Storie originali > Introspettivo
Ricorda la storia  |      
Autore: Vedra    11/12/2012    3 recensioni
Una professoressa. Una sua alunna. Uno specchio di se stessa. Quando il passato torna vivo negli occhi di una ragazza. Quando la guardi e ti sembra di rivederti, trent'anni più giovane.
Con quei capelli neri come la notte, con gli occhi splendenti come stelle.
Quella eri tu.
Non questo relitto che sei adesso.
Ora non sei che l’ombra di un passato glorioso.
Sei vecchia, gli anni sono passati impietosi e hanno distrutto il tuo corpo, il tuo volto.
Se solo tu potessi vederti con altri occhi.
Se solo tu potessi scorgere la tua immagine riflessa negli occhi di chi ti osserva, capiresti che le stelle rifulgono ancora nei tuoi occhi, che il tuo sorriso è ancora capace di illuminare e incantare, è ancora in grado di far inginocchiare ai tuoi piedi uomini di ogni età.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Come l’aquila che solca i cieli.

Cammini lentamente tra i banchi bianchi del laboratorio. I tuoi trenta alunni hanno gli occhi fissi sullo schermo e le cuffie sulle orecchie. Stanno ascoltando un dialogo, in inglese.
Sono gobbi, chini su quelle sedie di plastica, abbandonati in una posa sciatta.
Tutti, tranne una.
Il busto eretto, le mani affusolate appoggiate sul foglio, il volto disteso e gli occhi ardenti.
I suoi capelli sono vaporosi e soffici come una nuvola; hanno il colore della terra illuminata dal sole e scendono sulla schiena aggraziata in mille boccoli.
La carnagione è candida e priva di imperfezioni, gli occhi castani, screziati di verde, le sopracciglia arcuate e il naso importante, che conferisce nobiltà a quel volto.
Una lunga maglia di lana blu la copre fino alle cosce e pantaloni neri aderenti le fasciano le gambe. Alti stivali neri completano il quadro.

È bella. Molto. Quasi quanto lo eri tu da giovane. Con quei capelli neri come la notte, con gli occhi splendenti come stelle: quella eri tu. Ora sei un relitto. Ora non sei che l’ombra di un passato glorioso. Sei vecchia, gli anni sono passati impietosi sul tuo corpo, sul tuo volto.
Se solo tu potessi vederti con altri occhi.
Se solo tu potessi scorgere la tua immagine riflessa negli occhi di chi ti osserva.
Capiresti che le stelle rifulgono ancora nei tuoi occhi, che il tuo sorriso è ancora capace di illuminare e incantare, che è ancora in grado di far inginocchiare ai tuoi piedi uomini di ogni età.
Ma tu non lo sai.
Non vuoi vedere.
Non vuoi comprendere  il motivo per cui tanti giovani tuoi alunni ascoltano e subiscono i tuoi insulti senza protestare, e ritenendosi invece fieri di aver destato la tua attenzione.
Sei bella.
Sei ancora bella.
Bella come una stella.
Come la stella che sei sempre stata.
Come la stella che acceca gli uomini.
Come la luce che infrange le tenebre dell'anonimato.
Un passo, e la tua mano sfiora la chioma leonina della tua alunna. Ella si irrigidisce e tu comprendi che non sta perdendo nemmeno un tuo movimento. Accarezzi un ricciolo e la senti tesa sotto la tua mano. Ti ritrai, ma la tensione non abbandona le sue membra.
È bella.
È forte.
È intelligente.
È la figlia che avresti voluto e che il fato non ti ha mai concesso.
È la tua anima incarnata in un altro corpo.
Antiche leggende dicono che ogni uomo ha un suo successore nel mondo.
Il tuo è lei.
Così simili, eppure così diverse.
Preghi solo affinché lei non debba mai soffrire quello che tu hai patito.
Preghi perché lei possa essere libera.
Libera come tu non lo sei stata mai.
Libera come l’aquila che solca i cieli.
Preghi affinché nessuno le trapani le ali.
Preghi affinché nulla le spezzi.
La campana suona.
L’incanto è spezzato.
La vedi allontanarsi, ignara di quello che turbina nella tua mente.
Ignara com’è giusto ch’ella sia.
Un attimo e la sua chioma scompare. Con lei, i tuoi pensieri.
   
 
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: Vedra