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Autore: Krixi19    11/12/2012    4 recensioni
"Alcune amicizie impiegano molto a maturare, [...] altre invece nascono e crescono spontaneamente. L’amicizia tra Chri e i gemelli Weasley apparteneva alla seconda categoria. [...] Forse era stata proprio l’imprevedibilità ad attrarla a loro, [...]. Erano come il vento, liberi, naturali, spontanei e senza regole, non sapevi dove ti avrebbero portato, ma non aveva importanza: l’unica cosa che potevi fare era chiudere gli occhi e lasciarti trasportare. E così lei aveva fatto, per tutti gli anni in cui erano stati insieme."
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La vita non è che l’insieme di momenti, più o meno significativi; questa storia si compone proprio di questo: momenti, aneddoti, episodi, alcuni più collegati tra loro, altri meno, ma che nel loro insieme vanno a comporre l’esistenza di Christine Harvey, di Fred e George Weasley. Un rapporto unico, quasi indescrivibile; una vita intera, tra gioie e dolori, alcuni più grandi di altri.
Perché se c’è una sola cosa certa, è che la vita è imprevedibile.
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«Io non permetterò che ti accada qualcosa. Né permetterò che accada qualcosa a George. E so che lui farà lo stesso con noi. E so anche che tu farai lo stesso con me e lui. Finché staremo insieme, non ci accadrà nulla».
Genere: Angst, Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred, Weasley, George, e, Fred, Weasley, George, Weasley, Nuovo, personaggio
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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We were nothing like the rest

 

 

 

 

 

And as I looked around, I began to notice that

we were nothing like the rest*

 

 

 

 

Alcune amicizie impiegano molto a maturare, hanno bisogno di costanti cure, attenzioni, chiarimenti. Altre invece, le più rare forse, nascono e crescono spontaneamente, come se non potesse essere altrimenti. L’amicizia tra Chri e i gemelli Weasley apparteneva alla seconda categoria: era nata spontaneamente, subito, naturalmente, e Chri quasi pensava che ci fosse stato lo zampino del destino, che aveva fatto sì che si sedessero nello stesso scompartimento fin dal primo viaggio sull’Espresso, destino che l’aveva fatta finire tra i Grifondoro come loro, destino che l’aveva fatta sedere di fronte a loro, nell’unico posto libero, fin dalla prima cena ad Hogwarts, posto che non aveva più abbandonato. Sì, ogni tanto quasi ci credeva.

Quasi, però, perché lei non credeva affatto nella predestinazione: credeva che ad ogni azione corrispondesse un effetto, che a sua volta provocava qualcos’altro, e così via; credeva che ci fossero eventi casuali che davano inizio a questa catena e, sì, credeva che determinati eventi fossero in realtà causa diretta di altri, ma non credeva che ci fosse un disegno superiore in tutto questo. Per questo si era sempre rifiutata di frequentare Divinazione. Non voleva che le sue scelte venissero condizionate da ipotesi totalmente campate per aria, non voleva prendere decisioni che avrebbero portato all’evento che voleva evitare, non voleva evitare un effetto che magari avrebbe invece provocato qualcosa di opposto. Non voleva sapere a cosa andava incontro: l’imprevedibilità era una delle cose che le piaceva del mondo. E forse era stata proprio l’imprevedibilità ad attrarla ai gemelli Weasley, questo non sapere mai cosa aspettarsi, questo loro saper sempre sorprenderti. Erano come il vento, liberi, naturali, spontanei e senza regole, non sapevi dove ti avrebbero portato, ma non aveva importanza: l’unica cosa che potevi fare era chiudere gli occhi e lasciarti trasportare.

E così lei aveva fatto, per tutti gli anni in cui erano stati insieme. Era stata loro amica, compagna, alleata.

Però, se qualcuno le avesse detto che le cose sarebbero andate così, se avesse frequentato Divinazione, allora forse certe decisioni non le avrebbe prese, nella speranza che avrebbero condotto ad altro. Oppure si sarebbe comportata diversamente, sfruttando meglio il tempo che aveva a disposizione, perché se c’era una cosa che la vita aveva tentato di insegnarle, era che poteva finire in un istante.

 

 

 

 

 


*strofa tratta da Mountain Sound dei Of Monsters and Men

 

Ciao, miei carissimi lettori, benvenuti in questo progetto un po' particolare che mai avrei pensato di scrivere.

Partiamo dalle cose pratiche: sarebbe una one-shot, ma data la consistenza, ho deciso di pubblicarla come long (il che fa di lei la mia prima long compiuta e non potrei esserne più felice - della cosa in sé, non della storia). Ogni capitolo sarà un aneddoto ambientato in un momento preciso; alcuni capitoli saranno più brevi di altri (ecco, il numero due è davvero brevissimo, per la cronaca), tra alcuni passerà più tempo, tra altri meno, ma saranno tutti facilmente collocabili. La storia è conclusa, quindi gli aggiornamenti saranno regolari (una volta a settimana minimo, ogni tanto anche di più).

Ora entriamo nelle vere NdA.

Dunque, What if?, ovviamente, perché c’è l’aggiunta di un nuovo personaggio, e per come la vedo io già questo può cambiare diverse cose, anche della storyline iniziale, sebbene abbia cercato di mantenermi il più possibile al canon.

Come nasce questa storia? Nasce dal contest di SeveraBartySha - che ringrazio tanto -, in un modo un po' bizzarro; non mi dilungo, dico solo che prevedeva la creazione di un OC e l'idea generale è partita dalle seguenti domande trovate nel bando: "In che Casa finirebbe? Con chi diventerebbe amica? A chi farebbe scherzi? Di chi si innamorebbe?" e prima che me ne rendessi conto, la storia si era già interamente delineata nella mia testa, tanto che è diventata - come dicevo prima - un'OS lunghissima: parte, infatti, dal primo anno di Hogwarts e termina nel post-guerra.

Christine Harvey è il pov, unico e assoluto, ma i protagonisti sono lei, Fred e George; con Chri condivido in parte il nome - e anche questa è una storia lunga che vi annoierebbe - e alcune caratteristiche, ma è tutti agli effetti un OC, con le sue esperienze, opinioni e scelte - diverse sbagliate (benedetta ragazza, mi farà impazzire).

Per ora basta, ho altre note, ma non ha senso metterle tutte qui; le metterò man mano alla fine di ogni capitolo. ^^

Spero la storia possa piacervi e, ovviamente, attendo le voste critiche.

Ringrazio immensamente ValViols per il betaggio: davvero, grazie; senza il tuo giudizio forse non avrei nemmeno pubblicato.

   
 
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