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Autore: TheHeartIsALonelyHunter    13/12/2012    3 recensioni
[Rome+Giulietta di William Shakespeare]
[http://it.wikipedia.org/wiki/Romeo_%2B_Giulietta_di_William_Shakespeare]
Tutto ruota intorno all'anello che Giulietta ha al dito dopo la sua morte.
E sui pensieri di Madonna Capuleti sulla figlia.
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L’avrebbe perdonata di aver sposato un Montecchi, forse.
Se le avesse spiegato lei avrebbe capito.
Forse…
Forse tutto quanto poteva essere evitato.
Ma era successo.
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Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Una pistola in mano.
Il viso pallido.
Le labbra ancora rosee ma chiuse per sempre a quel dolce sorriso.
Le braccia poggiate delicatamente sul lettino.
E l’anello al dito anulare.
Quel piccolo anello.
Madonna si sorprese di non averlo mai notato.
Eppure lui era lì, bello in vista, e Giulietta lo sfoggiava come una regina, come una bambina che ha trovato un tesoro, e lo teneva anche quel giorno.
Quel giorno che doveva essere del suo matrimonio.
E che ora era diventato quello del suo funerale.
Non ci era voluto molto a farsi dire dalla balia, in lacrime, tutta la storia.
E così Madonna aveva saputo della storia d’amore che c’era stata tra Giulietta e quel Montecchi.
Sì, quel giovane biondo e scapestrato, Romeo.
Quel giovane che ora giaceva accanto a sua figlia.
I medici avevano dovuto metterli in due barelle molto vicine, perché quei due corpi senza vita si stringevano la mano a vicenda.
E anche da morti sembravano ribadire la loro unione così viva e vera con quel gesto d’affetto l’uno verso l’altra.
Si tenevano per mano.
E sugli anulari brillavano come tesori i due anelli nuziali.
Gli occhi di Madonna si velarono di pianto.
Sua figlia…
Volse lo sguardo su uno dei Montecchi che stava dall’altra parte della strada e capì che era il padre di Romeo.
I suoi occhi erano anche loro velati di pianto e le sue mano giunte come a implorare qualcosa o qualcuno.
Oh, a cosa era servito quell’odio insensato?
A cosa aveva portato quella rivalità che pareva una faida?
A cosa era servito ammazzarsi a vicenda per le strade di Verona Beach, sparandosi come dei folli e saltando sulle auto, in tutti quegli anni?
Ecco, ora lei aveva perso sua figlia in quell’odio che non si può nominare.
Le strinse pietosamente la mano per l’ultima volta e la poggiò anche su quella di Romeo.
La pelle fredda della figlia la fece rabbrividire, ma lei non oppose resistenza.
Doveva soffrire, voleva soffrire come aveva sofferto Giulietta.
Come lei aveva fatto soffrire Giulietta.
Non l’aveva ascoltata quando le aveva detto di non poter sposare Paride, e se non fosse stato per quel gesto estremo, ora Giulietta sarebbe stata lì con lei.
L’avrebbe perdonata, certo.
L’avrebbe perdonata di aver sposato un Montecchi, forse.
Se le avesse spiegato lei avrebbe capito.
Forse…
Forse tutto quanto poteva essere evitato.
Ma era successo.
E ora la sua Giulietta giaceva morta su quel lettino d’ospedale, il viso coperto da un velo bianco e la mano ancora unita a quella del suo amato.
Se li immaginò, loro due, scheletri, sotto terra, ancora mano nella mano.
E quell’anello al dito.
Quell’anello come simbolo del loro amore.
Quell’anello per non dimenticare.
Quell’anello…
Non l’avrebbe fatto togliere.
Voleva che sua figlia arrivasse nell’aldilà con quell’anello.
Voleva che almeno da morta fosse felice come avrebbe dovuto.
Se lo meritava, povera la sua Giulietta.
Meritava di essere felice.
Era stata lei che glielo aveva impedito.
E ora ne pagava il prezzo.
Ma bisognava andare avanti, e anche Giulietta l’avrebbe voluto.
Avrebbe provato a essere felice, e a soffocare nella notte i singhiozzi che ora le scuotevano il petto con affanno.
Ci avrebbe provato, almeno.
Lasciò la mano di Giulietta e lasciò che i dottori la mettessero nell’ambulanza.
Guardò mentre se ne andava via, e le lacrime scorsero veloci e inevitabili sul suo viso.
Aveva promesso a suo marito che sarebbe stata forte, ma non ce l’aveva fatta.
Ora piangeva in mezzo alla strada, mentre i Montecchi, dall’altra parte, piangevano anche loro.
Era strano che nel momento più cupo della loro vita fossero così vicini.
  

Ispirato al film con quel gran bono di Leonardo di Caprio e Claire Danes.
Madonna non l'ho mai vista come un gran personaggio anzi mi sembra un personaggio minore, ma questa storia l'ho scritta molto di getto, quindi..
Abbiate pietà!
  
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