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Autore: Rick_Holden    14/12/2012    0 recensioni
Ultime parole di un'artista suicida all'amante
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Guardami parlarti di me,

chiedimi che mondo vivo

e trova acque sotto di me.

Chiamami ancora, ti prego,

non sento il minimo suono

e non avrò mai il sussurro

di voci innate tra le foglie,

di brezze estive e fresche

che non potrò toccare.

Non ho capito e non so,

ma se del mio difetto

una croce continua porterai

saprò che il mio fiato potrà

cantarti le poesie che vanno

e che sole percorreranno

il ponte di noi amanti.

 

Legno instabile ci regge

sopra fiumi ingordi

ed ascolti sordi di orecchie

che non sapranno scrivere

i miei versi più incompiuti.

Perché non ti volti

ad osservare il rimpianto

che tutto il rosso ha dipinto

nel cielo di morte e freddo

dove dolore e colore

sono un unico pennello

ed unica via alla perdizione?

Dipingo e lascio

che i vizi ed i pregi di me

scavino in fondo alla tela

dove solo l'occhio più insano

spiegherà patologie del cuore

e solo il morente capirà

quanto il mio respiro,

scorrendo tra le distanze,

abbia colpito la ferita

che tra tutte è la più

alta e più nascosta,

la più verde e più buona,

la più fredda e più recente.

Non sapranno altri

o non capiranno alcuni

che il mio inutile ritiro

sarà per il nobile vampiro

che di dubbi e emozioni

vivrà sempre forte

senza le deboli nozioni

e senza i valori comuni.

 

 

 

Grido l'urlo di ultime parole,

strozzo gli attimi incompleti

che non scorreranno più.

Oltre i cancelli di ciò che ho

non ci saranno soli vuoti

né luci del tuo amore,

non ci saranno falsi ritorni

né partenze per luoghi

che non avrò mai conosciuto.

Chiudo tutti i miei restanti

per un segreto risaputo,

che sapranno dirti di me.

 

Come hai potuto voltarti

e non guardare il mare?
Come hai potuto far morire

il risveglio del tuo cuore

che pulsa di risentimento

e che mai avrà freno?
Cercami ancora dopo

e non dimenticarti di me,

quando ti mostreranno l'opera

dal mostro che il tuo amore

ha rinchiuso e non lascia

nuotare nelle rive del piacere.

 

Tu che sempre sarai sorretta

dalle mura del tuo legno,

dentro ogni vuoto di potere,

dentro alla morte del volere,

sopra al ciglio di questo ponte,

sappi sempre che ti ho amato

e nei miei sonni l'ho sognato

su due ali pronte a cadere.

 

 

  
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