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Autore: Glasscompass    30/06/2007    2 recensioni
Picto corre, mentre in un borgo qualsiasi, un'ombra senza nome nè volto intraprende il proprio viaggio. Strade parallele o coincidenti?
Genere: Avventura, Fantasy, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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D’improvviso una melodia raggiunse il suo orecchio

D’improvviso una melodia raggiunse il suo orecchio. Pervase l’aria, ghermendola, facendosi spazio con forza, fino a quando fu la padrona invisibile della stanza. Forse c’era sempre stata, in attesa dietro l’angolo, sospesa. Aveva trattenuto il respiro, scivolando tra i corridoi deserti, sino a raggiungere la stanzetta dove si trovava. Ed eccola fare la sua entrata dirompente. Come quando si sta passeggiando tra gli alberi e ad un tratto il mormorio spezzato d’un fiume sale dal sottobosco. Si cammina fintantoché la fonte si svela in tutta la sua forza impetuosa. Così si era manifestata anche quell’ inattesa musica. Lo incuriosì a tal punto che senza accorgersene, a passi lenti e autonomi si trovava già in corridoio. Non si doveva fermare per capire da dove provenisse il suono, era come se la strada che portasse ad esso, fosse una ed una sola, tutte le altre non erano nemmeno prese in considerazione. Proseguì, senza fretta, nella casa addormentata. Arrivò ad una porta socchiusa, in fondo ad un corridoio nella penombra. Un fascio di luce bianca lo colpì non appena spalancò delicatamente la porta. Nel farlo non si chiese cosa poteva aspettarlo nella stanza, sentiva che non c’era alcun pericolo. Come si poteva aver paura di quella giovane donna che assorta stava seduta ad un magnifico Centocorde di ebano lucido, percorso da un’intricata maglia d’argento. La donna non si accorse della silenziosa presenza del giovane e continuò a seguire il proprio spartito come aveva fatto sino a quel momento. Il ragazzo non potè fare a meno di osservarla e di notarne la bellezza illuminata dal fascio luminoso. Una lunga chioma morbidamente intrecciata le ricadeva frizzante lungo la schiena. I suoi ricci fulvi, catturavano la luce come pagliette d’oro. Muoveva con vigore le agili mani, pizzicando le corde. Il ragazzo fu colpito da tanta destrezza. Indossava una lunga giacca a due code, con grossi polsini; questa immagine la rendeva una persona dinamica ed energica. Fino a quel momento non si era mosso né aveva parlato per paura che la giovane donna sorpresa cessasse di suonare. Si limitò ad accennare un passo in avanti, tendendo una mano verso di lei, come per avvertirla della propria presenza, quando in un lampo dal pavimento di legno divamparono alte fiamma azzurrine che si alzarono sino ad occludere la visuale della pianista al ragazzo. Riuscì solo a scorgere, in un ultimo attimo, la testa della ragazza voltarsi verso di lui, le mani che continuavano a danzare senza sosta tra le corde, e rivolgergli con due luminosi occhi lilla un sorriso che non era di rimprovero, ma che burlescamente sembravano dirgli << Cos’altro ti aspettavi?>>.

Spyrok si svegliò sconvolto e sudato nella brandina che il locandiere gli aveva benevolmente offerto per la notte. Si era svegliato urlando le parole che la pianista gli aveva suggerito con gli occhi ..Cos’altro ti aspettavi?!.. e l'elegante figura illuminata dal fascio di luce bianca già si dissolveva  nel mentre tornava al mondo reale ... Non era abituato ad avere sonni agitati e questo lo lasciava interdetto.

  
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