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Autore: CanadianGirl_    10/12/2012    0 recensioni
Gonfiò le guance e sbuffò, -esageri sempre tu, eh? Ma scrollati e prepara quelle cazzo di valigie, noi andremo a New York!- gridò, stringendo il pugno ed alzando il braccio come erano soliti fare i supereroi.
Sospirò, -io te lo dico, se qualcuno mi vuole ingravidare, faccio le valigie e ritorno a Miami, sappilo.-
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 Mine.





Quando Tiffany le aveva proposto di fare un viaggio solo loro due per New York, Daphne era scoppiata letteralmente a riderle in faccia. Lasciare la soleggiata e calda Miami per quella città che era NY? Se la sua migliore amica pensava davvero di convincerla, allora si sbagliava di grosso. Certo, quella città era praticamente il suo sogno, ma solo un paio di anni fa. 
Ora non avrebbe mai lasciato Miami nemmeno se le avessero regalato i biglietti per il concerto dei suoi cantanti preferiti, ovvero gli One Direction. No, okay, forse in quel caso avrebbe fatto uno strappo alle regole. 
La bionda sbuffò, -e dai, Dap, che ti costa?- chiese allora la ragazza, congiungendo le mani a mo' di preghiera. Negò con il capo decisa, -io da Miami non mi muovo. Che necessità hai di andare là?- domandò scocciata la moretta, tamburellando le dita sul tavolo della cucina di casa Moore. Si strinse nelle spalle, -ma è per fare qualcosa di diverso, Miami mi ha stancato!- esclamò sincera, allargando le braccia. Strabuzzò leggermente gli occhi, -Miami non stanca nessuno, Tiff. Che cazzo hai al posto del cervello, segatura?- quasi non urlò, non comprendendo la testardagine della sua migliore amica. Lei, a New York, non ci sarebbe mai andata. Nossignore, se si impuntava su qualcosa, era difficile farle cambiare idea. E questo, Tiffany, non voleva ancora capirlo. Quale necessità aveva lei di lasciare quella splendida città, per andare a vivere in una fredda e priva di sole come quella? -Andiamo, sarà solo per pochi mesi!- esclamò allora la bionda, allargando gli occhi come era solita fare quando desiderava ottenere qualcosa. Scosse la testa, -sono irremovibile- affermò, allungando la mano verso il suo fidato barattolo di Nutella. Era matematicamente impossibile che quella ragazza fosse letteralmente uno stecchino, quando ingurgitava quantità enormi di cibo spazzatura come quella. Batté contrariata un piede per terra, -ma quale cazzo di problema hai? Stiamo parlando di New York, per Dio. Non puoi rifiutare una proposta del genere.- quasi strillò, -se è per i soldi, te lo pago io il biglietto!- 
Daphne fulminò l'amica con lo sguardo, -uno, i soldi non sono un problema per me e due, non ti chiederei mai di fare una cosa del genere e sai che non sono quel tipo di persona. Al massimo potrei pagarlo io a te, visto e considerato che per me tu ci sei stata sempre- disse velocemente, con un tono di voce assurdamente solenne. Ed in parte, quello che la mora stava dicendo, era assolutamente vero. Tiffany Bennet, per Daphne J. Moore, c'era sempre stata. Da quando per la prima volta i compagnetti dell'asilo l'avevano presa di mira a quando il suo ultimo ragazzo, JJ l'aveva praticamente scaricata davanti l'intero corpo studentesco della scuola. E doveva esserle enormemente riconosciente, perché senza di lei non sapeva come sarebbe potuta andata avanti. -Ma allora? Di cosa hai paura?- domandò la ragazza, confusa. 
Si strinse nelle spalle, -e se poi mi manca JJ?- chiese, mordendosi nervosa l'interno della guancia. Alzò gli occhi al cielo, -perché gli giri ancora intorno? E' uno stronzo di merda e che vada a farsi fottere, per l'amor del cielo!- esclamò Tiffany, scocciata da tutte quelle inutili chiacchiere. 
Sospirò pazientemente, -e se per caso io decidessi di venire, quanto dovremmo stare in media?- chiese, lasciandosi in parte convincere. 
La bionda sorrise, credendo di aver ottenuto così facilmente la vittoria.
Si strinse nelle spalle, -uno, due, tre, quattro, cinque, sei mesi!- esclamò entusiasta, battendo felice le mani. 
Allargò gli occhi, -sei mesi?- disse gravemente, -ti sei per caso fottuta il cervello?!-
Sbuffò, -che palle che sei. Si, sei mesi. Qual è il problema?- fece scocciata lei, alzando gli occhi al cielo. -Teoricamente potremmo pure restare incinte e ritornare qua con un pancione enorme, come lo direi a mia madre?- 
Gonfiò le guance e sbuffò, -esageri sempre tu, eh? Ma scrollati e prepara quelle cazzo di valigie, noi andremo a New York!- gridò, stringendo il pugno ed alzando il braccio come erano soliti fare i supereroi. Sospirò, -io te lo dico, se qualcuno mi vuole ingravidare, faccio le valigie e ritorno a Miami, sappilo.- 
 
 
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Salve a tutte, questa è la mia prima fan fiction e spero che almeno il prologo vi sia piaciuto. Sono nuova su efp e ancora devo capire la dinamica di questo sito, ma grazie a pix_, sicuramente riuscirò a capire tutto ciò che mi serve in tempo breve. Solamente, vorrei sapere se vale la pena continuare o no. 
Un grande bacio, 
Irene. 
  
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