Un campo di battaglia.

 

Sangue.

 

Morte.

 

Sas’ke…

 

Ti ho visto crescere con me. Ti ho visto soffrire per ricordi dolorosi.

Ti ho visto fuggire. Ti ho visto cercare di uccidermi.

 

E ora ti sto vedendo morire per una lotta che non era la tua.

Perché Orochimaru è stato sconfitto e tu eri con lui.

 

“Naruto.”

 

Una semplice constatazione.

 

“Oy, Sas’ke”

 

“E’ passato del tempo da quando ci siamo visti.”

 

Mi guarda in faccia.

 

Gli occhi velati del suo stesso sangue.

 

“Sì, Sas’ke.”

 

Sei cambiato…

 

“Non guardarmi così, Naruto. Orochimaru era la mia unica scelta. Itachi è morto, io l’ho ucciso. Il mio scopo nella vita si è compiuto.”

 

“Non era la tua unica scelta Sas’ke. Avresti potuto restare a Konoha. Saremmo potuti andare avanti insieme.”

 

“No! Restare non sarebbe servito! Io sono diventato più forte! Non sarei rimasto con i deboli, Naruto! Io ho ucciso Itachi! Io…”

 

Parlare è faticoso. Ti stai spegnendo, Sas’ke.

 

Silenzio.

 

“Naruto.”

 

“Si?”

 

“Sto morendo.”

 

Lacrime che bruciano dietro gli occhi

 

“No… no. Non stai morendo, Sas’ke. Ti riporterò a Konoha. Potrai ricominciare da capo.”

 

“Non ti sei mai voluto arrendere a niente, Naruto. Non tornerò a Konoha. Mai più.”

 

“Non stai morendo Sas’ke. Non ti lascerò morire. Ho visto morire molti dei miei amici senza poter fare nulla in questa guerra. Ma non tu.”

 

Ma il respiro sempre più debole…

 

Un altro silenzio, gli ultimi raggi del sole morente.

 

“Naruto.”

 

“Sì?”

 

“Hai ucciso tu Orochimaru. Hai voluto farlo tu. Perché? Perché non hai lasciato che lo facesse qualcun altro?”

 

Un altro silenzio.

 

“Perché a causa sua ho perso tutto. Ho visto morire Sakura a causa sua. E non è la sola.”

 

Sussulti.

 

“Allora non è vero che ci avevi dimenticati.”

 

Un fiotto di sangue ti esce dalle labbra.

 

Non andartene, Sas’ke…

 

“Naruto.”

 

“Sì?”

 

“C’è una cosa che non ti ho mai perdonato.”

 

“Che cosa, Sas’ke?”

 

“Non sei riuscito a fermarmi. Non sei riuscito a portarmi indietro, quel giorno.”

 

“L’unica missione che ho mai fallito, Sas’ke. La più importante di tutte, e ho fallito. Non sono riuscito a salvarti. Non ho potuto trattenere il mio migliore amico.”

 

Finalmente una lacrima scende, scavando un solco rovente.

 

“Nessuno sarebbe riuscito a fermarmi. Avevo pensato che tu avresti potuto. Ma ripensandoci, è solo colpa mia. Nemmeno mio fratello sarebbe riuscito a trattenermi.”

 

“Itachi?”

 

“Itachi? No… pensavo all’unica persona che abbia mai contato qualcosa per me. Mio fratello, Naruto… mio… fratello… Naruto...”

 

Chiudi gli occhi su un mondo troppo crudele.

 

Lacrime roventi, lacrime miste a sangue.

 

“Naruto… Chiedi scusa… da parte mia… Kakashi… Tsunade…”

 

“Lo farò, Sas’ke.”

 

“Naruto…”

 

Chiudi gli occhi un’altra volta.

 

“Perdonami.”

 

Una mano ricade abbandonata, inerte.

 

E il sole sta calando, ombre rosse sulla terra insanguinata.

 

“Non te ne andare, Sas’ke. Non adesso che ti ho ritrovato.”

 

“Sas’ke.”

 

Silenzio.

 

“Addio.”

 

“Nemmeno questa volta ho potuto salvarti… fratello mio.”