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Autore: Alone in the dark    12/12/2012    3 recensioni
Semplicemente John e Sherlock.
50 parole che riassumono un'incredibile storia, la loro.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Watson , Sherlock Holmes
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Era da un po' che volevo scrivere su questi due :) E finalmente sono riuscita a finire questo mio sclero!
La dedico al Panda e alla Riccia, senza di voi questo non ci sarebbe, quindi grazie.
Davvero.
 

Il pomeriggio è diventata quasi una tradizione, l’ora del tè.
Entrambi mettono da parte qualunque cosa e si riuniscono in salotto, l’uno di fronte all’altro con una delicata tazzina in mano.
Senza parlarsi, senza distrarsi, si guardano semplicemente negli occhi, come a voler imprimere quella visione nella loro mente, per sempre.

Silenzio
Il silenzio è diventato nemico di Sherlock, perché se nell’appartamento non si percepisce alcun rumore, vuol dire che non c’è John a rischiararlo, riempirlo.

Affetto
John osserva gli occhi di Sherlock e si chiede se quello che vi legge sia affetto.
Sherlock si chiede se la sua mente, così rigida e complessa, sia capace di lasciarglielo provare.

Sciarpa
Spesso, da quando la presenza del consulente investigativo, l’unico al mondo, è scomparsa dalla sua vita, John afferra la sua sciarpa, che ancora conserva il suo profumo, e se la porta al naso, inspirando profondamente.
Creando l’illusione che lui sia ancora lì, con lui, per lui.

La Donna
John non può fare a meno di provare gelosia verso Irene, osservando il modo in cui Sherlock la ammira, la osserva, la cerca.

Assenza
John percepisce l’assenza del suo compagno fin dentro l’anima, quando la sera, dalla sua stanza alle tre del mattino non percepisce niente se non il rumore di qualche occasionale macchina, sentendo pesantemente la mancanza del suono del suo violino.

Capelli
La mattina è sempre più tragica per John, tra una tazza di caffè e l’altra, necessarie a causa delle ore di sonno perse per colpa di qualche caso, deve anche combattere il bisogno viscerale che prova vedendo i capelli di Sherlock, quel desiderio di immergerci le mani e tirarli fino a far combaciare i loro visi.
Come ogni mattina, John arrossisce e corre al piano di sopra a vestirsi.

Molly
Sherlock la osserva uscire, senza parole.
Deve ammettere che, dopo tutto, Molly non è così ingenua e disattenta come credeva.

Poltrona
John apprezza sempre di più la sua poltrona, che gli permette di essere così vicino a Sherlock, sempre.

Sistema solare
Seduto sulla sua poltrona, mentre urla contro la televisione, riflette sul sistema solare, ripensando a ciò che John gli ha detto.
'John, tu credi che noi possiamo essere considerati una binaria a contatto*?' chiede ingenuamente, facendo arrossire tremendamente il dottore.
 
Azione-Reazione
Sherlock si chiede cosa causi quel rapporto di azione-reazione tra lui e John, mentre passa lentamente una mano sul petto del dottore, continuando a baciarlo.
John si chiede se tutto questo porterà a qualcosa, alla fine.

Sheet
All’interno di Buckingham Palace, nel bel mezzo dello sfarzo e della magnificenza del cuore dell’Inghilterra, John non riesce ad ammirare niente se non la schiena di Sherlock, lasciata scoperta dalla prepotenza di Mycroft.

Taxy
L’attimo seguente un silenzio innaturale cala tra di loro, la sorpresa di entrambi si riflette nei loro occhi: entrambi sanno di aver trovato qualcuno di speciale.

Guerra
Sherlock non ha mai odiato la guerra, l’ha sempre ritenuta una condizione inevitabile per l’essere umano.
Guardando però John muoversi inquieto nel suo letto, spaventato dall’ennesimo incubo, Sherlock la maledice e la ringrazia allo stesso tempo.
In fondo ha portato John da lui.

Distanza
Stare da sua sorella non gli era mai sembrato così straziante, pensa John affacciato alla piccola finestra della camera.
La distanza è davvero insopportabile, lo separa da lui ed è come se tirasse in maniera dolorosa il filo che collega i loro cuori, facendo nascere in lui la paura che si possa spezzare.

Chitarra
Tutti seduti attorno ad un falò, rilassati e lievemente stanchi per quella lunga giornata, si godono la musica di quella chitarra.
Sherlock però non riesce a rilassarsi, osserva attentamente John, seduto di fronte a lui, che stringe la chitarra, sfiorando lievemente le corde.
Si guardano negli occhi e si godono le sensazioni di quel momento così intimo.

Greg
Mentre li guarda andare via, Lestrade si dice che Sherlock deve essere capace di provare sentimenti, perché quel lampo di affetto nei suoi occhi alla vista di John non se l’è immaginato.

Cravatta
Le mani di John tremano lievemente, mentre si sistema la cravatta.
Per l’ennesima volta si prepara e raggiunge la lapide nera.
Come ogni giorno, alcune lacrime bagnano la soffice stoffa.

Vento
La folata di vento che sfiora il viso di John all’improvviso è quasi impercettibile, ma porta con se il suono di un ‘ti amo’, il primo, il più speciale.
Gli occhi del dottore diventano immediatamente lucidi, mentre si getta sulle labbra di Sherlock, fregandosene del mondo esterno; avendo il vento dalla loro parte.

Passeggiare
Mentre ritornano a piedi a casa, John si sorprende ad osservare una coppia che passeggia lì vicino, mano nella mano.  
In un attimo l’immagine di lui e Sherlock a passeggio si sostituisce alla loro; scuote immediatamente la testa, dandosi dello stupido.
Qualche secondo dopo è la mano di Sherlock a stringere la sua, delicatamente.

Mrs. Hudson
John e Sherlock cercano di rivestirsi in fretta, incoraggiati dallo sguardo lievemente imbarazzato che Mrs. Hudson gli ha lanciato. La donna però si riprende in fretta, esclama un ‘John caro, ecco la tua posta’ed esce dalla stanza, ammiccando verso Sherlock. La soddisfazione della donna è evidente ad entrambi ed a questo punto non possono far altro se non rituffarsi l’uno nelle braccia dell’altro.
Quando percepisce dei gemiti al di là della porta Mrs. Hudson decide che è ora di lasciargli un po’ di privacy, sorride compiaciuta e si complimenta con se stessa; aveva ragione.

Penna
Sherlock osserva la scena del crimine con attenzione, cercando dettagli più utili, quando il suo sguardo cade sulsuo John. Osserva il modo in cui tiene la penna, come la fa scorrere sul foglio del blocchetto e si sorprende di come possa risultare elegante e preciso anche in quel momento. Le sue mani che premono grilletti* che si muovono fermamente, ma anche dolcemente. In un attimo il suo pensiero corre al modo in cui le sue mani lo stringono, lo cercano, gli danno piacere…

Occhiali
Dopo una settimana passata al mare con Harry, John torna finalmente a Londra. Sospira appena supera la soglia del 221B di Baker Street, sentendosi finalmente a casa, al sicuro. Neanche il tempo di togliersi la giacca che è già al piano di sopra, una lieve zoppia lo rallenta. Prima di aprire la porta dell’appartamento chiude gli occhi e ascolta il suono del suo violino, pensando a quanto gli è mancato. Abbassa la maniglia e se lo ritrova di fronte, in tutto il suo splendore. Il giovane consulente investigativo si avvicina lentamente, gli toglie i suoi occhiali da sole e lo guarda negli occhi, sorridendo.
'Sei tornato da me' sussurra, baciandolo dolcemente.

Natale
Dopo l’ultimo natale, passato tra il disastro con ‘La Donna’ e il malinteso con Molly, John e Sherlock si godono la vigilia a modo loro: completamente nudi, stretti l’uno all’altro e coperti da una semplice coperta di lana, vicino al camino. Si baciano dolcemente e allo scoccare della mezzanotte si sussurrano un semplice ‘Buon natale’ seguito da un ‘Ti amo’ ancora più semplice, ma molto, molto più sentito.

Fedele
Dopo una giornata passata a cercare informazioni, travestito brillantemente, ritorna soddisfatto a casa. Ad accoglierlo c’è il suo fedele Watson che lo aiuta a ritornare se stesso, in un modo molto, molto particolare.

Cappello
Entrando nel salone trova Sherlock di fronte allo specchio, mentre si prova quello che tutti ormai considerano il suo cappello. Lo sente borbottare, contrariato; sorride e si avvicina lentamente.  Lo stringe a sé da dietro e lo fa voltare. sussurra arrossendo, sollevandosi sulle punte per baciarlo. Lo sguardo di Sherlock è riconoscente, mentre si perde nelle sue labbra.

Sera
Quando nessun caso li tiene occupati a lungo si rilassano insieme, godendosi una serata dolce e semplice, abbellita da un paio di tazze di tè e da un film. Certo, alla fine il film finisce sempre per sceglierlo Sherlock, che ha un gusto tutto suo, ma per John l’importante è quella sensazione d’intimità, di familiarità che lo pervade ogni volta che è con Sherlock ad importare. Così si stringe a lui e sorride, felice.

Compleanni
John Watson non è mai stato il tipo che amava festeggiare in grande, ma quando alcuni suoi vecchi amici gli propongono una serata fuori per festeggiare il suo compleanno non può rifiutarsi.
In un normalissimo pub brinda e ride, senza però rilassarsi completamente.
E’ ansioso di tornare a casa.
Lievemente brillo torna finalmente nel suo appartamento, rilassandosi sulla sua poltrona, spossato. Dopo qualche minuto sale a cercare Sherlock e lo trova nella sua camera, con una delle sue maglie tra le mani, vicino al viso.
Come per sentire il suo odore
Lo sveglia con un bacio lieve e gli sorride, amandolo con lo sguardo, non gli era mai capitato di svegliarlo.
Sherlock si alza dal letto e lo abbraccia, sussurrando un dolce
'Buon compleanno, amore'
facendo palpitare il cuore del dottore che pensa, ancora più innamorato
Non mi avevi mai chiamato così, ti prego fallo ancora..”

Paura
Sherlock prova paura per la prima volta in vita sua, trovandosi di fronte John, nella piscina. Si sente ferito, a pezzi e realizza finalmente cosa lo tiene legato a quel medico che è appena entrato nella sua vita.
Ritorna a respirare quando le mani di John scoprono l’ordigno nascosto dal giubbotto, per poi pietrificarsi dal terrore, dal terrore di perderlo che lo immobilizza e non lo lascia ragionare.

Televisione
John, stringendosi nell’abbraccio di Sherlock, pensa che in fondo non è stata poi una così cattiva idea fargli scoprire la televisione, se poi questa gli permette di passare la serata seduto di fronte alla poltrona, stretto al corpo dell’uomo che ama.

Voglia
Sherlock, privando delicatamente John della sua maglietta, si sofferma ad osservare la voglia color lampone che si trova poco sotto l’ombelico; la lambisce lentamente, adorante.
John non può fare a meno di amare l’attenzione del detective per i dettagli che gli permette di essere così dolce e così abile in certi momenti.

Salato
Salato è il sapore delle lacrime di Sherlock quando, tornando dopo un anno dalla sua ‘morte’, chiede scusa al suo John e gli ripete quanto gli è mancato, quanto gli dispiace.
Salate sono le labbra di John che, dopo aver raccolto le sue lacrime, lo rassicura e lo bacia piangendo a sua volta dalla gioia.
Il ‘ti amo’ disperato di Sherlock ripetuto è tutto ciò che riempie la stanza.

Pelle
John adora il sapore della pelle di Sherlock, è qualcosa di indefinibile e particolare, di sfuggevole ma completamente assuefacente; un po’ come lui.

Alba
L’alba coglie entrambi nel loro letto, stretti l’uno all’altro.
Le braccia lunghe di Sherlock poggiate delicatamente sul petto di John, che con le sue stringe a sé il corpo dell’investigatore.
La forza del soldato messa a confronto con la forza del detective.
La prima cosa che gli occhi di Sherlock troveranno sarà il viso di John, come ogni mattina.
Va tutto bene al 221B di Baker Street.

Benda
La risata fragorosa di John riempie il silenzio, dopo che, avendo assimilato le parole di Mycroft, immagina Sherlock con una benda su un occhio e con tutto il completo stile Jack Sparrow.

Cuore
Prima di conoscerlo bene John pensava che Sherlock fosse privo di quell’organo fondamentale, come quasi tutti quelli che lo conoscevano.
Ora però può affermare che lo ha e che quando ama non c’è modo di fermarlo.
Lo ha visto palpitare appassionato, rompersi fragile e innamorarsi completamente.
Si, Sherlock ha un cuore e anche più grande di quello di qualunque essere umano.

Sorpresa
John rimane sorpreso quando, scendendo in cucina per la colazione si ritrova uno Sherlock in mutande, che canta Yesterday. Dopo un attimo di esitazione scuote la testa e si unisce a lui, felice.
Sherlock rimane sorpreso quando, di fronte all’ennesima scena del crimine, John riesce a notare dei dettagli che prima avrebbe notato solamente lui; sorride orgoglioso e cerca la sua mano.

Ridere
Quando le risate dei due si uniscono e si diffondono per l’appartamento tutto acquista un senso, per John. La loro vita ormai è fatta di questi attimi che insieme costituiscono la loro storia d’amore, così faticosamente conquistata ma così vera.

Bere
La cosa più divertente della serata per John è sicuramente Sherlock che, dopo la terza birra, incredibilmente, sale sul tavolo e comincia a cantare qualche verso di ‘Bad Things’.
Smette subito di ridere quando, poco dopo, Sherlock si risiede accanto a lui e comincia ad accarezzargli la coscia, lentamente.

Attesa
Sherlock ha sempre detestato dover attendere, sin da quando era un bambino e doveva avere a che fare con Mycroft.
Per questo, quando John ansima sul suo viso, sul punto di penetrarlo, non riesce ad aspettare e si stringe a lui, gemendo.

Gelosia
Sherlock non può fare a meno di chiedersi se è gelosia quella che prova, quando vede John stringere in vita l’ennesima fidanzata, baciandola dolcemente.
Se è così è un bene che John abbia nascosto la sua pistola.

Violino
E’ diventata quasi un’ossessione quella di John, ogni volta che il detective suona il suo violino deve sedersi sulla sua poltrona, per osservare la sua figura a contrasto con la finestra.
Sherlock in risposta suona le sue melodie preferite, come per ringraziarlo della sua attenzione, della sua vicinanza.
Una muta confessione di affetto.

Emozioni
Geme incontrollato Sherlock, pensando che, dopo tutto, provare certe emozioni non è poi così male.

Labbra
John non può fare a meno di chiedersi se è stato il primo a baciare, leccare, sfiorare quelle labbra.
Sherlock invece, per la prima volta, non riesce a pensare a niente se non alle labbra di John sulle sue, che si muovono dolcemente, facendolo impazzire.

Mycroft
Osservarli è diventata un’ossessione per Mycroft, ogni volta che sono insieme.
Il loro legame è così forte ed evidente che lo lascia sbalordito.
Quel soldato ha davvero conquistato il cuore di suo fratello.

Cicatrice
Svegliandosi improvvisamente, John trova Sherlock sveglio, mentre accarezza distrattamente la sua cicatrice, appoggiato delicatamente sul suo petto.
Il dottore arriva a pensare che, forse, quella cicatrice gli è stata fatta solo per essere ammirata e sfiorata da Sherlock.

Lancetta
Il tempo non è mai stato nemico di Sherlock, che ignaro di questo si dedicava al suo lavoro completamente, senza distrarsi. Improvvisamente si sorprende a fissare l’orologio appeso al muro.
Quelle lancette sono l’unica cosa che sta tra lui e il ritorno di John.

Bastone
Quando Sherlock, nascosto all’ingresso del cimitero, lo vede camminare da solo, più lento a causa della zoppia, ancorato a quel bastone come una volta lo era a lui, non può fare a meno di piangere, rendendosi conto che non era il pericolo di cui aveva bisogno, ma di lui.

Finestra
Mentre lo osserva allontanarsi, Sherlock non riesce a negare che una parte di sé vorrebbe seguirlo, baciarlo così, senza parole. Per la prima volta si rende conto di aver ferito la persona che ama di più al mondo.

Amore
Per Sherlock l’amore è la colazione pronta in cucina, ogni mattina, il te del pomeriggio, sempre caldo per lui, una semplice coperta messa a coprirlo quando si addormenta spossato sulla sua poltrona: un insieme di piccole cose che scaldano il cuore.
Per John l’amore è sentire le note di Vivaldi per casa, il profumo di Sherlock sul suo profumo, il calore che sente nell’abbraccio dell’altro, quei brevi messaggi che però terminano sempre con un ‘ti amo’ –SH: la capacità dell’altro di ricordargli costantemente la potenza del suo amore.
 


E.... eccoci qui
Giusto un paio di annotazioni
Una binaria a contatto è un sistema in cui entrambe le componenti riempiono il proprio lobo di Roche e le parti più esterne delle atmosfere stellari formano un "inviluppo comune" che circonda entrambe le componenti del sistema. Poiché la frizione dell'inviluppo rallenta il moto orbitale, le stelle possono alla fine giungere a fondersi.
http://it.wikipedia.org/wiki/Stella_binaria

* questo è, ovviamente, un riferimento alla fanfiction JohnLock più meravigliosa in assoluto *.*
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=975844&i=1

E niente, spero che vi piaccia, almeno quanto ho adorato io scriverla.
A presto
Luna
  
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