Annie guardava fuori dalla finestra piangendo per Finnick che era ritornato dentro l’ arena e lei impotente non poteva fare niente , niente,se non guardare fuori dalla finestra e vedere il suo mondo ormai ristretto senza Finnick . Lui era nel treno più lussuoso di Panem che andava a 300 all’ ora senza accorgersene e notava tanti piccoli dettagli che nel primo viaggio non aveva notato:case distrutte foreste disboscate con alberghi in costruzione .Ma la cosa più brutta era la solitudine ,lo stare senza Annie gli spezzava il cuore e lui non l’aveva nemmeno salutata perché lei da casa non si muoveva mai .E ora che lui non c’era come avrebbe fatto a sorridere, come faceva a riempire la voragine dentro di lei ma soprattutto come faceva a dormire sonni tranquilli senza di lui vicino a lei ,senza un aiuto morale e senza qualcuno su cui contare?Tanti dubbi a cui una risposta non c’era perché il suo destino ormai era segnato e la sua vita era uno dei tanti giochi ,una delle tante pedine sottomesse da Capitol City della quale lui non era più padrone perché chi entra nell’ arena non è più padrone di se stesso e non lo sarà mai più. Ecco che l ‘ incubo ricomincia .