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Autore: Anonymous_666_    12/12/2012    2 recensioni
Un ragazzo annoiato dalla vita quotidiana avrà finalmente l'opportunità insieme ai suoi amici di entrare in un nuovo mondo misterioso che potrebbe ucciderli da un momento all'altro. Quale mondo avresti scelto con una sola possibilità di cambiarlo? E cosa succederà ai quattro ragazzi? ...
Dal primo capitolo:
[...]Posò lo sguardo sul enorme libro a terra. La copertina in cuoio era molto spessa e rilegata a mano sul libro. Il titolo sembrava essere "DMD" ed era stampato in rosso sulla facciata.
- Certo, un ragazzo qualunque avrebbe detto "Pff, è sicuramente uno scherzo" o qualcosa del genere, maaa... - si accovacciò per guardarlo meglio senza toccarlo - Dopo le mie solite lamentele di prima sarebbe da ipocriti fare finta di niente. Inoltre vorrei aiutare quel bambino. Quindi... - [...]I ragazzi erano tutti increduli. Non c'era niente. Taisuke continuò a sfogliare le pagine ma erano tutte giallastre senza inchiostro sopra.
- Tutto qui? -
- Aspetta, guardate! - sulle pagine iniziarono a scriversi come per magia delle frasi: "Benvenuti. Gheanna vi invita nel suo mondo. Accettare? "
- Beh, che rispondiamo? -
- Non credo che abbiamo molta scelta... Leggi! -
Sulla pagina apparirono anche le due risposte alla domanda, ma erano solo un "si" e ancora "si". [...]
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dicono che noi esseri umani abbiamo due facce, che mostrano le due parti, opposte e complementari, in cui è divisa la nostra anima. Una malvagia e una buona. E noi le assumiamo alternativamente, mostrando così solo quello che vogliamo far vedere al mondo.
Ma c'è un posto dove queste falsità non contano...






PROGOLO
Per caso...





- Ahahahahah! Non puoi scappare! –

Nel mezzo di una landa desolata, questo impavido eroe, con indosso un'armatura vichinga e con la mano destra che stringeva l’impugnatura di un enorme ascia, minacciava un mostro.

- Ora non potrai più fare come ti pare e distruggere villaggi! La tua fine è giunta! - Alzò al cielo l'arma, pronto a lanciare il fendente, abbattendo quel mostro, quando...

*TI TI TI TI...TI TI TI TI.*
Un ragazzo si alzò di soprassalto dal letto, tendendo le braccia alzate, come se stesse impugnando un'arma ma, dopo essersi guardato intorno, le abbassò con aria triste.

Era... solo un altro fantastico sogno...

Si ributtò sul letto, spegnendo svogliatamente la sveglia per poi guardare il poster attaccato sul soffitto. Vi era rappresentata una battaglia tra vichinghi e romani a bordo delle loro navi. Poi chiuse gli occhi e iniziò a fantasticare.

Perché...?

- Ehi Lorenz!!! - La voce di un ragazzo, che lo chiamava dalla stanza accanto, lo dissuase da quei pensieri - Che aspetti ad alzarti? Farai tardi a scuola! -

- Se i libri di scuola mi portassero in un posto del genere, ci andrei più volentieri in quella prigione. - così dicendo, si rimise sotto le coperte.

A quel punto il ragazzo che lo aveva chiamato si affacciò dalla porta della sua cameretta. Era alto, con una muscolatura spiccata e con i capelli neri, corti e spettinati. Indossava un pantalone jeans e una maglietta nera con sopra un grembiule da cucina. Inspirò una grande quantità d'aria e urlò: - ALZATIII !!! -

Lorenz saltò fuori dal letto per lo spavento e cadde a terra.

- Ok ok arrivo... -

Solo dopo essersi rimesso in piedi, sentì l'odore della pancetta sul fuoco che lo trascinò fino in cucina come per magia.

- Sei facile da attirare. -

- Mi conosci bene Mirko. –

Era già tutto apparecchiato. Lorenz divorò il pane con la pancetta, tracannò il bicchiere di spremuta d’arancia e poi tornò di corsa in camera, per giocare alla console finché c'era tempo.

Perché non è tutto come lì...

Mirko però non ci mise troppo a scoprirlo e gli urlò di nuovo di sbrigarsi. - Manca solo mezz'ora, muoviti. -

- Facciamo che, se mi batti a "King of blade", corro a prepararmi. Ma se vinco io... -

- Ok ci sto! Due su tre per vincere – prese il suo joypad e iniziarono a giocare. Nonostante fosse un esperto in giochi picchia-duro, Lorenz perse in pochi minuti.

- Aaah uffa, pensavo che sta volta sarei riuscito a batteri con la mia nuova tecnica. -

Mirko si rialzò e gli mise una mano sulla testa - Sarà per la prossima volta, ora preparati. -

Detto questo uscì dalla stanza e Lorenz iniziò a vestirsi. Si mise un pantalone di una tuta nera e una felpa del medesimo colore con strisce rosse. Si lavò, si pettinò i capelli verdi davanti allo specchio e, con lo zaino in spalle, uscì di casa.

- Ciao Mirko sto andando! -

S’incamminò per andare a scuola ma, nonostante mancassero solo dieci minuti alla prima campanella, camminava con calma. Era molto attento a tutto ciò che lo circondava. Si guardava sempre intorno, in cerca di ispirazione, ogni volta cercava di fare una strada diversa per arrivare a scuola.
Quel giorno aveva deciso di prendere una piccola via che conduceva ad un'entrata nascosta di un parco pieno di alberi vicino alla scuola. Gli piaceva stare in mezzo alla natura. Era lì che la sua immaginazione volava.

Perché deve essere tutto così noioso? Perché la vita non è come quella dei fumetti? Lì la vita ha un senso. Combatti per dei sogni realizzabili, mentre qui sei costretto a seguire la via che t’impone questa società... Un esercito di bambole che, a parte il nome del mestiere “scelto", avrà la vita uguale a quella di un qualsiasi altra persona...

Continuò a inoltrarsi nel parco, camminando tra gli alberi d’autunno che coloravano la sua vista con mille colori diversi.

Ma che mi lamento a fare, tanto non posso cambiare niente... Però... Piano piano si stava avvicinando a un incrocio e, continuando a fantasticare, pensò ...Sarebbe davvero figo se, proprio in questo momento, da dietro quel albero sbucasse un drago.

Qualche istante dopo, dalla parte opposta a dove stava guardando Lorenz, apparve un bambino di circa dieci anni, con un enorme libro tra le braccia. Stava scappando e piangeva. Passò di corsa davanti al ragazzo e i loro sguardi s’incrociarono per qualche secondo. In quel brevissimo lasso di tempo, Lorenz riuscì a percepire tutta la paura che quel bambino stava provando e preoccupato lo inseguì.

- Ehi cosa ti è successo? Perché sei così spaventato? -

- ...NOOO !!! NON... SEGUIRMI !!! -  nonostante avesse sentito  bene quelle parole, la voce con cui le aveva pronunciate era intrisa di così tanto terrore che il ragazzo non se la sentì lo stesso di abbandonarlo.

- Cosa è successo? Ti posso aiutare! -

-...NO! Non voglio... tornare lì... - il bambino, con le lacrime agli occhi, inciampò su di una radice e cadde a terra.

Lorenz riuscì a raggiungerlo ma notò che c'era qualcosa di strano.  Le foglie che cadevano sopra di lui rallentavano, fino a fermarsi a mezz'aria, rimanendo fluttuanti. Anche lui, avvicinatosi al bambino, si sentì rallentato e non riuscì a raggiungerlo.

-...Scappa... -

- Cosa? -

- Scappa... Non Aprire Quel Libro...non prend... - In quel istante, inspiegabilmente, il bambino sparì nel nulla.
Il libro cadde a terra e Lorenz, anche se ora poteva di nuovo muoversi, rimase comunque immobile , pietrificato da quello che era appena successo.

- È... Sparito... -

Si guardò intorno incredulo, per quello che era appena accaduto cercando delle prove o dei testimoni ma l'unica cosa che c'era lì, oltre a lui, era il libro.

- Cosa... diavolo è successo? -
   
 
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