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Autore: Hazza_Boo    11/12/2012    9 recensioni
Ziam. Abbastanza arancione. One shot.
"Un gemito riempì l’aria, mischiandosi allo schiocco dei baci: Zayn aveva morso il labbro inferiore di Liam, che aveva aperto la bocca lasciando uscire la lingua, la quale era andata a cercare quella dell’altro. Si baciarono con passione, eliminando ogni limite, razionalità o altri ostacoli. Più le loro lingue si intrecciavano più i loro bacini si scontravano. "
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Liam Payne, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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(Si avvisano i gentili lettori che il seguente brano contiene scene di baci tra due uomini. Se la cosa vi può confortare, sono due uomini fighi, molto molto fighi. Oh, e si pregano i lettori di recensire, per informare la scrittrice delle loro opinioni. Grazie per l’attenzione. Ps. Scusate per gli errori.)
 
 
 

Last first kiss

 
 

One day, Liam and I were fooling around
And we ended up kissing
(Un giorno, Liam ed io stavamo scherzando
E siamo finiti con il baciarci)
Zayn Malik
 

 

«Ssh, adesso Blair bacia Dan!» esclamò felice Liam, mettendo a tacere Zayn con un cenno della mano.
Il moro strabuzzò gli occhi incredulo e, con un sospiro lungo ed esasperato, si lasciò sprofondare del divano morbido e caldo. Sullo schermo della televisione comparve l’immagine della ragazza, vestita di un lungo abito rosa, che avvicinava le sue labbra a quelle del ragazzo dai capelli corti e mori.

«Oh, ma che dolci!» commentò estasiato Liam, asciugandosi gli occhi con un fazzoletto pulito. Zayn si fece ancora più incredulo. Osservò perplesso l’amico e provò a non ridere. Un uomo adulto, maturo, muscoloso e grande come un armadio che piangeva solo se in tv due attori si baciavano. Perché sì, quelli erano solo attori che facevano il loro lavoro.
E, come aveva immaginato, non riuscì a resistere. Si lasciò scappare una risata divertita, ma fin troppo breve, per i suoi gusti. Poiché ricevette un colpetto sulla spalla da Liam, e ciò bastò per farlo tacere.
«Hai rovinato l’atmosfera romantica, Zayn!» lo rimproverò Liam, distogliendo lo sguardo dalla tv per posarlo sull’amico, seduto accanto a lui sul divano.
«E dai, Liam! E’ solo uno sciocco telefilm» ribatté spazientito Zayn.
«Solo uno sciocco telefilm?» ripeté incredulo l’altro, restando per qualche istante con bocca e occhi spalancati. «Zayn, questo è Gossip Girl! Non è uno telefilm come gli altri.» prese fiato e cercò di abbassare e calmare il tono di voce. «E adesso smetti di bestemmiare su Blair e Dan»
E va bene, Zayn ci aveva provato. Aveva davvero provato così tanto di non ridere, si era perfino messo una mano davanti alla bocca ma… suvvia, l’idea che Liam potesse impazzire per un telefilm come Gossip Girl era buffa e, soprattutto, patetica e… spaventosa, sotto certi punti di vista. Dunque, nel bel mezzo della scena clou, a distruggere del tutto l’atmosfera romantica e dolce fu la risata, questa volta potente e fuori controllo, di Zayn.
Si mise una mano sulla pancia, da quanto rideva gli faceva male. Tentò di calmarsi solo quando, distrattamente, venne attirato da quel rumore: il silenzio.
Di colpo si ricompose. Si guardò intorno mentre si sistemava sul divano, agitato e preoccupato. La tv era spenta, le immagini di Blair ed il ragazzo avevano lasciato spazio ad uno schermo freddo  e nero. La testa si Zayn si voltò verso Liam e le mani iniziarono a tremargli.
Il volto di Liam diceva solo una cosa: ora me la fai pagare. Gli aveva distrutto il finale del suo telefilm preferito e quindi doveva pagargliela. Zayn lo conosceva troppo bene e sapeva che, nonostante il suo aspetto dolce e sensibile, sapeva prendersi una vendetta coi fiocchi.
«Zayn…» mormorò a denti stretti Liam. Il suo volto era serio, severo, Zayn non si sarebbe sorpreso se, da un momento all’altro, l’avrebbe sentito ringhiare. «…ora tu…» continuò affannato Liam avanzando sul divano, avvicinandosi sempre di più all’amico. Zayn indietreggiò fino a quando fu costretto a fermarsi, percependo dietro la schiena il bracciolo del divano, e quindi la fine. «… sei un uomo morto» fu tutto ciò che disse Liam prima di iniziare ad attaccare il ragazzo moro con la peggior punizione del mondo: il solletico.
Le mani grandi e calde di Liam iniziarono a vagare su tutto il corpo di Zayn, correndo su e giù, intrufolandosi sotto le ascelle, sotto il mento e sulla pancia, i fianchi e ovunque venissero trasportate. Come sottofondo c’era l’inevitabile risata dei due ragazzi, entrambi acute e divertite, fuori controllo e allegre. Così tanto potenti che la pancia di Zayn doleva, ed entrambi i ragazzi avevano le lacrime agli occhi.
Ridere era una sensazione stranissima. Già, ad entrambi sembrava quasi estranea. Come se non avessero mai riso e vissuto o come se non fossero mai nati. Poi, quando si trovavano insieme, si sentivano nascere per davvero. Ogni cosa sembrava quasi nuova insieme, anche ridere.
«Basta!» implorò pietà Zayn tra le lacrime, i sorrisi e le risate. Aveva già i crampi allo stomaco per lo sforzo, e la mandibola presto sarebbe rimasta bloccata in quella posizione, facendolo andare in giro con un largo sorriso in volto.
Continuò a ribellarsi, cercando di alzarsi dal divano, di fermare i polsi di Liam, o di smettere di difendersi e attaccarlo, combattere con la sua stessa arma, il solletico. Nulla fu possibile.
Liam si fermò solo quando le mani e la pancia gli facevano male, e quando ormai non riusciva più a respirare. Si allontanò dall’amico e, contemporaneamente a lui, cadde dal divano e restò disteso sul pavimento. Risate e respiri affannati popolavano la stanza, in quel momento, mentre calava un lento e leggero silenzio.
Ogni secondo passato insieme sembrava così prezioso. Unico, speciale. E vedere sorridere Liam per Zayn era tutto, una risorsa essenziale per sopravvivere.
 «Oddio, sono sfinito» annaspò Zayn. Si portò una mano sul cuore, restò in silenzio e chiuse gli occhi: batteva fortissimo, come un pazzo sbatteva contro il polmone e le costole, sperava di uscire da quella gabbia.
Liam, con le poche forze rimaste in corpo, gattonò lento e trasandato fino al corpo del moro, ma non si accasciò per terra accanto a lui. Rimase a gattoni, ad osservare il suo volto.
I due ragazzi si guardarono negli occhi e risero un po’ per l’imbarazzo un po’ per divertimento. «Sei un pazzo!» esclamò allegro Zayn e, tra una risata e l’altra, diede un colpetto sulla spalla a Liam. Il quale perse l’equilibrio e si ribaltò sul corpo del moro.
Le loro risate rimbombarono di nuovo nella stanza, imprimendo nelle loro teste quel giorno, quel ricordo. Prendendo un profondo respiro, e senza smettere di ridere, Liam si mise a cavalcioni su Zayn e restò a guardarlo negli occhi come se fosse un nuovo giocattolo.
Tutti sapevano che Liam era curioso.
Ed era risaputo che a Zayn piaceva sperimentare.
Non si dissero nulla, non avevano bisogno di parole. All’improvviso i sorrisi sui loro volti si spensero, le mani di Zayn iniziarono a sudare e il suo corpo sprizzava energia da tutti i pori. Successe tutto velocemente che non ebbe tempo di reagire razionalmente.
Un momento prima Liam era a cavalcioni su di lui, i loro bacini si sfioravano, uno era immerso negli occhi dell’altro… ed un secondo dopo ogni distanza era azzerata, gli occhi chiusi, Liam chino su Zayn e le loro labbra che si sfioravano.
Un bacio leggero. Le labbra che si erano appena toccate. Quelle di Zayn erano così morbide e calde, era un piacere sfiorarle. Ma no, Liam si accorse di ciò che aveva fatto e si pentì. Un bacio durato una frazione di secondo.
Il castano alzò il busto, allontanando le labbra da quelle dell’amico. Calò il silenzio nella stanza, interrotto solo dalle lancette dell’orologio e dai respiri irregolari dei due amici.
Zayn era rimasto immobile, con gli occhi spalancati, senza sapere cosa dire o fare. Senza nemmeno riuscire a pensare. Liam era paralizzato da quel gesto sconsiderato e sciocco che si era azzardato a fare. E perché l’aveva fatto? Oh, le labbra dell’amico erano così invitanti… quante notti aveva sognato di sfiorarle, anche solo con un dito. E quante seghe si era fatto pensando al suo amico e alle sue labbra…
No, scaccio quei pensieri scuotendo la testa e spostandosi veloce dal corpo di Zayn. Indietreggiò strisciando di sedere sul pavimento, osservando sconvolto ciò che aveva fatto. Oltre ad averlo baciato si era messo a cavalcioni su di lui? E… beh, quello a cui aveva pensato gli era piaciuto. Ma ciò andava contro ogni morale, ogni regola che loro si erano dati. Erano amici, gli amici non si baciavano. Nemmeno un bacio a fior di labbra! Nemmeno per scherzare!
Magari per altre persone quello era normale, per loro, però, era paragonabile all’Apocalisse, e non solo a livello “morale” o per quelle altre sciocchezze, ma anche perché… beh, perché erano i componenti di una band di fama mondiale, perché avevano delle ragazze, perché era sbaglio e per altri mille motivi!
Ma era solo un leggero bacio! Che peso aveva? Molto. Per loro aveva molto peso. E non doveva più capitare. Perché non era stato solo un “bacio” era stato un “bacio” con significato, desiderato.
«Zayn, io…» sussurrò Liam, ma la sua voce si spense. Capì che le parole non avevano senso e non sarebbero servite a nulla. Appoggiò la schiena alla parete, abbracciò le ginocchia al petto e osservò l’espressione di Zayn.
Se ne stava disteso sul pavimento, i muscoli erano rilassati ma il volto, rivolto al soffitto, era pensieroso e concentrato. Il suo profilo era perfetto, la mandibola contratta e le labbra… quelle amate labbra che aveva appena avuto il coraggio di sfiorare, erano rosse e carnose e umide, poiché Zayn ci aveva appena passato sopra la lingua.
Perché non diceva nulla? Un bacio aveva un peso enorme per lui? Liam sospirò sonoramente, pentito abbassò lo sguardo e chiuse gli occhi. Aveva rovinato la loro amicizia?
«Liam?»
La voce di Zayn era dolce, bassa e seria. Era così delicata che sembrava una carezza, eppure Liam decise di non rispondere. Rimase immobile, con le palpebre serrate per nascondere gli occhi lucidi.
Sentì l’aria muoversi, dei passi, dei rumori. La stoffa dei jeans strofinata, qualcosa che si avvicinava. Strinse i pugni e nascose il volto tra le braccia. Percepì il corpo di Zayn inginocchiarsi di fronte a lui, e una mano immergersi nei capelli e fare una dolce carezza. Lentamente Liam rilassò i muscoli e permise a Zayn si sfiorargli una guancia, facendo scorrere la mano fino sotto il mento e, lentamente, lo sollevò. Alzò il volto di Liam e lo costrinse ad aprire gli occhi e guardarlo.
«Va tutto bene, okay?» era così dolce e delicato. Liam premette la guancia contro la mano dell’amico, la sentì calda e morbida. Lo guardò negli occhi ed affogò in quella luce argentea sopra la pupilla leggermente dilata, immersa nel colore nocciola scuro dell’iride. Era forse fin troppo dolce Zayn, tanto che commosse Liam.
Non disse nulla, non ne ebbe la forza. Distolse lo sguardo e abbassò gli occhi. Inaspettatamente sentì Zayn prendergli il volto tra le mani, provò a ribellarsi, senza successo.
Le labbra del ragazzo premettero sulle sue. Un bacio casto, si sfiorarono appena. Ma proprio quando Zayn fece per allontanarsi, Liam spense il cervello, perse il controllo sulle sue azioni. Lasciò scivolare le braccia intorno ai fianchi del moro, e approfondì il bacio.
Adrenalina, energia, calore. Era le uniche cose che scorrevano tra i corpi dei due ragazzi. E la ragione era completamente persa. Quel bacio diceva tutto ciò che si volevano dire da tempo, ma che non avevo mai trovato il coraggio di fare: “voglio baciarti dalla prima volta che ti ho visto”.
Le loro labbra si scontrarono, cercando di fare spazio alle lingue. Liam allungò le gambe, a cavalcioni vi si sedette Zayn e, senza mai scattarsi dal bacio, fece scorrere le sue mani sul petto dell’altro.
Un gemito riempì l’aria, mischiandosi allo schiocco dei baci: Zayn aveva morso il labbro inferiore di Liam, che aveva aperto la bocca lasciando uscire la lingua, la quale era andata a cercare quella dell’altro. Si baciarono con passione, eliminando ogni limite, razionalità o altri ostacoli. Più le loro lingue si intrecciavano più i loro bacini si scontravano.
Il silenzio ora non era più interrotto dalle lancette dell’orologio, poiché quelle erano coperte dal rumore del baci, dei gemiti e dai respiri affannati. Nell’aria si respirava la voglia di sfiorarsi, di infrangere ogni barriera. La passione aveva preso il controllo, ed era ad un punto che fu impossibile pensare di tornare indietro.
Una mano di Liam finì sulla schiena di Zayn. Mentre si baciavano con foga, la mano percorse tutta la spina dorsale, raggiungendo i jeans.
Il moro emise un gemito mischiato ad un suono rauco e basso. Posò una mano sul petto di Liam e si allontanò appena. Imbarazzati, storditi ed increduli i due ragazzi si guardarono negli occhi.
«Mi disp…» Liam, profondamente pentito, con ancora il fiatone, venne fermato dal dito di Zayn, il quale si posò sulle sue labbra.
«Ssh» mormorò dolcemente. Gli baciò appena sopra il labbro, poi respirò a fondo, beandosi del calore e del profumo della pelle di Liam. Si avvicinò all’orecchio, dove gli morse leggermente il lobo. «Sarà il nostro segreto, okay?» tornò a baciarlo sulle labbra, ansimando e bramando di più.
Ma si trattenne, si allontanò appena e guardò Liam negli occhi. Erano luminosi, lucidi e pieni di una strana luce che mai aveva visto.
«Okay» sussurrò imbarazzato e timido il castano. Zayn sospirò, capendo che sarebbe stato difficile convincerlo. Avvolse tra le sue braccia Liam, il quale gli cinse i fianchi. Restarono abbracciati per qualche istante, ad occhi chiusi, calmando i respiri e riflettendo su quello che stavano facendo. Liam sollevò la testa e osservò il volto di Zayn, cercando di trovarvi delle emozioni come paura, imbarazzo o pentimento. No, vi era solo dolcezza e amore. I suoi occhi profondi e scuri, caldi e teneri, fecero battere forte il cuore del castano tra le costole.
Lentamente Zayn fece scivolare via le sue braccia dal petto di Liam, indietreggiò e si allontanò dal ragazzo. Si sedette accanto a lui, con le spalle contro il muro, per terra.
Restarono vicini, a fissarsi negli occhi o a guardare con sguardi persi nel vuoto, nel silenzio della sala. Le loro labbra non ne avevano abbastanza e, così come ogni cellula del loro corpo, bramavano di riprendere i baci e le carezze. Le loro anime non se ne fregavano del giusto e del sbagliato, ma le loro menti tenevano a bada il loro eccitamento. 
«Se…» la voce bassa e roca di Liam si incrinò. Zayn si voltò verso di lui, immergendosi nel suo sguardo. Dovette perfino ricordare a se stesso di respirare, mentre il cuore batteva più forte. Liam si schiarì la gola e riprese. «Se rimanesse un segreto...» il moro si accigliò e aspettò curioso e paziente che Liam continuasse. Il castano respirò profondamente, spostò lo sguardo su un punto indefinito di fronte a sé e proseguì: «… magari potremmo rifarlo. Infondo nessuno lo saprà»
Era un discorso sciocco, già, ma ci stava. Zayn sorrise appena, sentendo una strana sensazione sotto lo sterno. Era come se delle scintille stessero scoppiettando nel suo petto, espandendo nel suo corpo una sensazione di felicità, adrenalina e leggerezza.
«Giusto.» sussurrò convinto. «Possiamo baciarci…»
«…toccarci…» proseguì il castano come se fosse la cosa più normale che avesse mai detto.
«…dormire insieme…» specificò tranquillo Zayn.
«…fare la doccia insieme…» Liam fece spallucce.
«…baciarci prima di dormire dopo aver fatto la doccia mentre ci tocchiamo»
Zayn e Liam volsero i propri sguardi sorridenti l’uno verso l’altro nello stesso momento. Le loro mani vicine si sfiorarono, le loro dita si intrecciarono e si trasferirono il calore.
«Non è male come idea» commentò Zayn.
«Ma deve rimanere segreto» ribadì Liam, facendosi più preoccupato e serio.
Il moro annuì e si avvicinò di più all’altro. «Possiamo fare che questo sia il primo ed ultimo bacio.»
«Oppure il primo di una lunga serie» ammiccò Liam con un sorriso malizioso. Zayn si sentì sollevato che il castano non lo rifiutasse. Era certo che il loro legame fosse uno dei più strani: amici, fidanzati, fratelli. Anime gemelle?
Non gli importava. Aveva Liam al suo fianco, quello era già abbastanza. Avvicinò il suo volto a quello del castano, questo gli posò una mano sulla guancia e lo attasse di più a sé. Lo baciò con più intensità del primo bacio, facendo scontrare le loro lingue, mentre sulla pelle si rincorrevano i brividi. Iniziò a mancare il fiato ad entrambi, si ritrovarono ad ansimare uno sulle labbra dell’altro, senza mai staccarsi.
All’improvviso Liam sentì la lingua di Zayn scivolare via. Aprì gli occhi e rimase con la fronte corrugata a guardare l’amico.
«Quelle puntate di Gossip girl le avevi già viste, non è vero?» domandò Zayn cercando di non ridere, tenendo gli occhi fissi sui jeans dell’amico. Liam lo osservò perplesso, senza sapere esattamente come reagire. Poi si morse un labbro e si lasciò scappare un sorriso imbarazzato.
«Sì, era già la terza volta che guardavo quella puntata» ammise goffamente.
Zayn ridacchiò, cingendo le spalle dell’amico con un braccio. «Ti guardi dei programmi da femminuccia» lo provocò apposta.
Liam posò lo sguardo su Zayn, i suoi occhi si ridussero a due fessure. «E tu sei il maschio, eh? Tu che ti fai manicure, ti comporti come una donna con il ciclo e presti più attenzione ai tuoi capelli che al resto del mondo?»
Questa gliela doveva concedere. Il moro rise di gusto, senza poter ribattere. «Touché!» poi guardò gli occhi di Liam, scese con lo sguardo, passando alla mandibola, le guance, il profilo del naso perfetto fino ad arrivare alle labbra carnose, e desiderò poterlo baciare ancora. «Però» sussurrò riflettendo. Il castano gli rivolse un’occhiata curiosa. «su una cosa hai torto»
«Cioè?»
«Io presto molta più a te che ai miei capelli, solo che non te ne rendi conto» Zayn concluse sorridendo teneramente. Adorava vedere quel bagliore argenteo negli occhi dell’altro, e la sua espressione commossa e contenta. L’aveva messo in imbarazzo, perché sorrideva timidamente e distoglieva continuamente lo sguardo dagli occhi nocciola del moro.
Liam gli diede un pugnetto scherzoso sul petto. «Suvvia, smettila e baciami»
Il ragazzo non se lo lasciò ripetere due volte. Infondo avevano il loro bel segreto che custodire e mandare avanti, no?

Grazie a quelle poche e buone persone che hanno letto :)




  
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