Sesshomaro

Una parola è stata scritta nella prima pagina del mio diario, una singola parola per non dimenticare ciò che ero, ciò che sono diventata grazie a lui … una parola, un nome che se pronunciato mi procura un dolore intenso,  una ferita che non può essere guarita, una piaga nel mio cuore che mi ha cambiata, mi ha insegnato la sofferenza … nella mia mente quel nome ha un volto: occhi dorati,che mi guardavano con superiorità, capelli argentati, talmente lunghi che mi sfioravano il viso ogni volta che mi prendeva in braccio, possenti mani, che mi hanno salvato la vita più di una volta… vorrei rivedere il suo volto almeno un'altra volta, ma la differenza tra me e lui è un  abisso che non so se riuscirò mai a colmare: lui è un demone, magnifico come un angelo, forte come un dio, freddo come il diavolo, immortale; io una semplice umana, di una minima bellezza, fragile come un servitore, debole per i sentimenti che mi guidano, mortale …

La mia vita e la sua non saranno mai unite perché non potremmo  invecchiare insieme, perché i miei sentimenti a lui non stringono il cuore, perché io sono una semplice umana, lui un angelo che in qualche modo è riuscito a salvarmi per la prima volta dalla morte, ma ha trasformato la mia vita in una continua ricerca, una ricerca per poter stare sempre con lui, poi, però quando ho capito che non c’era nulla da fare, mi sono arresa e ho compreso che forse era meglio la fine …

Avevo 7 anni quando, per la prima volta lo incontrai, lo accolsi a braccia aperte portandogli il cibo di cui aveva bisogno, lui non mi degnava di uno sguardo, io non lo degnavo di una parola … la mia famiglia era stata uccisa da demoni, come lo era lui, ma più tardi lui sarebbe stato  la mia famiglia.

Un giorno gli chiesi se saremmo stati sempre insieme, poiché Jaken sosteneva che prima o poi io me ne sarei dovuta andare; lui non rispose ed io non compresi il suo silenzio, non potevo capire.

Finì ben presto la guerra contro Naraku e lui mi abbandonò nel villaggio della vecchia Kaede, sperando che così io potessi imparare a convivere con i miei simili, non sapeva che venivo maltrattata ogni giorno per il mio passato, non vide mai le mie ferite.

Mi accorsi ben presto di amarlo …

Decisi così di rivelarglielo alla seguente visita regolare che faceva ogni mese al villaggio per portarmi nuovi regali, ma questa non arrivò più … allora mi informai dalla sacerdotessa Kaede che mi rivelò che il mio protettore aveva deciso di accoppiarsi con Kagura, non facendo più ritorno.

Dimenticandosi di me.

                                                                                                         Sesshomaru

Una parola, un nome, un volto, un demone che mi ha fatto soffrire più della morte.

Dopo aver percorso tutti questi pensieri, ispirai per l’ultima volta e morì sotto il cielo stellato dove  ottant’anni prima avevo incontrato l’amore della mia vita ...

angolo dell'autrice:

lo so è davvero drammatica... ma l'ho scritta ascoltando the one that got away di katy perry, che sicuramente non emana molta gioia...
se lasciate una recensione ve ne sarei molto grata... ma solo il fatto che abbiate letto mi rende molto felice
fede17