Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |      
Autore: iwantbefamous    11/12/2012    4 recensioni
Lei è Beth,una ragazza come le altre. Niente di speciale.Niente di più,niente di meno. Eppure, dolce come un cactus nel culo. Cattiva quanto la panna sulla nutella. Riuscirà a capire cosa le riserva la vita per il suo futuro? E soprattutto chi comprenderà? enjoy. :-)
Genere: Comico, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

                                             Capitolo 1.

11 dicembre 2012.

Ero pronta a partire. Non avevo dimenticato proprio niente. Tutto esattamente a posto,come da comando. Mancavano poche ore al decollo e finalmente avrei visto la città dei miei sogni. Londra. Secondo il gusto di mio padre,Londra altro non è che una città di solitudine morale. Si perché la pioggia gli mette una tristezza sconfinata. Dal canto mio,amo la pioggia. La trovo estremamente rilassante e melodiosa..quelle piccole gocce di acqua che si posano,alternandosi in maniera forte e leggera,su oggetti.. purificandoli. Ho sempre pensato che l’acqua servisse a purificare qualcosa,e da piccola fantasticavo su quanto,alla fine delle pioggia,la terra fosse pulita e profumata.Ma ora non è più così,il mio lato dolce è sparito quasi del tutto.Ormai,da quando ho cominciato le superiori, continuo a guardare il lato negativo delle cose. Il mondo è come una sorta di trappola per topi e i topi non sono più topi. Siamo noi. Noi essere umani. Sono riflessioni che ormai faccio da più di tre anni,e vorrei volentieri una pausa da queste riflessioni che oscurano,forse,la vera me. «Ehi,ragazza!» una voce mi chiamò dietro le mie spalle. «Si,che c’è?» dissi girandomi. «Visto che manca ancora un po’ per il volo,credo che io e la mamma andiamo a farci un giro nei negozi.Vuoi venire?» Era mia padre. Già,non sapevo com’era la voce di mio padre.Spesso tende a cambiare,è un raro caso,ma succede. Da piccola ci scherzavamo sempre su,ridevamo per questo. Ma ora.. ora niente. Non riconosco più una sua carezza o abbraccio,semplicemente perché sono passati anni da quando non ne ebbi una. Esattamente cinque anni fa,avevo all’incirca dodici anni e mezzo,mia madre se ne andò di casa. Se ne andò per l’atteggiamento di mio padre,sempre ostile e avido. D’allora decisi di non dar conto più di tanto a mio padre,trattandolo freddamente. Ora,con la sua spavalderia,cerca anche di far chiamare la mia matrigna.. mamma. «Sto bene,qui.» risposi accennando un sorriso. «Ok.Bè,allora se non ci ritroviamo qui,fammi uno squillo.» sorrise e con Paris Hilton la rivincita incominciò ad innamminarsi verso qualche negozio.Magari gli avrebbe regalato qualche cosa di costoso,come fa sempre,e incambio lei gli poteva regale un accesso gratuito verso le sue tube di Falloppio. Che orrore. Al penserio di mio padre che..con lei..rabbrividisco. Mi tintinnai per qualche secondo sui miei stessi piedi,poi andai a comprare un giornaletto. Esattamente non so a cosa dovesse servire ma una morale c’era: abbasso l’intelligenza,alziamo i pollici verso le bionde gonfiate senza cervello. Niente contro le bionde,ma sono sempre più ochette. Sia ringraziato il cielo che ho i capelli color rosso rame. Nei miei occhi risaltano le stesse parole da più di due minuti. Starbucks. Non ho mai preso niente da quel magnifico negozio e ora incomincio a pentirmi. Le vetrine continuano a tentarmi fin quando non l’hanno vinta e iniziai a camminare verso quei dolci così dolci. Dolci proprio. Dolci che più dolci non si può. Solo al pensiere del dolce riesco a sentire il diabete salire a mille. Sono diabetica,sin da piccola. Sin da piccola mi sono rassegnata. Mangiare poco ma buono e sano! Questa è la mia regola per sopravvivere e per essere soprattutto magra. No,non è vero. Non sono per niente magra,ma neanche grassa. Sono tra l’uno e l’altro e..mi sta più che bene. «Un caffè con sopra un po’ di panna e qualche dolcino.»vacillai per un secondo sulle corde vocali a stile “umm” e continuai a parlare «cosa potete consigliarmi?»non potei finire esattamente la parola “consigliarmi” che qualcuno,non so chi,mi strattonò facendomi cadere a terra. «Ma porchissimo ddi..» con una mano in testa cercai di alzarmi.Non l’avessi mai fatto. Da sola,inciampando tra i piedi,ricaddi a terra. «Oddio,mi dispiace un casino. Vuoi un’aiuto?!» sentì una voce del tutto preoccupata,era femminile. «No,ma che dici? Vuoi che rimanga qui e aspetti il mio principe azzurro?»continuai per alzare lo sguardo e vidi due occhi lucidi che mi fissavano.Erano di una ragazzina più o meno alta quanto un metro e una vigorsol. Ok,no..ma tanta voglia di crescere si. Mi venne un bruciore nello stomaco. I rimorsi si fanno sempre sentire. Stavo per pronunciare un “mi dispiace tantissimo,scusa” ma qualcuno mi fermò,di nuovo. «Magari aspetta me?»un ragazzo dagli occhi grandi e verde smeraldo fece una breve e soffocata risatina. Quella risatina non doveva proprio farla,mi alzai di corsa e anima e corpo fecero da se. «Per caso mi stai prendendo in giro?» raccolsi la borsa a “medico” da terra e la poggiai su un lato della spalla. «gli dispiac..» bofonchiò la ragazza,ma fu superata da quella del ragazzo.Ma comunque la sentii. «Qualche problema?» continuò unendo le braccia sul petto. «Senti,non sono in grado di prendere qualcosa e ficcartela su per il culo.Sparisci.»pagai lo Starbucks. «Per quando riguarda te..mi dispiace,non volevo farti piangere.» cercai di andarmene ma purtroppo la tizia parlò. «Gemma,piacere.» allungò la mano tale da non farmi passare via. «Comunque non avevo gli occhi lucidi per colpa tua..» strinsi forte la mano. «Mi fa piacere che non sia la causa del tuo malessere,ora devo scappare.» cercai nuovamente di fuggire ma ritrovai un’altra mano distesa verso me. Era quello dagli occhi caccasmeraldo. No,non mi piacevano.. solo che il verde era il mio colore preferito e lui l’aveva decisamente rovinato. «Harry Styles. E tu ancora non ti sei presentata.» ammiccò verso di me. Che caccaverdoso-ragazzo. «Non ho intenzione ne ora ne mai,addio Gerry..Genna.» mi abbassai per attraversare il tunnel di gambe ma qualcuno le chiuse. «E va bene.» Mi arresi. Allungai la mano e strinsi le altre due pronunciando il mio nome. «Ma che bel nome da..» «dici puttana e ti ammazzo Gerry.» dissi. «stavo per dire santarellina.» alzò le mani in segno di arresa. «E non va bene!» feci un passo verso di lui. «Ehm..» incominciò a dire Gemma,Genna,Cenna,cena.. «come mai sei qui?»indietreggiai da Gerry e guardai Cena. «Cena,secondo te cosa posso farci in un’aereoporto? Di sicuro non aspetto una fata turchina per volare a Londra.» non l’avessi mai detto. «Londra? Anche tu vai a Londra? Anche noi! Che cosa magnific…ehi!» incominciai a camminare,poi correre e scappare. «Ma dove vai?» urlò alzandosi in punte. «A cambiare volo!» era tutto così imbarazzante. Io. Che fuggivo.Da due estranei. Tra l’altro uno era un bonazzo che.. BETH,CAZZO DICI? Ora prendi un respiro,ritorni in dietro,chiedi scusa e te ne vai.Frenai la mia corsa e tornai indietro. «Okay,scherzavo,scusami ma..»cercai di far funzionare la recita ma.. «Sei sola? Dico per il viaggio.» disse Gerry Stylo. «Si Gerry.» annui. «No,ma che dico.»mi corressi incominciando a fare no con il capo. «Sono con mio padre.» sorrisi sconfitta dalle figure di merda che esattamente stavo facendo. Una risatina dal Gerry-riccio dagli occhi caccaverdosi. «Be’,i posti non sono numerati.Magari ci sediamo quasi vicine. » disse Cena. «Oh,ma certo Cena..» annui. «Genna. E lui non è Gerry ma Harry..e siamo fratelli.» sorrise mostrandomi uno dei migliori sorrisi che io abbia mai visto. «Ah,pensavo foste fidanzati..» «Oh no,ti prego! Che cosa orribile.» «Bè,voi siete soli?»continuai. «No,abbiamo alcuni nostri amici che verranno a momenti.»disse Harry. «Magari te li presento.» sorrise. «Okay.» dissi imbarazzata. «Viaggio di studio?» cercai di rompere il ghiaccio. «Esattamente.» dissero all’unisono. «Ci trasferiremo lì,studieremo e lavoreremo,tutti insieme.» disse Genna. «Tu,invece?» continuò Gerry. «Mi trasferisco per qualche anno. Fin quando non stabilisco cosa fare..sono un po’ confusa.»ammisi. «Comunque noi abbiamo diciotto anni entrambi.» «Oh,io diciassette.»dissi. «Vivrai da sola?»domandò incuriosito Gerry. «Per qualche mese vivrò con mio padre,poi mi comprerò un mio appartamento.»cercai possibilmente di non guardare quei caccaverdosi occhi meravigliosi. «Bè,magari qualche volta ci si può anche beccare.» oh certo che ti becco,figaccio,eccome. Oh Beth,gli ormoni. «Ehilà,peppa!»urlarono due ragazzi,all’incirca alti ugualmente. Uno dal ciuffo molto alto e scuro,con pelle olivastra. L’altro,dai capelli castani e occhi splendenti. «ehi,peppi.» salutò i due con un modo di fare maschile alla “qua la zampa”. Tanto si sa,i maschi sono tutti animali! «non ce la presenti?» cercò di intimare quello dai capelli neri. «No. Fate da soli.»rispose guardando altrove. «Bè,okay. Piacere Zayn.» rimasi incantata da quei caccamerdosi occhi luccicanti. Beth,ora calmati,alza la mano e..vaffanculo,alzala quella cazzo di mano! «Esplosione di ormoni in corso.» tintinnò sui piedi mentre affermava quelle parole. «Zitto Gerry,Piacere Beth.»tirai un ceffo a Gerry e mi presentai anche all’altro,che scoprii che si chiamava Louis. Un bellissimo nome per un bellissimo ragazzo..ma da dove cazzo provengono? Tutti e tre figacci,senza ombra di dubbio. Solo dalle mie parti,o meglio ex-parti,ci sono persone con tanta voglia di essere belle. Ma davvero.. Il cellulare vibrò nella mia tasca,lo presi e risposi. Era mio padre. Ma che strana voce..chissà come mai. «Ehi Beth,dove sei?» domandò. A quella domanda mi venne in mente che il mio caffè si stava raffreddando da chissà quanto tempo. Soldi sprecati. Stupidi Gerry Stylo e Cena Stylo. «Uhm,Starbucks.Voi?»incominciai a notare che tutti mi stavano guardando,quindi chiesi scusa e mi allontanai. «Dove ci siamo lasciati.Comunque,noi incominciamo a prendere posto.Sali appena puoi.»concluse per chiudere il telefono. Che ottimo padre. E che premura! Ritornai da loro più felice che mai. «Cosa succede? Tutta questa felicità improvvisa.» chiese intimamente Cena. «Niente di che,mio padre si è già avviato.» dopo questa risposta,tutti e dico tutti e quattro alzarono i cellulari guardando l’ora. «Oh cazzo! Ma è tardi! Dobbiamo andare,subito!» urlò Lus..lois..los.. «Calmati cazzone,parte tra poco. E la cara signorina viene con noi.»mi sorrise. «Cazzo ti sorridi? Non vengo con voi,ma con tua sorella.» mi sentii leggermente il cuore sbattere.Avevo trattato male un bonazzo che non avrei mai più rivisto in vita mia e.. «Hai whatsapp?» disse Zanna,zain.. «Hhh..cosa?» domandai confusa. «Hai un iPhone e non hai whatsapp?» domandò accigliato. «Oh,whatsapp! Certo che l’ho.» «Che ne diresti se ci scambiamo numeri? » Rossore,stai calmo. Niente di che….un altro figo ti ha chiesto il numero. Dopo numerevoli numeri che aggiunsi al mio iPhone,decisero di incominciare a salire sull’aereo. Entrando,notai che mio padre era seduto vicino a Paris Hilton la vendetta e decisi di allontanarmi.I posti erano a tre,quindi mi sedetti vicino a Genna. Sia ringraziato il cielo,mi sono ricordata il suo vero nome! Insistette tanto per stare vicino al finestrino che non obbiettai. Dopo tantissime chiacchierate scoprii che Genna non era tanto male,che tutto quello che avevo fatto prima era sbagliato.Genna era una ragazza fantastica. Soprattutto molto bella. E molta bassa ma con molta voglia di crescere,sisi. Mi misi le cuffie e misi riproduzione casuale. Ed Sheeran. E’ pane per i miei denti la sua voce. Così melodiosa e pur così rilassante.Riesce sempre a calmarmi,in qualsiasi situazione. Eppure in quel momento avevo voglia di strozzare qualcuno. Qualcuno che si era appena seduto accanto a me,per darmi fastidio. «Ehi tesoro.» mi sussurò all’orecchio. «Stuprami e ti denuncio.» mi girai e ritrovai quegli occhi fissi nei miei. E per poco non mi ci perdevo che.. «che occhi caccaverdosi che hai.» Cosa? Beth ma da dove ti è uscita questa? Dove?! 
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: iwantbefamous