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Autore: valeryelefante    10/12/2012    2 recensioni
"You shine brighter, Lanie"
Genere: Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Quasi Tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Muoviti, cavolo, guida più in fretta!
-Hayley! Dai calmati!
-Calmarmi cosa? Oddiooddiooddio dai veloce, veloce! – mi allacciai le scarpe distrattamente.
-Ehi ragazza, non è che posso andare a 100 all’ora su una stradina di un centro abitato, ok? – sospirò e abbassò velocemente il finestrino, un po’ d’aria primaverile non avrebbe fatto male.
Ma proprio non capiva che doveva darsi una mossa? -Mamma, hai intenzione di sbrigarti? Josh si arr…
-Josh non si arrabbierà- m’interruppe Lanie, che era seduta nel sedile accanto al mio –lui sa bene che sei perennemente in ritardo. – mi sorrise dolcemente.
Feci finta che queste parole mi tranquillizzassero un po’, in realtà ero molto nervosa; mi tamburellavo la coscia destra con le dita mentre la macchina mi sbalzava da una parte all’altra.
2 Maggio 2004.
Primo concerto con i Paramore.
“Concerto”… se così si può definire.
 Avremmo solo suonato qualche cover un po’ a random, in un locale sconosciuto, dove sarebbero stati presenti praticamente solo amici e parenti. Però per me era importante. Così importante che la mia amica Lanie aveva saltato una partita di calcio per venire ad ascoltarmi.
Lei amava il calcio, era la sua più grande passione. Era anche molto brava a essere sincera, probabilmente sarebbe arrivata in alto. Anzi, sicuramente sarebbe arrivata in alto.
A differenza mia.
Sì insomma, non sono male nel cantare, ma non penso farò successo. “Sei troppo giovane” mi viene detto, ed è vero.
Sono sempre stata troppo giovane.
O troppo carina.
O troppo fragile.
-Siamo arrivate!- la macchina frenò di colpo facendomi fare uno sbalzo all’indietro.
Un bel risveglio dal mondo della fantasia, insomma.
Le mie gambe si misero in moto: scesi dalla macchina e inizi a correre verso la porta del locale. Una volta entrata vidi che i ragazzi erano già sul palco, si direbbe ben impazientiti considerando le occhiate che mi mandarono.
Feci finta di non notare i fulmini e le maledizioni che in quel momento mi erano indirizzate e mi feci spazio tra la folla, sgomitando come non mai.
Arrivata sul palco Josh si avvicinò per darmi il microfono e mi sussurrò: -Sempre in ritardo eh?
Non feci a tempo di ribattere che la batteria iniziò a suonare sotto le bacchette di Zac.
Oh lui era bravo, molto bravo.
Anche lui sarebbe arrivato in alto.
A lui si aggiunsero la chitarra di Mr. Farro, il basso di Jeremy e la chitarra ritmica di Jason.
E poi iniziai a cantare.
 
-Noi siamo i Paramore! -urlai a fine concerto.
Lanie corse subito da me e mi fece i complimenti, ai quali penso di essere arrossita un poco. La abbracciai forte e mi diressi verso la band, la mia band, la band di cui facevo parte.
Eravamo insieme solo da due mesi e già avevamo concluso il nostro primo concerto.
-Hayley, sei stata molto brava oggi. Anche se il ritardo potevi risparmiartelo. – Jeremy fece una risatina.
-Beh in effetti… vedi di arrivare a un orario decente la prossima volta, “principessa”. – aggiunse Josh, mimando con le mani le virgolette e facendo una smorfia buffa. Adoravo quella smorfia.
-Sentite, sta volta è colpa di mia madre.- risi piano- c’ha messo mezz’ora a truccarsi!-
-Così è colpa mia, miss il-bagno-è-mio?- lei comparì silenziosamente alle mie spalle, quasi fosse un fantasma (e ciò mi inquietò parecchio) -visto che è colpa mia allora, la prossima volta vi accompagno tutti quanti; al massimo arrivate in ritardo tutti insieme.-
Risero tutti, anche se non ne capii il motivo. Non era divertente.
Mi persi a guardare i lacci delle mie scarpe che, ovviamente, erano di nuovo slegati.
-Ah, ragazzi, questo è Taylor - Zac attirò la mia attenzione – visto che avevamo parlato anche del fatto di scrivere qualcosa di nostro… beh, lui ha detto che se vogliamo ci può dare una mano.
Scorsi Taylor. Un ragazzino della nostra età, in teoria il migliore amico di Zac. Probabilmente si stava facendo crescere i capelli perché aveva ciuffetti ricci che scappavano ovunque.
-Ehilà ciao.- si fece avanti –suono la chitarra e mi piace comporre. Quindi se volete una mano io posso aiutarvi.
- Uhm certo, ma non fidatevi troppo di lui- Zac lo interruppe- la prima canzone che scrisse diceva “Le api sono belle, le api conquisteranno il mondo”.
-Ero in terza elementare!
-Tutte scuse.
Risero tutti. Tranne me.
C’era una bella atmosfera quel giorno. Molta allegria nell’aria.
Anche se sentivo nel mio cuore qualcosa di gelido, qualcosa che nemmeno il sole di Maggio poteva scaldare.
 
Tornai a casa e mi distesi sul letto.
Perché non riuscivo semplicemente a stare bene? Avevo una band ora, tutto quello che avevo sempre sognato.
Ma li conoscevo da così poco tempo…
A cosa era dovuto questo mio vuoto interno? Al divorzio dei miei? Al compagno di mia madre che mi trattava come se fossi spazzatura? Ai bulli della scuola che tormentano ancora i miei sogni? Al fatto che Lanie, la mia unica amica, si sarebbe trasferita in Mississipi? Al fatto che mi odiavo?
Qualche lacrima scivolò lungo la mia guancia e bagnò il cuscino.
Perché delle volte mi sentivo così sola?
Quando ho perso la mia gioia, il mio potere?
Era come se ci fosse una cospirazione contro di me… ed io ne ero al comando.
Mi sedetti sulla scrivania e iniziai a scrivere…
“Conspiracy”
 

 

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Buonasera! Allora questa è la mia prima storia: sto cercando di descrivere dei periodi passati da Hayley, sto tentando di interpretare la sua persona e il suo passato basandomi su fatti reali. Spero di riuscirci!

Scusate, lo so che è molto corto... spero di fare di meglio con il secondo.

Grazie di aver letto fin qua; lasciate una recensione con qualche consiglio, sarà ben accettato!

  
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