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Autore: Bittersteel    13/12/2012    5 recensioni
Questa notte voglio raccontarvi una storia, la storia, di come, a volte, fatti insignificanti hanno conseguenze inimmaginabili...
Fanfic partecipante all'iniziativa del Collection of Starlight Addobba l'albero con il COS!
Genere: Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Angelique la Strega

 A forza di vivere con l'idea fissa su un'unica cosa, 
bramandola ardentemente, 
non noti più il crimine dei tuoi desideri
R. Radiguet, Il Diavolo in Corpo

 

Questa notte voglio raccontarvi una storia, la storia, di come, a volte, fatti insignificanti hanno conseguenze inimmaginabili.

 
 C’era una volta una bambina, dai capelli scuri come il legno delle querce, e dagli occhi azzurri come laghi. Il suo nome era Angelique Bouchard, e guardandola, avreste detto di trovarvi di fronte a un angelo: mai avreste trovato bambina più tranquilla, più seria, della piccola Angelique. Fin dalla culla non aveva mai fatto un capriccio, con grande sollievo della povera mamma, domestica in casa Collins.
I Collins erano proprietari terrieri di origini piuttosto umili, ma si erano arricchiti molto in fretta grazie a investimenti oculati da parte del capofamiglia, che prevedeva di lasciare al figlio maggiore, Barnabas, un immenso patrimonio, con la speranza, un giorno, di ricevere una baronia.
Barnabas aveva cinque anni, la prima volta che vide Angelique. Lei era una silenziosa bambina di cinque anni, che giocava vicino alle stalle con dei rametti di biancospino. Barnabas, animato da istinti puerili, le strappò un rametto dalle dita, e, nel farlo, le spine strapparono quella candida pelle, e due gocce caddero sulla terra. Il bambino scappò via estasiato, dimenticando Angelique in favore del nuovo trofeo. Lei, invece, da quel giorno cominciò a osservarlo con più attenzione, ricordando, nonostante la tenerissima età, la macchia rossa e l’abbaglio bianco del sorriso del bambino.
Passarono gli anni, e i Collins, per ampliare il loro già ingente patrimonio, si erano trasferiti in America, portando con loro la servitù. Barnabas era diventato un giovane uomo dagli appetiti virili, mentre Angelique era una donna bellissima, dalle forme sode; attirò presto le attenzioni dell’erede dei Collins, e fin dal primo momento pensò a come volgere il cuore del giovane verso lei e lei sola. Angelique era innamorata, e non ricordava nemmeno più quando era sbocciata quella insana passione: una passione debordante, che la risucchiava in un vortice ogni sera, quando lei si abbandonava al sonno. In realtà, per quanto Barnabas la guardasse, non aveva mai proposto nulla, e Angelique si struggeva per quell’amore non corrisposto, specialmente a Natale, mentre i Collins festeggiavano sotto i rami di pungitopo, e il calore e l’odore della terra bruciata evocava nella sua mente dolcezze mai conosciute, e una famiglia di cui lei era parte, moglie felice e madre amorevole. Così, una notte, andò a cercare del pungitopo, una rana cieca e delle piume d’aquila. Alla mezzanotte della Vigilia bruciò tutto, mormorando queste parole: il Natale dovrebbe essere legna che arde nel caminetto, profumo di pino e di vino, buone chiacchiere, bei ricordi e amicizie rinnovate. Ma… Se tutto questo manca, basterà l’amore!
La notte dopo Barnabas andò da lei, in segreto. La prese più e più volte, e sembrava non averne mai abbastanza. Quella notte Angelique, fra le braccia del ragazzo, si sentì felice, e desiderò che quell’amore non avesse mai fine.
Il suo desiderio, in qualche modo, si realizzò, con risvolti terribili, che legarono indissolubilmente il destino di Barnabas al suo.
 
Ma questa è un’altra storia, e non tocca a me raccontarla.
 

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Note:
Partecipa all’iniziativa del Collection of Starlight Addobba l’albero con il COS!
Parola: Pungitopo
Warning: Flashfic
Prompt: Il Natale dovrebbe essere legna che arde nel caminetto, profumo di pino e di vino, buone chiacchiere, bei ricordi e amicizie rinnovate. Ma… Se tutto questo manca, basterà l’amore - Jesse O’Neil
Fandom: Hunger Games Dark Shadows
La fan fiction (più) terribile che io abbia mai scritto. Perdonate l’obbrobbrio.
Il conteggio della parole si riferisce alla storia esclusi titolo e citazioni.
 
 
 

   
 
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