Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: dubhe7    12/12/2012    0 recensioni
Brevi storie tratte dalla FF Sogno. Draco principale protagonista. Ogni capitolo si legherà a qualche avvenimento successo nella storia precendente. Saranno comunque storie che avranno un senso ( almeno ci proverò!).
Genere: Fantasy, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Blaise Zabini, Daphne Greengrass, Draco Malfoy, Hermione Granger, Lucius Malfoy | Coppie: Draco/Astoria, Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il cavaliere d'inverno Buonasera a tutte! Questo breve capitolo è tratto dalla FF Sogno, in particolare di Draco. Buona lettura. Come sempre spero in vostre recensioni! =) A presto, Dubhe.


Il Cavaliere D'Inverno

-Eccomi padre.- In quelle parole metto tutto il mio rancore, il mio odio per quello che sta facendo alla mia vita. Mi sta facendo perdere l'unica cosa che ha reso bella la mia esistenza, l'unica cosa che rende ogni giorno degno di essere vissuto. Hermione.
Lei è determinata, ma vedo la sua paura. Conosce le nostre leggi, è intelligente, bella.
Mi si spezza il cuore a lasciarla lì per andare con quell'uomo che fatico a riconoscere. Quando ero bambino non era così, non gli importava molto chi frequentassi, chi mi portassi a letto. Invece adesso si sta intrommettendo nella mia vita.
Lo seguo in silenzio, so che deve smaltire almeno un po' della rabbia che gli ho fatto salire baciando così apertamente, e per di più davanti a lui, la mia grifona. Non so dove stiamo andando, lo seguo e basta. Le mani in tasca, sguardo fiero e dritto davanti a me. Lui invece stringe il capo del serpente sul suo bastone, le nocche della mano perennemente bianche per la stretta. Credo non abbia mai allentato la presa da quando l'ho fatto costringermi a seguirlo.
La mia mente è costantemente attenta a intercettare possibili intrusioni da parte sua, gli anni di allenamento a Hogwarts con Piton a qualcosa sono serviti. Per quanto io provi a non pensarci, continuo a risentire le parole di Hermione. "Stai attento". Le ho detto che l'avrei rivista a casa, che ci saremmo rivisti a casa, ma ho dei seri dubbi. Ho timore di quello che Lucius Malfoy vuole da me, ma non glielo lascierò avere così facilmente. Non lascierò che mi rovini la vita. Dovesse costarmi il nome dei Malfoy.
Camminiamo a lungo, sempre in silenzio. Ogni tanto avverto una lieve scossa contro la mia barriera mentale, so che sta provando ad entrarci, ma se lo farà sarà solo perchè io lo voglio. Non gli permetterò di frugarmi nei pensieri, rubarmi i momenti magici vissuti vicino a Hermione.
-Smettila.- Lucius si blocca, tende il bastone verso di me, me lo punta contro.
-Di fare, padre?- So benissimo per cosa è nervoso, irato.
Lui mi guarda senza rispondere, socchiude gli occhi, stringe le sopracciglia. Le dita intorno al bastone, sempre più bianche, mulinano intorno alla testa del serpente.
-Ora mi seguirai a casa.- D'un tratto si rilassa, e questo mi preoccupa.
-Perchè?
-Poi sarai libero di andartene non temere. Però vorrei che venissi a casa tua. Se quello che avrò da dirti non sarà...- temporeggia, come a cercare la parola adatta. - fattibile, - un sorrisetto soddisfatto gli appare sul viso ancora teso dalla rabbia - te ne potrai andare. Parola di Malfoy. - Così dicendo mi tende la mano, so che stringerla signifca mettermi nei guai, ma so che non stringerla significherebbe mettere nei guai Hermione.
-Parola di Malfoy?- Ribadisco prima di prendere la decisione definitiva.
-Lo giuro su Salazar.- Risponde fiero mio padre.
Gli stringo la mano.
Appena la tocco sento la nausea attanagliarmi lo stomaco, le viscere comprimersi, ma prima che da tutto questo potesse nascere reale dolore, mi ritrovo nel mio giardino, davanti all'ingresso di Villa Malfoy.

-TU! Come hai osato? Come hai osato infangare il nome dei Malfoy? Dimmi che è solo uno stupido scherzo! Crucio!
Mio madre, bacchetta puntata contro di me, lampo rosso, dolore. Non mi rendo conto se sto urlando, sento il pavimento sotto le mie dita. Poi finisce.
-RISPONDI A TUO PADRE, DRACO MALFOY!- Mi alzo, sento dolore ovunque ma il peggio è passato. Mia madre passa lo sguardo preoccupato tra me e mio padre.
 Un altro lampo rosso, lo evito questa volta. Alle mie spalle sento esplodere qualcosa ma non mi giro per controllare quale prezioso vaso antico di Narcissa, Lucius abbia distrutto.
-TI HO DETTO RISPONDI.
-Cosa vuoi sapere papà? Vuoi sapere se ho portato Hermione Jean Granger a cena? Vuoi sapere se ci sono stato a letto? Cosa vuoi sapere?
L'incantesimo questa volta è troppo veloce, ma il mio "Protego" rieccheggia sonoro e tempestivo.
Mio padre urla di rabbia, mia madre gli dice di calmarsi, che non è nulla di grave.
-Cosa? Narcissa il nostro unico figlio sta mischiando il nostro sangue con una sporca mezzosangue. Nulla di grave?
-Forse non è importante come credi tu, i tempi sono cambiati.
-Non sarò lo zimbello di tutti i serpeverde e purosangue del mondo magico! Levati e fammi far ragionare tuo figlio.
-Nostro figlio.
-Non è mio figlio. Un tempo forse, ora no.
Poi torna a guardare me, i suoi occhi pieni d'odio antico, un odio che fino a quanche anno fa provavo anch'io per tradizione di famiglia.
-Hai disonorato la tua famiglia, il tuo nome, il tuo casato. Non ti meriti di indossare l'effige dei Malfoy, non ti meriti nulla. Farti vedere in pubblico con...QUELLA!..Una Malfoy se la scopa e basta una di quel rango, non la paga neanche! Deve leccare dove passi tu non andare al ristorante con te!
-Padre, tu non capisci, non vali neanche un quarto di quello che vale lei. Non la conosci,non puoi giudicare, non puoi accusare, non puoi decidere la mia vita! E' mia! Non ho infangato il nome di nessuno, al massimo ho infranto i bei progetti da serpe che tu avevi fatto per la mie esistenza. Ma ti do una notizia, io non sono il tuo giocattolo!
Altri lampi, sempre più rapidi, più veloci. Poi d'improvviso il silenzio. Mia madre bacchetta in mano, ha appena schiantato mio padre.
-Draco, figlio mio! Ma cos'hai combinato?- I suoi occhi non erano arrabbiati ma pieni d'amore, pieni di ansia anche. -Vai via per un po' da casa, vai da Zabini, da chi vuoi.
D'impulso l'abbraccio, nella mia famiglia le effusioni sono cosa rara, ma una persona mi ha insegnato che a volta un abbraccio, un bacio, un gesto sono meglio di mille parole. Mia madre mi passa una mano sui capelli, per quanto io sia alto lei con i tacchi mi supera di pochi centimetri.
-Vai.
-Grazie. Però fagli un incantesimo di memoria, fagli credere che sia stato io. Non voglio che tu corra dei rischi inutili per me.
-Oh, tuo padre non oserebbe mai sfidarmi a duello. Ne andrebbe della sua stessa vita, credimi figliolo.

E' da quel giorno che non vedo mio madre. Quando entro in casa sembra tutt'altro che felice.
-Ciao Draco.-
-Ciao mamma.
A Hermione non ho mai detto la verità su quel giorno, che mio padre ha usato una maledizione senza perdono su di me. Per lei sono solo stato schiantato. Un lieve sorriso mi increspa le labbra pensando a quando le ho raccontato l'accaduto. Tutto era successo perchè lei mi aveva chiesto quanto avevo speso. Che sciocco. Hermione. La mia Hermione.
Seguo mio padre nel soggiorno, gli elfi domenisti appaiono subito per prenderci cappotti, borse, bastone e quant'altro.
-Portaci del wiskey.- Comanda Lucius senza degnare di un'occhiata l'elfo. - L'ultima nostra chiccherata non è stata delle più amichevoli.
-Tu la definisci chiaccherata?
-Draco.- Mi ammunisce subito mia madre, sapendo che partendo così non avrei concluso nulla di buono.
-Forse non è il termine adatto hai ragione, ma mi sembra il più civile per iniziare una nuova chiaccherata.
-Bene, ti ascolto.
Mio padre si porta subito alla bocca il bicchiere con il wiskey appena portato dal povero elfo di poco prima.
-Andrò subito al dunque. Ti ho organizzato un matrimonio. Ti sposerai con Astoria Greengrass. E' già quasi tutto pronto. Avrai letto l'annuncio.- Come a sottolinearlo, appoggia il bicchiere accoanto alla Gazzetta del Profete con l'articolo che spicca in prima pagina.
-Io non mi sposo.- Mi sale una rabbia dal profondo leggendo quelle parole scritte da persone pagate da mio padre per i suoi comodi, ma devo cercare di mantenere la calma. Anche se in questo momento vorrei avere l'artigli di un ippogrifo e strappare il petto all'uomo che mi sta di fronte per vedere se al suo interno vi è nascosto un cuore.
-Oh tu ti sposerai con lei. Eccome se lo farai.
-Ma io non voglio.
-Non mi interessa.
-Non la amo! Io amo Hermione, padre. Perchè non lo vuoi capire.
-L'ho capito. Infatti ho preso provvedimenti. Mi hai costretto tu, Draco. Non incolpare me, è colpa tua.
-I sentimenti non hanno colpa.
-Ma sentilo, parla come uno stupido grifondoro!- Dice guardando mia madre. -Torna in te! Sei un serpeverde! Un Malfoy e farai quello che ti ho detto.
La domanda mi esce spontanea. -Oppure?
Mio padre ghigna malefico.
-Oppure puoi dire addio per sempre alla tua bella grifona. Non ho problemi ad usare alcuni incantesimi proibiti, dovresti saperlo bene. So dove abita, non è stato difficile metterti alle costole uno dei miei amici. E farla sparire per sempre dalla tua vita, beh,  sarebbe ancora più facile oltre che un immenso piacere.
-Non lo faresti mai.- Sputo guardando quello che dovrebbe essere mio padre con odio.
-Oh si che lo farei. E non sai che piacere sarebbe!- Mentre dice queste parole nella sua mano appare il libro che ho preso in mano pochi giorni fa a casa di Hermione mentre l'aspettavo. Il cavaliere d'inverno. Proprio la stessa sera che le ho detto del perchè ero fuggito da queste mura, per trovare rifugio in casa sua. L'unico posto che mi sento di poter chiamare casa.
Mi guarda soddisfatto sapendo di avere la vittoria in pugno. Sapevo che sarebbe stato un sbaglio venire qui, ma forse così salvo Hermione. La mia Hermione.
Rassegnato al suo gioco sporco, penso solo a non perdere del tutto lei, la mia ragione di vita. Come potrei vivere sapendo che mio padre potrebbe falre del male se io non mi sposo con chi dice lui? Come potrei chiederle un sacrificio così?
-Bene, padre. Come vuoi, dammi solo il tempo di andare a recuperare le mie cose.
-Visto alla fine hai fatto la scelta giusta. Manderai un elfo a recuperare le tue cose. Non metterai più piede in quella casa, se così si può chiamare.

-Come desideri.- Mi alzo dal divano, senza salutare salgo in camera mia. E' come l'ho lasciata, il letto fatto, il divano, il baule. Tutto com'era. Solo che ormai questa non è più camera mia, è solo una stanza dove ho passato la maggior parte della mia vita, ma senza viverla realmente. Mi rendo conto che l'unico posto che posso chiamare casa è quello che ho dovuto già abbandonare. Casa è dove c'è lei, la mia Hermione.
Prendo un pezzo di pergamena, con il cuore che sanguina ma sperando di fare la cosa giusta almeno per lei, prendo la piuma e scrivo poche parole. Non mi spingo oltre sapendo che direi cose che non devo.
"Amore, perdonami. Sono dovuto tornare a casa. Forse sarebbe meglio tu mi dimenticassi. Perdomani. Draco."
Affido queste parole a un elfo, gli spiego dove lasciare il biglietto, vorrei portarlo io per vedere un'ultima volta almeno il posto dove sono stato felice. Dove sono stato realmente Draco Malfoy.


La parte scritta diversamente è un flash back di Draco poco prima di entrare in casa. 
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: dubhe7