatamente buona. Sentii bussare alla porta e la guardai per mezzo dello specchio, aspettando l’entrata di qualcuno. La porta si aprì e vidi apparire un braccio muscoloso e tatuato, seguito da un corpo altrettanto muscoloso. Era Matthew.
‘Ciao, piacere, Matt’ disse protendendo la sua mano verso di me.
‘Taylor’ dissi stringendola.
Aveva una presa forte. Mi fece sentire sicura, anche solo per un attimo.
‘Prima sul palco non abbiamo avuto l’occasione di conoscerci, disturbo?’ disse sedendosi su una poltrona in pelle rossa vicino a me.
‘No, affatto’ e mi sistemai sulla poltrona davanti alla sua.
Ci guardammo negli occhi, per un tempo indefinito, desiderosi di qualcosa, che nemmeno noi sapevamo.
‘Sono contenta che tu abbia vinto il premio, te lo meriti, hai proprio una bella voce’ gli dissi.
‘Grazie, mi fa piacere. Anche tu hai una bella voce, proprio da orgasmo’ disse ridacchiando.
‘Oh bhe, se è per questo anche la tua è parecchio arrapante’ dissi con tono scherzoso, anche se lo pensavo veramente.
Notò la ciambella che tenevo in mano e si sporse per morderne un pezzo, tenendo gli occhi fissi su di me, con sguardo malizioso. Inizialmente mi ritrassi, ma poi tornai nella mia posizione iniziale stando al gioco e mordendo l’altra parte della ciambella.
Mi sporcai le labbra di glassa e lui delicatamente me le pulì sfiorandomi sensualmente, e dopodiché avvicinò il suo viso al mio, portando la sua bocca al mio orecchio.
‘Sei la ragazza più sexy che abbia mai conosciuto’ mi sussurrò.
A mia volta mi avvicinai al suo orecchio dicendo ‘Ma noi non ci conosciamo’ e mi diressi verso lo specchio. Lui prontamente si alzò e mi prese per i fianchi sbattendomi al muro e dicendo ‘Questo non è un problema, ci conosceremo ora’. Feci un sorriso accennato e piegai la testa indietro sentendo i suoi baci umili sul mio collo. ‘Sei solo mia’ mi disse scendendo fino alla scollatura della mia maglietta togliendomi la giacca. Gli accarezzai delicatamente i pettorali e scesi fino ad infilare le mie mani sotto la sua maglietta.
Mi tolse la maglietta e subito dopo il reggiseno, lanciandoli via. Ritornò alle mie labbra e dopo poco scese baciandomi e mi morse il seno. Ansimai prendendolo per i capelli e lo spinsi violentemente sulla poltrona. Mi misi a cavalcioni su di lui e gli tolsi la maglietta, non avevo più freni inibitori, nemmeno quei pochi che mi erano rimasti. Mi accarezzò i capelli e gli spuntò un sorriso dovuto alla mia presa di posizione, quindi per vendicarmi gli morsi il collo.
‘Sei proprio una dura..’ disse ridendo. Allora mi alzai e feci per andarmene quando lui mi prese e mi abbracciò da dietro sussurrando ‘..però mi piaci così’.
Eravamo quasi in un altro mondo quando qualcuno bussò alla porta riportandoci alla realtà.
Senza aspettare risposta entrò dalla porta Sebastian che vedendoci così si mise a ridere e uscì dicendo ‘Divertitevi ragazzi, ora che potete’ e aggiunse ‘Ottimo lavoro Matt!’.
Mi divincolai intimidita andando alla ricerca dei miei abiti sparsi per tutta la stanza e lui si rimise la sua maglietta. Si avvicinò e mi lasciò dandomi un ultimo bacio prima di andarsene.
‘Sicuramente questo non è un addio, preferisco un arrivederci’ e uscì dal camerino.
Non mi sarei mai aspettata di conoscere così Matthew Shadows, ma fu sicuramente un incontro piacevole. 


*angolino della malata mentale*
non linciatemi c.c va bè sta schifezza l'ho scritta a quattro mani con una sclerata come me senza profilo efp che mi ha praticamente costretto a pubblicarla. 
Ditemi se fa così schifo c.c poi bho sono troppo pucciosi insieme ** 
Baci Gre