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Autore: Pyro    13/12/2012    3 recensioni
Un uomo dall'oscuro passato, e dal presente turbolento. due fratelli braccati da una setta di assassini, una vecchia vicenda che gli unisce, la morte di una donna.
Una freccia colpì alla gola l'uomo davanti a lui che, con un urlo strozzato cadde all'indietro, trapassandolo. Fenix si aggirava in mezzo al campo di battaglia attraverso il mondo degli spiriti. La luce pallida e fredda di quella dimensione rendeva irreale tutto ciò che lo circondava.
prima storia, aspetto consigli e recensioni!
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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il generale Kas osservava con occhio critico la battaglia che si svolgeva sotto di lui. Insieme alla sua unità scelta si era posizionato su una collina che dominava il campo di battaglia, in modo da poterne seguire i progressi.

Intorno a lui, a parte i suoi soldati, si erano radunati i portastendardi dell'intera brigata.

Era importante che non cadessero in mano nemica, se voleva che i soldati non si perdessero d'animo.

Poco più in basso erano stanziati parecchi messaggeri e trombettieri, pronti ad inviare ordini su tutto il campo.

La battaglia procedeva alla pari, ma ormai era ore che combattevano, e i soldati iniziavano ad essere stanchi.

Il nemico aveva provato a più riprese a sfondare sul lato destro dello schieramento, fortunatamente senza successo.

Purtroppo, loro al contrario, erano in stallo.

Non avevano perso terreno, ma fino ad allora tutti i tentativi di penetrare nelle linee nemiche per mandarle in rotta aveva fallito.

Claiton!” chiamò, e subito un soldato si stacco dal cordone difensivo avvicinandosi “ordini signore?”.

si capitano, manda subito un messaggero alla 5° unità, si devono tener pronti per accerchiare il nemico da est”

subito” rispose l'altro, dirigendosi, verso i messaggeri.

Kas, un uomo sulla trentina, ma già con 14 anni di esperienza sul campo era uno dei migliori generali agli ordini dell'imperatore, ma questa volta tutta la sua esperienza sembrava inutile.

L'esercito che stavano affrontando era tosto, non solo sul piano tattico, quegli uomini non ne volevano sapere di arrendersi, i singoli avversari combattevano come indemoniati, dando il meglio di sé.

All'improvviso un tremendo boato si propagò dall'ala destra, distogliendolo dai suoi pensieri.

Un'enorme nuvola di fumo si levava dal campo, e un terribile odore di carne bruciata arrivò alle narici del generale, trascinato dal vento.

Qualche minuto dopo un messaggero, raggiunse correndo la collina

signore, signore, abbiamo un grosso problema da quella parte”

questo lo vedo anch'io ragazzo! Mi vuoi spiegare cosa succede?”

gli chiese quello mentre il messaggero riprendeva fiato.

una cosa terribile!, è arrivato un soldato nemico, e lo sa usare signore!”

il generale lo guardò per un'attimo, come se non avesse capito quello che gli aveva detto.

dannazione! Questo non ci voleva! Dove si è cacciato quel maledetto Fenix, quando serve?! Sarà anche il migliore nel suo campo, ma ogni due per tre scompare nel nulla”.

Come se fosse stato evocato, con un lampo nero seguito da un piccolo tuono, Fenix comparve alle sue spalle

ha chiamato generale?”

al che Kas, si girò di scatto estraendo l'arma, come tutti i soldati che li circondavano, ma appena dopo averlo riconosciuto la rinfoderò,facendo segno ai soldati da fare altrettanto.

Certamente! Si può sapere dove ti eri andato a finire? Abbiamo un grosso problema, e tu lo devi risolvere. C'è un'altro nello schieramento nemico che lo sa usare, perciò occupatene. Ed evita di comparire così all'improvviso, per Hefion! Vorrei evitare di morire di infarto, in un momento critico come questo”.

L'altro alzò le spalle, come per scusarsi e si incamminò giù dalla collina, in direzione della battaglia.

Ma prima di arrivare in fondo si fermò di scatto, girandosi verso in generale “un'ultima cosa signore, la prossima volta che mi mancherà di rispetto non chiamandomi con il mio titolo la ucciderò, ci siamo capiti?”.

Detto ciò si rigirò correndo verso la battaglia. Il capitano Claiton si avvicinò Kas, la cui faccia, aveva assunto una colorazione paonazza

signore, se posso permettermi, cosa intendeva con il fatto che le ha mancato di rispetto?”

bhe-bbbhe, devi sapere che pur non appartenendo all'esercito Fenix è un'uomo molto importante all'interno del paese, e gli è stato conferito il titolo di Sommo, perciò anche se è sotto il mio comando è sempre un mio superiore”

capisco signore, però diceva così per dire, vero signore?”

io non ci giurerei, quello è un mostro sotto spoglie umane, l'ho visto uccidere per molto meno. Ora vai subito ad avvisare i trombettieri di suonare la ritirata, non voglio che uccida troppi dei nostri uomini con il suo valzer”.

Fenix era giunto sul retro dello schieramento quando le trombe iniziarono a suonare la ritirata, le facce degli uomini che lo circondavano si riempirono inizialmente di stupore per l'ordine ricevuto ma, appena essi lo vedevano, la paura li attanagliava, facendoli scansare ed allontanare da lui, non volevano rimanere coinvolti nel suo scontro, perchè sapevano, per esperienza o per sentito dire, che quando si scatenava non riconosceva tra amici o nemici, uccideva solamente chi gli capitava a tiro.

Urla di vittoria e gioia si levavano dall'esercito nemico, sicuri che l'esplosione precedente avesse messo in fuga il nemico.

Quanto si sbagliavano, gioivano senza sapere che la morte gli andava incontro. Ormai non rimaneva che lui di fronte hai nemici.

Il campione nemico, un'ufficiale a giudicare delle spalline, gli si fece incontro.

se ti arrendi senza combattere, ti risparmierò la vita. Ormai siamo rimasti in pochi a saperlo usare, mi dispiacerebbe ucciderti”.

Il sommo ci pensò un po' prima di rispondere:

allora... arrendermi non posso, ma non posso nemmeno fuggire, che ne dici se ti arrendi tu insieme a tutti i tuoi uomini? Sai, non vorrei sporcarmi troppo”.

Una fragorosa risata si diffuse tra i nemici

chi ti credi di essere, verme? Cos'è, la paura ti ha fatto partire la testa? Sii serio e non complicarti la vita”.

come vuoi, io ti ho avvisato, ora sono costretto ad ucciderti”

detto ciò, chinò leggermente le gambe, distendendo le braccia lungo i fianchi.

L'altro al contrario alzo la mano sopra la testa, tenendola chiusa tranne che per il medio e l'anulare.

La sua faccia si contrasse per lo sforzo mentre una sfera violetta di circa 10 cm di diametro si andava a formare sopra le dita.

Su tutta la superficie zigzagavano piccoli fulmini neri.

MUORI!”

urlò lanciandogliela addosso.

La deflagrazione sollevò un'enorme polverone, che oscurò momentaneamente la zona dove pochi attimi prima si trovava il sommo.

stolto! Credeva davvero di potermi battere?”

ribadì l'ufficiale in direzione dei suoi uomini, che lo acclamavano a gran voce.

L'urlo di gioia gli morì in gola man mano che la polvere si diradava.

Lentamente l'ufficiale si girò, scorgendo una figura in piedi in mezzo alla foschia. Entrambe le mani erano aperte e puntate verso il basso, dai palmi si andavano via a via formando due enormi sfere rosse semitrasparenti, lentamente le sfere assunsero una colorazione azzurra e poi dorata.

Mentre ciò succedeva il terrore si andava delineando sempre di più sulla faccia dell'ufficiale.

t-ti prego, fermati! Non avevo capito chi eri!, ti scongiuro non voglio morire, risparmiami!!!”.

Girandosi si mise a correre a rotta di collo il più lontano possibile da quel luogo.

mi dispiace, hai già avuto la tua possibilità e non l'hai sfruttata, addio.”

Sollevò le braccia, portandole perpendicolari al corpo, per poi congiungerle davanti a se unendo così le sfere, che presero a pulsare.

Si spostò in modo da mettersi in linea con l'uomo che scappava.

Ecto Darkae” pronunciò lentamente.

Subito l'enorme sfera partì in direzione dell'ufficiale raggiungendolo, ed inglobandolo.

Una fortissima luce scaturì dall'uomo, seguita da un terribile boato.

Quando il rumore cessò, rimaneva soltanto polvere.

Fenix si girò in direzione dei soldati che attoniti, lo fissavano senza muoversi.

Non volava una mosca.

ed ora veniamo a noi”

sollevò il braccio destro verso l'alto

Danko Zajat”

con un piccolo fulmine, questa volta rosso, apparve una lunga falce nella sua mano. Il manico era fatto completamente di legno chiaro, mentre la lama era formata da un unico pezzo, di un materiale simile al quarzo di colore nero che brillava di una pallida luce biancastra.

che il valzer possa iniziare” sentenziò, scattando verso l'esercito nemico.

  
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