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Autore: PottermoreB    13/12/2012    5 recensioni
« Per me tu sei perfetta così. Vorrei farti vedere con i miei occhi per farti capire quanto sei meravigliosamente stupenda per me. »
Lei scosse la testa con un espressione tra il disperato e il nervoso. « Tu non capisci... »
« Pensi che non ti desideri?»
Lily scosse di nuovo la testa con gli occhi bassi, rispondendomi con quel gesto. Avvicinai la bocca al suo orecchio.
« Voglio fare l'amore con te. »
Genere: Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Potter, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Buona lettura c:

[James’ POV]
Non potevo ancora crederci. Lily, quell’estate, era riuscita a trascinarmi nel suo mondo babbano per farmi conoscere i suoi. Ma, ovviamente, io non stavo con lei, figurarsi! Mi aveva spedito in un albergo babbano, con oggetti babbani e persone babbane. Ok, io non sono mai stato razzista, anzi, ho sempre provato molta curiosità verso i babbani, ma non c’ero assolutamente abituato. Quel mondo era tutto nuovo per me, figlio di due maghi. Ma lei, con molta pazienza, mi insegnò tutto quello che c’era da sapere. Soprattutto su quella scatola nera che trasmetteva delle strane immagini e suoni: si chiamava televisione. E che voi ci crediate o meno, Lily entrò nella mia stanza e si accomodò sul letto accanto a me proprio mentre stavo guardando la tv in una posa molto rilassata. Mi girai verso di lei per farmi baciare e poi le passai il braccio attorno alle spalle mentre giravo pigramente i canali alla ricerca di un programma decente e lei si appoggiava a me. Mi aveva anche insegnato a riconoscere i bei film o tele-cosi. Era incredibile che la trovassi dannatamente attraente anche con dei semplici jeans, una felpa e una maglietta. Ma lei era così, era naturale e semplice, e io amavo questa sua qualità. Lei non stava ore a pensare come vestirsi per sedurmi o chissà che, come tutte le ochette che mi ero fatto a Hogwarts. Lei indossava ciò che la faceva sentire a suo agio e nient’altro, si notava. Ed era bella così.
Le baciai distrattamente la fronte e continuai la mia ricerca, senza successo.
Dopo mezz’ora di zapping lei sbuffò e prese il telecomando. Spense la televisione.
« Ma.. » esclamai, sorpreso e un po’ deluso.
« Senti, non c’era niente che ti piacesse. »
« Sì, ma io volevo vedere un film con te. »
« Non ti andrebbe di fare qualcos’altro? »
« No. » risposi, imbronciandomi e incrociando le braccia sul petto come un bambino capriccioso.
Lei rise e mi attirò a se, baciandomi con trasporto. Non mi aspettavo certo una reazione simile, ma ricambiai, felice di sentire in quel semplice contatto che lei mi desiderava esattamente quanto la volevo io.
Continuammo a lungo, lei passò ripetutamente la mano tra i miei capelli, facendomi perdere lentamente la testa. Scesi a costellarle il collo di baci e lei, subito, piegò la testa lasciando più posto alle mie labbra, obbediente. All’inizio mi limitai a baciarla così, mentre lei mi sfiorava i capelli, il collo, la schiena, i fianchi. Poi però sentii il desiderio crescere e non riuscii a resistere, né alla smania che sentivo dentro né a lei.
« Mh, scusami, ma ti voglio... » mormorai con le labbra contro la sua gola. Succhiai piano quella pelle morbida sentendola sospirare e passarmi nuovamente una mano tra i capelli, mentre si arrendeva alle mie carezze. Continuai finché, staccandomi, non vidi un bel succhiotto appariscente sul suo collo niveo, proprio dove lo volevo io, in modo che tutti potessero vederlo. Però quando cercai di togliermi la maglia, Lily mi fermò.
« Io non sono perfetta come le tue ex. » sussurrò, arrossendo vistosamente. Io le accarezzai la guancia bollente e con lo stesso tono risposi: « Per me tu sei perfetta così. Vorrei farti vedere con i miei occhi per farti capire quanto sei meravigliosamente stupenda per me. »
Lei scosse la testa con un espressione tra il disperato e il nervoso. « Tu non capisci... »
« Pensi che non ti desideri?»
Lily scosse di nuovo la testa con gli occhi bassi, rispondendomi con quel gesto. Avvicinai la bocca al suo orecchio.
« Voglio fare l'amore con te. »
Le presi la mano e la misi sulla patta dei miei pantaloni. La sentii trattenere il fiato e poi alzò gli occhi di scatto.

[End of James’ POV]

 

Quella reazione era assolutamente inaspettata per Lily. Non si sarebbe mai immaginata che un ragazzo avrebbe potuto eccitarsi per lei, ma dovette ricredersi. Era piacevole quella sensazione di calore che la stava invadendo, lambendola in mezzo alle gambe e sui seni con una strana smania.
Ma forse non sta pensando a me..., pensò subito lei, sminuendosi.
Cercando di allontanarlo, chiuse la mano sull'erezione attraverso la morbida stoffa dei pantaloni della tuta di lui. James mugolò appena un « Lily... » spingendosi nel suo palmo, gli occhi chiusi per godersi quel contatto.

Ok, sta decisamente pensando a me. Cristo, quanto è bello... rifletté distrattamente, sentendosi sciogliere.
« Senti quanto ti voglio? » disse lui con la voce arrochita dal desiderio, gli occhi socchiusi per guardarla. La ragazza annuì, frenetica. Adesso lo desiderava anche lei. E non sapeva cosa fare.
E lui capì.
Si spostò lentamente sopra di lei, con delicatezza, ancora stretto nella sua mano. Cercò di controllare il respiro e le abbassò la lampo della felpa mentre le lasciava una scia di baci umidi sul collo. Lei sospirò e, in un riflesso involontario, contrasse le dita stringendolo un po' di più. James si lasciò sfuggire un sospiro e le mordicchiò la clavicola, mentre la sollevava appena per sfilarle la felpa dalle spalle.
Lei rimase con il busto alzato e lui infilò le dita sotto l'orlo della maglietta della ragazza, chiedendole un tacito consenso. Lily lo baciò con trasporto, prima di perdere coraggio. Quando si staccarono, la maglia finì a terra insieme a quella di lui. Prima che lei si coprisse, James trattenne la voglia di abbassare lo sguardo e, cercando di tranquillizzarla, continuò a baciarle il collo. Lei gli accarezzò i capelli e reclinò indietro la testa schiudendo le labbra, preda del piacere che le stava provocando con quel semplice gesto, così lui le tolse i jeans.
Lily allungò le mani e gli sbottonò i pantaloni, per poi toglierglieli a sua volta e lanciarli assieme alle maglie. Il ragazzo armeggiò con il gancetto del reggiseno, comodamente posto sul davanti, e non appena lo slacciò scoprendole i seni, chiuse la bocca su uno dei capezzoli. Lily si morse il labbro e serrò gli occhi, prima di sfilargli rapidamente le mutande, ormai persa nell'eccitazione. Lui sollevò leggermente la testa e le tolse l'ultimo pezzo di stoffa che li divideva. E, istintivamente, lei si coprì con le braccia. James gliele scostò piano e scosse leggermente la testa.
« Ormai è troppo tardi. » sussurrò. Lei arrossì. La guardò tutta, osservandola da sotto in su e Lily si sentì tremare sotto il suo sguardo.
« Sei bellissima. »
Ricominciò a baciarle il seno, poi scese lentamente con la bocca fino a mordicchiarle l'ombelico mentre le accarezzava le cosce. Gliele aprì piano e mormorò: « Mi permetterai di stare dentro di te? » E, come nel sogno, chinò la testa con gli occhi chiusi e respirò a fondo il suo odore. « Oh, sì che lo farai. Vero? » domandò, sfiorando la sua intimità con una nocca. Lei trasalì e si morse ancora il labbro, cercando di trattenersi. « Adesso voglio guardarti qui. »
Lily scosse appena la testa e cercò di chiudere le gambe, ma lui glielo impedì e la distrasse baciandole la sommità della coscia. Poi abbassò lo sguardo e si leccò le labbra. « Sei perfetta. »
Poggiò le labbra su di lei e cominciò a leccarla lentamente, la carezza della sua lingua su quella carne sensibile le fece lanciare un urlo, lui mise una mano sulla sua pancia e l'altra sotto la schiena, per tenerla ferma, e cominciò a succhiare dolcemente. Lei si alzò sui gomiti e solo la vista della sua testa tra le gambe le bastò per raggiungere il primo orgasmo. Lui continuò, catturando i suoi umori con le labbra e con la lingua, facendola venire più volte, mentre lei si inarcava, affondava la mano tra i suoi capelli o diceva il suo nome. Poi James sollevò la testa, e si leccò con deliberata lentezza le labbra umide, mandandole una scarica di brividi giù per la schiena. « Sì, sei proprio buona. »
Risalì con la bocca fino a catturare quella di lei in un bacio lento, facendole sentire il suo sapore, e si sistemò tra le sue gambe. Lily si irrigidì un po', ma lui continuò a baciarla con calma, mentre si infilava un preservativo. Quando lei gli passò le braccia attorno al collo, James la baciò con un po' più trasporto ed entrò molto delicatamente dentro di lei, un po' per volta. La sentì stringergli i capelli all'inizio e si staccò per permetterle di respirare. La sentì ansimare in cerca di ossigeno, gli occhi spalancati fissi nei suoi. Poi si tirò un po' indietro e si fermò. « Sei pronta? » le chiese, chiudendo forte gli occhi.
« Sì. »
« Farà male solo per un attimo, te lo prometto. » bisbigliò lui al suo orecchio. Si tenne al letto e, con una spinta, affondò dentro di lei.
Lily gli strinse forte le spalle, fino a farsi sbiancare le nocche, e le lacrime spuntarono agli angoli delle sue palpebre abbassate.
Faceva un male cane, cazzo. Era una fottutissima bugia che faceva male un attimo, si sentiva come rotta dentro. Irreparabile.
Lui le baciò tutto il viso calmandola, percependo il suo dolore, e, con voce più roca che mai, le domandò: « Vuoi fermarti qui? », e fece per ritirarsi. E lei sentì proprio in quel momento il piacevole attrito che aveva procurato muovendosi.
« No. Voglio continuare. » disse con un filo di voce. « Voglio fare l'amore con te. » insistette, dopo essersi schiarita la gola.
James cominciò a muoversi dentro di lei, dapprima piano, con delicatezza finché non si fu abituata a lui, e poi con spinte sempre più vigorose, mentre lei si aggrappava alla sua schiena con gemiti sempre meno sommessi. Lui la baciò di nuovo, con tutta la passione che sentiva nel corpo, finché il movimento del suo bacino divenne talmente forte che perse il contatto con le sue labbra. Si tenne ai suoi fianchi e le morse la gola, per poi lasciarle un altro succhiotto. Lily gli passò una mano tra i capelli morbidi, sapendo che lo faceva impazzire, e poi James sentì delle eccitantissime fitte alla schiena. L'aveva graffiato. In quel momento lei venne e urlò ancora il suo nome, buttando fuori l'aria tutta insieme. Lui si sentì stringere dolcemente nella morsa di quella meravigliosa parte del corpo di lei e mentre raggiungeva l'orgasmo, ansimò: « Tu... sei... mia. », sottolineando ogni parola con una spinta. Quando l'eccitazione fu scemata, le sussurrò un « ti amo », la baciò con dolcezza e poi uscì lentamente da lei. Per non gravarle addosso, si spostò al suo fianco e lanciò il profilattico nel cestino.
Canestro.
La guardò, mentre aveva ancora il fiatone, le labbra gonfie e arrossate dai baci e le palpebre a mezz'asta. Era ancora più bella dopo che, finalmente, l'aveva fatta sua, l'espressione appagata e la bocca stesa in un sorriso pigro.
Il ragazzo si girò su un fianco e tirò la coperta sopra di loro. Le sfiorò il fianco e le diede un bacio sulla spalla, mentre lei si girava a guardarlo con il volto pieno d'amore. Si baciarono, ancora, e lei gli prese il viso tra le mani, in un gesto che diceva chiaramente « non andartene ». Poi la strinse forte a se e la coccolò, accarezzandole i capelli e la pelle ancora accaldata.
« E' stato bellissimo. » le mormorò all'orecchio, memore di quanto lei fosse, stranamente, insicura.
« Mi hai tolto le parole di bocca. » rispose Lily in un sussurro, per non rovinare quell'atmosfera che si era creata. « Non credevo che sarebbe stato così bello la prima volta. Cioè, mi ha fatto un male assurdo, ma poi è stato... perfetto. Non credevo che saresti stato così delicato. » aggiunse dopo un po', arrossendo.
Lui si voltò di scatto. « Stai scherzando? Io non ti farei mai del male, piccola. »
« Sei proprio fantastico. » sospirò lei, accoccolandosi contro quel corpo tonico e abbronzato.
« Mh, si, lo so. » ammise James, con una finta espressione di modestia.
La rossa scoppiò a ridere, fissandolo. « Ma come siamo umili! »
« Ehi, è la verità! » rispose semplicemente lui.
Poi si voltò sulla schiena e si scambiarono le posizioni, perché lei si girò su un fianco e cominciò a disegnare forme astratte con la punta dell'indice sulla pelle di lui.
« Lo senti questo odore? » le chiese, interrompendo il silenzio.
« Sì, è buono. »
« Ecco, siamo io e te. »
Lei gli baciò il bicipite e annuì, posando la testa sul suo petto. Gli diede più baci sul cuore e poi ci appoggiò l'orecchio, sentendo il battito forte e frenetico.
James le sfiorò il bracciò e la baciò sui capelli, sentendola rilassarsi. E Lily, subito prima di sprofondare nel sonno, lo ripagò borbottando: « Ti amo, stupido. »
E James sapeva che quello “stupido” equivaleva al più dolce dei suoi “amore”.

   
 
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