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Autore: london04    28/06/2007    2 recensioni
La morte di Silente è ormai stata accetatta da tutti, il trio torna sui propri passi, sempre più deciso a mantenere fede al proprio progetto e al proprio scopo. il mondo magico immerso nell'oscurità come non lo era da più di 17 anni.... nuove avventure e vecchi nemici sono pronti a varcare il confine che c'è tra bene e male... una sfida fino all'ultimo sangue, fra nuovi amori e nuove speranze
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Il trio protagonista | Coppie: Harry/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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The second game it’ s started
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una giornata tranquilla….
Because you live and breathe
Because you make me believe in myself when nobody else
can help
Because you live, girl
My world has twice as many stars in the sky
Because you live, I live

Harry Potter e il suo migliore amico, Ron Weasley, stavano chiacchierando allegramente di tutto ciò che era accaduto durante l’anno e, nel frattempo, si sfogavano lanciando incantesimi a tutto spiano.
Infatti, ora che anche Harry era diventato maggiorenne , si divertivano a lanciarsi piccole fatture a vicenda.
“ehi, guarda Harry…..-strillò eccitato Ron-… accio Grattastinchi…”
Il grosso gatto rosso di Hermione volò attraverso la stanza soffiando e atterò malamente sul pavimento, si alzò e sputo una grossa palla di pelo.
Harry e Ron risero a più non posso e il “colpevole” di quella trovata commentò soddisfatto “ era un secolo che lo volevo fare, ma c’ era sempre Hermione a proteggerti ,eh gattaccio?!”.
Grattastinchi sembrò guardarlo male e corse nella stanza delle ragazze, al piano superiore.
Harry era da poco arrivato alla tana e già si sentiva male al pensiero di doverla lasciare da lì a pochi giorni.
La porta dell’ ingresso si aprì e, lentamente, entrarono due ragazze sorridenti e cariche di buste.
Ridevano come due matte e la più giovane, sbuffando, imitò l’ amica
“dai Ginny, non ti preoccupare per quelle poche nuvole, spariranno fra poco!!.
Non vorrei offenderla mia cara meteorologa, ma le sue previsioni facevano schifo!!” ,disse poi rivolgendosi ad Hermione.
Rise e chiuse la porta dietro di se con un calcio.
Harry, guardandole, pensò che avesse ragione : erano entrambe bagnate sino all’ osso del collo e potevano dare tranquillamente l’ impressione di essere uscite dalla doccia. La risata di Ginny si spense non appena vide Harry: ne l’ uno ne l’ altra sapevano come comportarsi, ma alla fine fu Ginny, con la sua solita scioltezza, a rompere la tensione che si era instaurata fra i due.
“ allora, Harry non sapevo che tu fossi arrivato. Come sono andate le tue vacanze fin ora? …. Le mie uno schifo…”
Harry, che aveva aperto la bocca per rispondere, non la richiuse; non si era aspettato una risposta del genere.
Non sapendo cosa dire, mormorò qualcosa sul fatto che neanche le sue erano state un granché e poi le chiese se voleva una mano con i sacchi.
Lei lo guardò piuttosto fredda e rispose che no, ce la faceva anche senza il suo aiuto.
Il giovane rimase di stucco vedendola allontanarsi e si girò verso gli altri due, rimasti in disparte ad ascoltare la conversazione: Hermione gli lanciò un occhiata dispiaciuta e poi corse a salutarlo, mentre Ron era perplesso quanto lui.
Poco dopo arrivò tutto il resto della famiglia Weasley, e fra abbracci e baci , si ritrovarono tutti intorno al tavolo della cena preparata dalla sign. Weasley e da Fleur; che essendo molto vicina al giorno delle sue nozze con Bill, si esercitava in cucina , sotto il controllo severo e attento della futura suocera, che sembrava un po’ scettica riguardo le doti culinarie delle ragazza… e non era la sola!
“non ti consiglio di prenderlo quello, Harry- disse Ron , accanto a lui, indicando una ciotola che Harry stava per prendere in mano-lo ha cucinato Fleur… tieni, prendi questo , piuttosto.”
Gli passò un piatto di carne cucinato dalla sign. Weasley.
La serata passò in fretta e in allegria, tanto che Harry non si rese conto che le ore scorrevano, così quando andarono tutti a dormire la mezzanotte era passata da un pezzo. Sebbene tutto filava liscio e l’ atmosfera non poteva essere più gaia, Harry sentiva che qualcosa non andava e, più tardi fra le morbide coperte in cui era stretto, lo capì: erano gli sguardi freddi e distaccati di Ginny a farlo sentire così male.
Ormai si era così abituato a vederli dolci, attivi e ironici che soffriva al solo pensiero di incontrarli e di pensare che era stato lui a renderli così….si girò dall’ altra parte e non chiuse occhio per quasi tutta la notte.
La mattina seguente,Harry si svegliò molto tardi e quando scese per fare colazione si meravigliò di quanto movimento ci fosse a quell’ ora: Ok che non era prestissimo e che i Weasley erano una famiglia numerosa e attiva, ma a tutto c’ era un limite, pensò Harry.
Ron con la faccia stravolta quanto lui e ancora in pigiama seduto al tavolo per fare colazione, gli disse:
“fra pochi giorni ci sarà il matrimonio tra Bill e Fleur, quindi sono tutti leggermente in ansia”.
Sbuffò e indicò sua madre che, dalle occhiaie presenti sul viso sembrava non avesse dormito affatto e che ora andava in giro come una matta impartendo ordini a destra e sinistra.
Harry, sbadigliando, si sedette accanto a Ron e ascolto le ultime novità sull’ imminente sposalizio
“I genitori e tutti gli altri parenti di Fleur arriveranno da qui a poco e anche Hagrid e madame Maxime non dovrebbero tardare , ma della Mc Granitt non so dirti nulla”.
In quel momento accanto a loro arrivo una sveglissima e indaffaratissima Hermione, che li incitò a finire la colazione in un modo alquanto inconsueto
“ Su, Ron bevi quel caffé, non fare storie non è molto caldo( dalla tazza usciva fumo)e tu, Harry muoviti a finire quei cereali!!”
: sembrava un tifoso che incita il suo giocatore preferito in una partita molto facile. Dopo che entrambi si furono quasi strozzati, lei li mandò a vestire quasi a calci. Ron si girò e ironico, disse:
“ comunque, buongiorno….”
Harry, Ron ed Hermione passarono il resto della giornata a pulire vecchia argenteria e ad addobbare il giardino con tanti manifesti, mentre Ginny Charlie e i gemelli si occupavano dei mazzi di fiore, che in realtà erano delle graziosissime composizioni create dalla fantasia e dal buon gusto dell’ unica femmina presente al tavolo.
“Ehi, Charlie perché non vai ad aiutare Fleur? Non vuoi andare a darle una mano? Anche perché tu saresti molto più portato di noi… con quelle manone non riesci neanche a legare un semplice nastrino attorno a quei fiori!”
Fred non aveva la minima voglia di andare ad aiutare Fleur… a dire il vero nessuno voleva aiutarla ( era talmente pignola e precisina!!)
“Invece penso che le farebbe molto piacere se andassi tu Fred… e a proposito , stai legando il fiore al contrario…”Charlie guardò malignamente suo fratello, Fred guardò esasperato il fiore e Ginny alzò gli occhi al cielo e soffocò un risolino.
In quell’ istante arrivò Harry e la ragazza schizzò fuori dalla cucina, attirando con sé gli sguardi compassionevoli dei fratelli , che poi si depositarono un po’ arrabbiati sull’ alto ragazzo dai capelli neri di fronte a loro.
“ma insomma che cosa le ho fatto? ..cioè, quello lo so , ma perché si comporta in questo modo?” Harry si mise sulla difensiva e guardò i fratelli Weasley in cerca di una spiegazione.
Si scambiarono un’ occhiata e poi Charlie cominciò: “Vedi Harry, Ginny è sempre stata una ragazza dal carattere forte, soprattutto dopo il primo anno passato ad Hogwarst, e normalmente affronta le questioni irrisolte di petto,…. Cioè senza tanta paura e problemi”.
Harry stava per interromperlo per dirgli che questo lo sapeva, ma lui si passò un dito sulla bocca e continuò:
“ Ma questo non vale per te:per Ginny tu rappresenti il ragazzo che lei ha sempre amato e che poi l’ ha lasciata dicendole che per lui è troppo importante e quindi la deve lasciare. Fidati quando ti dico che questo discorso per qualsiasi ragazza innamorata non ha senso. Lei però ti ha capito ed è riuscita a non far capire agli altri la sofferenza e il dolore che si porta nel cuore da quel giorno… o almeno ci ha provato, noi però la conosciamo troppo bene da non poterlo non capire. Quindi ora si è costruita una specie di scudo per se stessa e… per te: lei vuole farti pensare che vada tutto bene cosi da non essere un peso in più, non ti vuol far preoccupare per lei…”
“… dice che hai già abbastanza problemi senza che lei ci aggiunga il problema della vostra… situazione” Hermione, arrivata da poco con Ron, aveva ascoltato con attenzione la conversazione e poi aveva completato la frase di Charlie “ e in più vuole dimostrarti che può cavarsela senza il tuo aiuto…”Harrry rimase per un momento lì, imbambolato e poi uscì dalla stanza ed andò in quella che lui e Ron avevano condiviso tante estati: meditò su quello che gli era stato detto e pensò a come avrebbe dovuto comportarsi.
Non avendo chiuso occhio per quasi tutta la notte( di nuovo),Harry la mattina seguente si svegliò prestissimo e, dopo essersi fatto una cioccolata, uscì nel giardino dei Weasley per godersi la fresca aria mattutina…
evidentemente non era l’ unico a pensarla così perché seduta sul muretto a gambe incrociate accanto al prato c’era Ginny: indeciso o no se rimanere, il ragazzo prese il suo coraggio a quattro mani e si sedette accanto a lei.
Harry la guardò e poi le disse piano “ posso rimanere?”.
Ginny non si voltò nemmeno a guardarlo, ma si limitò a rispondergli “non c’è problema”. Nella sua voce non c’era nota né di arrabbiatura né di fermezza, notò Harry rincuorato… Hermione doveva averle parlato pensò il ragazzo.
I due rimasero per qualche tempo in silenzio,evidentemente entrambi troppo occupati a fissare le loro cioccolate… abbiamo persino le stesse abitudini, siamo proprio fatti per stare insieme… no, Harry non pensare a queste cose, tu l’ hai allontanata da te e ora devi saperne fare a meno. È vietato anche solo pensarla!.
Così, per distrarsi dai suoi pensieri, Harry si rivolse a lei: “ allora, cosa ci fai qui di prima mattina?”
Inaspettatamente, sul volto della ragazza comparve un mezzo sorriso “oggi dovrebbero arrivare i risultati dei G.U.F.O. e non vorrei che tutta la mia famiglia fosse lì, ad aspettare con ansia i risultati… sembra che ci tengano più di me! Quindi la prima a vederli sarò io… e te”.
“ sono sicuro che te la sei cavata benissimo… l’ anno scorso hai studiato molto… e in più tuoi fratelli mi hanno detto che hai un vero talento per le fatture!!” Disse lui, ridendo.
“oh, bè, mica è colpa mia se mi provocano… ti ricordi l’ anno scorso quando Ron voleva costringermi a rompere con Lavanda da parte sua?”
Harry ricordò la scena con un ghigno “ Già, …. Alla fine ha detto che preferiva quasi Lavanda a te!”. In quel momento un grosso gufo grigio perla apparve all’ orizzonte e lasciò la busta in mano a Ginny, che mentre l’ apriva, aveva l’ aria visibilmente eccitata:“Allora: tutti Oltre Ogni previsione, tranne che un Accettabile in divinazione e un Eccellente in incantesimi e pozioni!!” esclamò un attimo dopo, saltellando da un piede all’altro.
Fu anche sul punto di abbracciare Harry, ma si bloccò a un palmo dal buttargli le braccia al collo e si allontanò, imbarazzata quanto il ragazzo, diventato dello stesso colore dei capelli di Ginny. Rientrarono in casa, dove nel frattempo quasi tutti si erano svegliati, e Ginny mostrò a tutti i propri risultati:
“ lo sapevo che avresti seguito le orme di Bill, tesoro, sei andata benissimo!!”
piagnucolò la sign. Weasley, abbracciando (stritolando) la figlia minore.
Più tardi, nel pomeriggio, Harry, Ron, Ginny e Hermione andarono a giocare a quidditch: a Harry sembrò tanto di tornare all’estate dell’ anno precedente, quando Silente non era ancora morto, quando il pensiero di Sirius lo faceva ancora soffrire ma dal quale sapeva trarre conforto e sicurezza, quando non sapeva di dover smettere di essere definitivamente un ragazzo qualsiasi, ma di compiere il suo destino, il destino di un ragazzo segnato sin da quando era in fasce….
Saperlo era una cosa, ma affrontarlo era un altro discorso.
Harry, durante i primi giorni trascorsi dai Dursley ( aspettando che diventasse maggiorenne) si era divertito a vedere Ron fulminare Dudley ogni volta che quest’ ultimo si fermava a fissare Hermione un secondo di troppo … o anche solo quando la guardava.
Oltre a questo, però, Harry si era reso conto di non guardare al più al futuro con gioia e impazienza, ma di limitarsi a vivere giorno per giorno, leggendo la gazzetta del profeta e senza nutrire una vera speranza per il futuro, desideroso di portare a termine il suo compito solo per far si che il sacrificio del più grande mago di tutti i tempi non fosse stato vano. Così, giorno per giorno, andava avanti trascinando con se quel peso nel cuore, sentendosi più solo e incompreso che mai.
Tutto, quindi, lo rendeva felice e per un po’ dimenticò i brutti e angoscianti pensieri. Giocarono a Spara schiocco, si presentarono ai parenti di Fleur ( tra Gabrielle che non staccava gli occhi da Harry e Ginny e Hermione che erano diventate rosse come due pomodori per non scoppiare a ridere,Harry si chiese come faceva a non sentirsi imbarazzato)e sfidarono tutti i fratelli Weasley in un’ emozionante partita a quidditch( Harry, Ron , Hermione e George contro Fred, Bill, Charlie e Ginny), dalla quale, però, nessuno uscì vittorioso perché la sign. Weasley chiamò tutti a tavola. E nessuno in quel momento aveva intenzione di farla arrabbiare, stressata com’ era per via di tutta la parentela di Fleur.
Mentre tutti tornavano a terra e scendevano dalle loro scope( Hermione era euforica!)Harry e Ginny rimasero sulle loro per rimettere a posto le pluffe. Ginny, un po’ titubante e timida, alzò lo sguardo che fino ad allora era stato fisso sulle sue mani e guardò Harry dritto negli occhi
“ Harry tu non devi perdere la speranza o non guardare avanti pensando che non ci sia un futuro per tutti noi, devi provare a capire che ornai il mondo della magia vede solo in te quel piccolo spazio di luce che si distingue nell’ oscurità che Voldemort ha portato con sé. Io non so se tu sia il Prescelto o meno, ma so che se hai anche solo la minima possibilità di far sì che questo incubo finisca, tu devi sfruttarla al meglio e pensare che alla fine di tutto questo Hogwarst e tutto quello che ami di più tornerà come prima, o almeno potrebbe dar vita ad una nuova era, senza la paura come protagonista”.
finito il discorso che le aveva costato tanta fatica e coraggio, la rossa distolse lo sguardo da Harry e lo rivolse verso il sole, che stava calando dolcemente dietro le colline.
Harry la guardò per un attimo, perplesso e sorpreso che avesse capito quello che lo tormentava
“ma come hai fatto a capirlo?”
Lei fece spallucce e fece un sorriso, quello stesso sorriso storto che aveva fatto quando Harry l’ aveva lasciata:
“ chiamalo intuito… di qualcuno che ti vuole bene…”.
E insieme scesero a tutta velocità sulle loro scope, con il vento fra i capelli e il tramonto dietro le spalle.
Quella sera tutti i Weasley più giovani erano nella sala a discutere e parlare “ ehi, voi due, che state facendo?” chiese la rossa, guardando sospettosa Fred e George. Entrambi sogghignarono: “ stiamo pensando al regalo per il matrimonio di Bill…è adorabile..”
“ ah, si? E che cos’ è così adorabile?” domandò
“ bè, diciamo che se avranno problemi questo regalo li farà… finire”
“e in che modo li farà finire?” la cacciatrice rossa si stava accigliando ancora di più
“ehm… li farà bruciare!” i gemelli scoppiarono a ridere
“ Fred, George!!! Avete preso un uovo di drago! Così saranno Bill e Fleur a bruciare, non i loro problemi! non è per niente una buona idea; siete dei cretini!” esclamò, cercando di non scoppiare a ridere come tutti gli altri I due ragazzi finsero di ponderare la questione con estremo interesse: “già, hai ragione, quello è un regalo più adatto a Charlie!” a quella osservazione tutti i presenti scoppiarono a ridere
“se ci provate, giuro che quel drago sarà felice divenire ad abitare da voi… pensate, potrebbe essere una nuova attrazione per il vostro negozio” si intromise Charlie, appena entrato nella stanza.
Fred sembrò essere sul punto di baciare il fratello: “ come abbiamo fatto a non pensarci!... Charlie sei un genio!”

…..continua…..

  
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