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Autore: Nori Namow    13/12/2012    7 recensioni
Aveva guardato davanti a sé con lo sguardo pieno di rabbia, pronto a gettare nel cassonetto di rifiuti il pivello che aveva osato intralciare il suo percorso, quando la vide.
Una ragazza della sua età, con capelli rosso fiamma, si massaggiava il ginocchio destro, che aveva sbattuto ad una delle gambe del banco.
Era bellissima e buffa allo stesso tempo. Fu come se un fulmine trapassasse la testa di Harry, e immediatamente il suo sguardo divenne più dolce, e da ebete.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chase the sun





 

A Music is my soul, che mi ha chiesto di diventare diabetica.
Ci ho provato HAHAHA ma non so se sono riuscita nel mio intento.
A te, che segui sempre le miei storie, sia quelle schifose, che quelle decenti.
Ti adoro kgntyjkhfjkdbndjk.









 

Harry mise la lingua fra le labbra, e poggiò la punta della penna sul foglio, incerto.
Ronnie stava ancora dormendo spensierata nel loro letto, e al riccio era venuta in mente la malsana idea di scriverle qualcosa.
Solo non sapeva cosa.
Forse avrebbe dovuto scriverle della prima volta che i suoi occhi verdi avevano incrociato i suoi, azzurri?
Dio, quanto si era sentito patetico quel giorno.
 


Aveva dimenticato in classe il suo libro di storia, ed era corso con tutta la velocità che aveva, sperando di ritrovarlo.
Si era scontrato con qualcuno, e cadde con il sedere a terra, facendosi un male non poco indifferente.
Aveva guardato davanti a sé con lo sguardo pieno di rabbia, pronto a gettare nel cassonetto di rifiuti il pivello che aveva osato intralciare il suo percorso, quando la vide.
Una ragazza della sua età, con capelli rosso fiamma, si massaggiava il ginocchio destro, che aveva sbattuto ad una delle gambe del banco.
Era bellissima e buffa allo stesso tempo. Fu come se un fulmine trapassasse la testa di Harry, e immediatamente il suo sguardo divenne più dolce, e da ebete.
A terra, a pochi centimetri da lei, c’era il libro di Harry.
“S…S…Scus….” Balbettò lui, ma venne interrotto dalla voce della ragazza, cristallina, vivace.
“Se mi sono rotta il ginocchio per colpa tua, giuro che ti troverò e… e… mi vendicherò amaramente, sì.” Ululò lei incerta , quasi scoppiando in lacrime.
“Beh, non mi dispiacerebbe rivederti.”, sussurrò il riccio, senza neanche pensarci. Si pentì amaramente delle parole dette. Da quando in qua era così sincero?
Gli occhi di lei incontrarono per la prima volta quelli del ragazzo, e il suo cuore perse un battito.
Solo allora, si accorsero di essere ancora a terra come due idioti.
Ronnie si rialzò goffamente in piedi, e raccolse il libro di storia. Si diresse lentamente verso Harry, zoppicando appena.
“Ti stavo portando questo. Ho visto che l’ hai dimenticato in classe.” Sussurrò timidamente lei, senza incrociare il suo sguardo.
Harry posizionò l’ indice sotto il suo mento, costringendola ad alzare lo sguardo. Le sorrise, il sorriso più dolce che sapesse di possedere.
“Grazie. Io sono Harry Styles, comunque.” Vide un sorriso incerto farsi spazio sul volto di Ronnie, e la prima farfalla solitaria e giovane, svolazzò felice nel suo stomaco.
 


Quel giorno poi, l’ aveva riportata a casa, perché non riusciva a camminare da sola.
Poi, cominciarono a cercarsi inconsciamente in ogni sguardo, in ogni persona che passava. Avevano cominciato a salutarsi, a stare sempre più spesso insieme.
Erano diventati amici, ma nessuno dei due voleva rimanere tale.
E quando Harry, in un giorno qualunque, perse la pazienza e la baciò con trasporto, capì che quella era la mossa più giusta che avesse potuto fare nella vita.
Era talmente concentrato sui ricordi, che non si accorse della gracile presenza dietro di lui.
Ronnie gli diede un bacio veloce dietro il collo, per poi continuare ad addentare il suo croissant alla nutella che il riccio aveva preparato pochi minuti prima.
Harry si girò verso di lei non un sorriso che andava da un orecchio all’ altro, e la salutò dolcemente con un bacio a fior di labbra.
“Cosa stavi facendo?” chiese curiosa lei, osservando con la testa inclinata il foglio bianco e la penna, ancora fra le mani di lui.
Harry rise sommessamente, per poi gettare la penna e il foglio all’ aria. Si alzò in piedi, e attirò con forza il corpo di Ronnie al suo, baciandola con trasporto.
La sentì ridere, si divertiva a vedere quelle reazioni stupide da parte di Harry, pur di vederla felice.
“Dopo metti a posto tu, stupido.” Lo rimproverò, ma non ebbe il tempo di dire altro, che Harry le tappò la bocca con un altro bacio. Poi un altro, e un altro ancora.
Erano le perfette metà, l’ anima gemella che tutti cercano.
La verità è che la vita è imprevedibile, e non bisogna mai dare per scontato nulla.
Questo Harry e Ronnie l’ avevano capito da tre anni a quella parte, non aspettandosi mai che la felicità avesse teso loro una piacevole imboscata.
Lui mise una mano fra i capelli all’ odore di camomilla di Ronnie, e ne aspirò a fondo l’ odore.
“Sembra che tu stia sniffando.” Lo beffeggiò lei, per poi stringersi ancora di più al suo petto.
“Come ti sei permessa?” trillò falsamente, per poi prenderla in braccio e farla sedere sulla scrivania. Cominciò a farle il solletico, e si deliziò della sua risata,
così sincera e bella da ascoltare come una melodia. E la risata e la voce di Ronnie, erano le melodie preferite di Harry.
Ronnie tentò di dimenarsi, le lacrime scorrevano a causa delle troppe risate, e finalmente Harry si fermò. Le asciugò velocemente il viso,
per poi passarle una ciocca di capelli dietro l’ orecchio. Gli occhioni azzurri di lei lo guardavano divertiti, e a Harry scoppiò il cuore.
“Ti amo.” Le soffiò sulle labbra, prima di darle un leggero bacio. La desiderava ardentemente, ma non poteva perdere il controllo così facilmente.
Non voleva che lei pensasse che lui fosse… un pervertito. Anche perché Harry con lei faceva l’ amore, ridevano, si coccolavano.
Era un amore speciale, il loro. Invidiato da molti, ma amato da tanti altri. Loro erano perfetti insieme, e niente sarebbe riuscito a separarli.
“Ti amo anche io.” rispose Ronnie, giocherellando con uno dei ricci ribelli di Harry, per poi dargli un bacio all’ angolo della bocca.
“Devo andare da mia sorella, la mia nipotina ha bisogno di sua zia per un’ ora” disse lei con il labbro inferiore che sporgeva, segno che doveva andare, ma avrebbe preferito rimanere con il suo Harry.
Lui sbuffò facendo una smorfia, e le diede un altro bacio dolce, per poi lasciarle un bacio sul collo, che morse appena, come per ottenere una piccola vendetta personale.
Il collo di Ronnie era morbido, sentenziò il riccio dentro di sé. Lei rise, e corse via, diretta verso l’ armadio.
 


Dopo circa un’ ora, Ronnie rientrò a casa sua, quella mite Domenica di Maggio. Quando aprì la porta, rimase sconvolta dalla sorpresa.
Le tapparelle erano state tutte abbassate, e nella stanza ci sarebbe stato il buio completo, se non fosse stato per le decine di candele profumate accese,
che regalavano al salone una sensazione di pace e quiete. Lei si richiuse la porta alle spalle, e tolse la felpa, poggiandola sull’ attaccapanni.
Delle braccia possenti le cinsero i fianchi, e un petto muscoloso aderì alla sua schiena. Sorrise automaticamente, per poi voltarsi e incontrare quegli occhi verdi,
che ora brillavano grazie all’ ombra delle fiamme delle candele.
“Tu sei pazzo.” Disse trattenendo una risata, per poi prendergli il viso fra le mani e baciandolo con passione.
Si staccò a malincuore, quando sentì puzza di bruciato. Annusò a fondo l’ aria, guardando con occhi sgranati il suo ragazzo.
“I muffin, dannazione!” trillò lui, scappando verso la cucina. Harry tirò dal forno i muffin ormai bruciacchiati, e li guardò con una smorfia.
Si voltò tristemente verso Ronnie. “Scusa, dovevano essere commestibili.” . Lei rise, e scosse piano la testa.
Lo abbracciò con forza, e seppellì il suo viso nell’ incavo del suo collo.
Sentì le dita di Harry accarezzarle dolcemente la schiena, mentre un secondo dopo già cercava dolcemente le sue labbra.
L’ attirò ancora di più a sé, e la spinse leggermente verso il tavolo, facendola sedere ma senza staccarsi da quel bacio.
Poggiò delicatamente l’ altra mano sulla sua nuca, e le morse leggermente il labbro inferiore.
“Harry?” lo chiamò Ronnie con dolcezza, fra un bacio ed un altro. Lui si staccò leggermente, guardandola intensamente negli occhi.
Le sorrise, facendole capire che poteva continuare a parlare.
“Dopo pulirai tu la cucina, non è vero?” sorrise, e lui ricambiò, dandole un bacio dolce.
“Ecco perché ti amo.” disse sarcastico, per poi voltarsi e prepararsi a pulire il casino che aveva combinato.
C’erano mestoli e ciotole nel lavandino, che attendevano di essere lavati.
“Magari… dopo.” Specificò Ronnie, con un sorrisetto malizioso. Lui rise e ritornò alle sue labbra, cingendole i fianchi con le braccia, pronto a farla sua ancora una volta.
 


“Ronnie?” la chiamò lui titubante. La conosceva da circa tre mesi, e ne era stato cotto fin da subito. Ma c’era qualcosa, in fondo a quell’ organo pulsante chiamato comunemente 'cuore', che gli urlava che non era solo una cotta. Lui era innamorato di Ronnie, da impazzire, e l’ idea che lei potesse trovarsi fa le braccia di un altro, lo faceva tremare di rabbia.
Lei si voltò, con quel sorriso fantastico che le ornava il volto, e inclinò la testa di lato.
“Io… Dovrei parlarti.” Si morse il labbro inferiore, e desiderò tornare indietro nel tempo, per non pronunciare mai quelle parole.
Lo spaventava il fatto che lei potesse rifiutarlo, non voleva neanche pensare a quell’ opzione. Per la prima volta, Harry Styles aveva paura del rifiuto di una ragazza.
“Sì, Harry?” gli sorrise incoraggiante, e lui respirò faticosamente. Improvvisamente, l’ ossigeno nell’ aria sembrava troppo poco.
“C’è… qualcuno che ti piace, per caso?” domandò di getto, evitando accuratamente i suoi occhi. Lei sembrò delusa per un attimo, e poi storse il naso.
“Beh, in verità c’è qualcuno che mi piace. Ma lui ha la testa da un’ altra parte.” Sussurrò flebilmente lei, e il cuore di Harry perse un battito.
Sentì uno strano calore pervadergli il corpo, e uno pesantissimo groppo in gola.
“Perché me lo chiedi?” continuò lei, in cerca di informazioni. Harry fece di tutto per risultare impassibile.
“No, era per sapere. C’è un mio amico… Liam. Vuole conoscerti, gli interessi.” Buttò lì, e subito dopo si maledisse mentalmente per l’ errore commesso.
“Harry… Liam è gay, ed è fidanzato. Da tre anni. E a mala pena ricorda il mio nome.” Ronnie alzò un sopracciglio, indispettita. Harry sbattè un piede a terra.
“E allora? Che c’è, sei omofobica? O non ti va il fatto che lui sia bisessuale e ami fare le corna al suo ragazzo?” trillò infastidito. Non erano vere, quelle cose dette, ma si stava arrampicando sugli specchi. Ronnie rimase allibita, da quella reazione improvvisa, e cominciò a scaldarsi.
“Se piaccio tanto a questo Liam, digli di andarsene a farsi fottere! Perché a me non piacciono i ragazzi che riempiono di corna il compagno, ok?” urlò, mentre Harry indietreggiava.
“E allora corri da quel coglione che ti piace, io non voglio più vederti!” urlò in risposta. Si maledisse ancora.
Lui voleva Ronnie sempre accanto a sé, perché stava dicendo quelle stronzate? Perché non poteva semplicemente dirle che l’ amava?
“Non posso purtroppo, perché è un coglione di merda!” ringhiò lei, ancora più arrabbiata. Possibile che Harry non capisse cosa lei provava?
Si voltò di scatto, cominciando a camminare a braccia conserte. Non aveva mai litigato con Harry, mai. Nemmeno un battibecco stupido. E quel vuoto improvviso che sentiva
all’ altezza del cuore, era terribile e fastidioso. Harry era diventato il suo sole personale, la sua fonte di energia e di felicità. Avvertiva un gelo terrificante, senza di lui.

Quando Harry capì che la stava perdendo,  non rispose più delle sue azioni.
Le sue gambe cominciarono a muoversi da sole, andando dietro Ronnie. E quando le fu abbastanza vicino, le poggiò le mani sulle spalle, costringendola a voltarsi verso di lui.
Senza aspettare un insulto, o una sua reazione, le prese il viso fra le mani e annullò le distanze, accarezzando le labbra morbide di Ronnie con le sue, che l’ aspettavano da tempo.






 

Writer's corner


Ed eccomi con questa OS, che ha il compito di essere smielata hahaha c:
Non ci sono riuscita, vero? D: Che nervi.
Io ci ho provato, lo giuro ù_ù
Parlando del titolo, non è CHASING THE SUN, dei TW, ma è CHASE THE SUN, dei Planet Funk.
È carina, ascoltatela c:
E boh, Harry in questa OS è dolcioso da fare schifo, Ronnie invece è più... normale? HAHAHA
Spero recensirete, l' ho scritta per una mia friend blblblbl  Music is my soul.
E
 niente, leggete le altre mie OS/FF, ve ne sarei grata c:
With love,
@watermelonway

 

   
 
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