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Autore: cioccorana96    12/12/2012    2 recensioni
tratto dal testo
[...] io spesso mi nascondevo dietro la porta del salotto per vederli abbracciati sul divano la sera e sognavo ad occhi aperti il momento in cui qualcuno mi avrebbe stretto a sé come lui faceva con mamma.-
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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BUON NATALE, SCORP!
 
Non sapeva da quanto tempo ormai la stava fissando. Anzi, lui non la fissava, lui la osservava. Osservava come il suo sguardo seguiva le parole del libro che teneva in grembo; come le sue spalle si rilassavano a contatto con il termosifone dietro di lei; come la sue espressione cambiava quando leggeva una frase particolare; quando si trattava di lei il tempo perdeva importanza. Poteva stare ore a guardarla, che non se ne accorgeva.
–Ti ho visto, sai?!- Scorpius sobbalzò e guardò la ragazza che teneva ancora lo sguardo fisso sulle pagine del suo libro.
–Si, sto dicendo a te.- Il ragazzo le si avvicinò e Rose gli fece cenno di sedersi vicino a lei, e lui obbedì.
Chiunque non li conoscesse avrebbe trovato strano vedere una Weasley ed un Malfoy seduti uno affianco all’altra o nella stessa stanza senza che si scannassero, ma, in realtà, loro erano amici fin dal primo anno. Rose era sempre stata una ribelle, e non aveva mai dato ascolto alle parole del padre, che gli diceva che non doveva dare troppa confidenza a Scorpius, ma lei sapeva che le persone cambiano, e anche se il ragazzo era figlio di un mangiamorte non voleva dire che anche lui lo era. Scorpius era completamente diverso dal padre; era simpatico, dolce, e, soprattutto, una spalla su cui piangere nei momenti difficili. Si conoscevano ormai da 6 anni e Rose era abituata ad averlo accanto sempre, compreso a natale, che passava quasi sempre con la sua famiglia vista anche l’amicizia con suo cugino Albus.
–Cosa leggi di bello?- gli chiese lui.
–Le fiabe di Beda il Bardo. Mio padre me le leggeva sempre quando ero piccola; soprattutto quella dei tre fatelli.-
-come mai?-
-perché per lui ha un significato speciale. Vedi, durante la guerra i miei genitori e mio zio oltre a cercare gli horcrux cercavano anche i doni della morte, quelli di cui parla la storia. Quando finiva di raccontarla mi diceva sempre “mi raccomando Rose; quando racconterai questa storia ai tuoi figli ricordati che la storia comincia al calar del sole e non a mezzanotte.” poi guardava prendeva la mano di mia madre e le sorrideva. Si amano così tanto… sai, io spesso mi nascondevo dietro la porta del salotto per vederli abbracciati sul divano la sera e sognavo ad occhi aperti il momento in cui qualcuno mi avrebbe stretto a sé come lui faceva con mamma.-
Scorpius l’ascoltava, in silenzio e fissava le sue labbra che si muovevano mentre pronunciava quelle bellissime parole.
-poi, quando si accorgevano che li stavo guardando, mi chiamavano, mi facevano sedere tra di loro e mi facevano il solletico.- continuò sorridendo.
-loro ti voglio bene. Anche mio padre me ne vuole, ma non me lo dimostra quasi mai. Ogni tanto un sorriso, un abbraccio… ma a me basta.- disse il ragazzo.
Rose si girò verso di lui e fissò i suoi occhi in quelli color ghiaccio di Scorpius. Subito arrossì, ma non riuscì a staccare lo sguardo da quello del ragazzo. Era come una calamita per lei. Il loro visi si avvicinarono e proprio in quel momento sentirono un lieve scricchiolio provenire da sopra le loro teste. I due volsero i loro sguardi alla fonte di quel suono e videro un piccolo ramoscello di vischio. Sorrisero e si guardarono.
–Buon natale Scorp.- disse Rose.
Si avvicinarono finché le loro labbra non si unirono. Continuarono a baciarsi, lui appoggiò una mano sulla schiena della rossa per stringerla a sé, mentre lei gli affondava entrambe le mani nei capelli. Le loro labbra si allontanarono, ma i due rimasero abbracciati.
-Dicevi che volevi che qualcuno ti stringesse come tuo padre stringeva tua madre su quel divano… io posso farlo, se vuoi.- La rossa si strinse di più a Scorpius e annuì.
-Al, lo so che sei lì- disse Rose, dopo qualche secondo. Si sentirono dei passi e la porta si chiuse, come trascinata da una forza invisibile. I due sorrisero e rimasero abbracciati finché non si addormentarono avvolti dal calore dei loro corpi abbracciati.
 
N.A.
Cosa ne pensate di questa storiella natalizia? Mi è venuta in mente mentre giocavo a tennis (già… io gioco a tennis…) ma visto che per natale non ci sarò volevo pubblicarla adesso. Non so se i termosifoni esistono tra i maghi, quindi (al massimo) saranno una mia invenzione. Fatemi sapere cosa ne pensate…
Baci :*
Bi.
  
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