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Autore: micchan91    14/12/2012    4 recensioni
TakuRan
è una raccolta di storie sulla vita di Kirino e Shindou, dal loro primo incontro fino al giorno in cui scoprono di amarsi.
spero vi piacciano ;)
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Kirino Ranmaru, Shindou Takuto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Takuto Shindou ha solo 6 anni, in questo momento si trova con la faccia a contatto con la terra del parco dopo essere malamente caduto mentre rincorreva il suo pallone. La baby sitter che dovrebbe tenerlo d'occhio è occupata in un'animata conversazione con il suo fidanzato e vedendolo in lacrime da lontano gli fa cenno di alzarsi da solo e gli urla un "sei grande no?" per poi tornare a concentrarsi sul cellulare. Takuto si alza lentamente tenendosi una mano sul ginocchio sbucciato cercando di trattenere le lacime e rabbrividendo all'idea che i suoi genitori si arrabbieranno quando tornerà a casa in quelle condizioni. "Ti faccio andare al parco solo se mi prometti che stavolta non tornerai sporco di terra" le parole di sua madre gli rimbombano nella testa. Sconfortato dall'idea che non lo manderanno più al parco il piccolo Takuto prende il pallone e va a sedersi sull'altalena dondolandosi piano e guardandosi i piedi.

< E' tuo il pallone? > una voce di un bambino che dovrebbe avere più o meno la sua età lo fa sobbalzare, alza lo sguardo e incontra quello azzurro di un bambino fermo davanti a lui, o è una bambina?

< S-si è mio > gli risponde piano ancora indeciso di quale sesso sia la persona che gli è davanti, il bambino/a in questione ha gli occhi azzurri e i capelli rosa legati in due corti codini e gli sorride radioso/a, dai vestiti si direbbe un maschio, indossa un paio di pantaloncini marroni con un teschietto disegnato sulla tasca e una t-shirt verde semplice. Per togliersi da quell'impiccio Takuto si decide a chiedergli :

< Come ti chiami? >

< Kirino Ranmaru e tu? > ah allora è un maschio!

< Shindou Takuto > gli sorride tristemente

< Ti va di giocare un po con me? > gli chiede Kirino indicandogli il pallone.

< Io, non posso, se mi sporco ancora di più di terra i miei genitori si arrabbieranno molto > dice tristemente,

< Capisco... > gli risponde l'altro e Takuto è sicuro che adesso se ne andrà, in fondo nessuno vuole giocare con un bambino che non si può nemmeno sporcare di terra, invece l'altro lo sorprende e si siede sull'altalena vicino a lui.

< Ti fa male? > gli chiede

< Cosa? >

< Il ginocchio, ti fa male? > e Shindou si osserva il ginocchio ancora sanguinante

< Un po > risponde stendendo la gamba

< Perchè non vogliono che ti sporchi di terra? È normale sporcarsi di terra quando si gioca! > chiede Kirino dopo averlo osservato a lungo, Shindou non sa cosa rispondere, sa solo che i suoi genitori non l'hanno fatto uscire spesso di casa per farlo allenare con il pianoforte e che per riuscire ad ottenere il permesso di venire al parco ha dovuto studiare tanto e dimostrarsi "degno" di poter uscire, e una volta che gli è stato dato il permesso di andare al parco gli hanno detto di non sporcarsi. Kirino ha ragione... è normale sporcarsi di terra giocando, quindi lui non dovrebbe giocare anche stando al parco! Questa convinzione lo deprime ancora di più ed inizia a piangere. Sente Kirino trattenere il fiato quando le lacrime iniziano ad uscire ed inizia a singhiozzare.Il bambino dai capelli rosa si alza dall'altalena guardandolo perplesso, "ora se ne andrà di sicuro" pensa Shindou stringendo forte la catena della sua altalena, invece quello lo sorprende ancora una volta mettendoglisi davanti e sventolando le mani davanti al suo viso.

< Eih eih scusa non volevo farti piangere! Dai ti faccio un regalo vieni > e prendendogli una mano lo trascina verso un chioschetto al di la della strada, arrivati sul marciapiede però si blocca e gli osserva il ginocchio che coninua a sanguinare.

< Prima però bisogna fare qualcosa per questo! La mia mamma dice sempre che non va bene lasciare le ferite aperte, soprattutto se si è sporchi di terra! Seguimi > e riprendendogli la mano lo ritrascina verso il parco dirigendosi a grandi passi verso una donna seduta su una panchina, Shindou lo segue in silenzio sbalordito dal comportamento di quel bambino.

< Mamma mi dai un fazzoletto e un cerotto? > chiede alla donna che gli sorride dolcemente

< Ti sei fatto male? > gli chiede preoccupata

< No servono ad un mio amico > "amico" nessuno aveva mai chiamato Shindou a quel modo e sente il suo cuore rimpiersi di gioia mentre altre lacrime inziano a scendergli sulle guance.

< Ma tu piangi sempre? > gli chiede Kirino girandosi verso di lui con il fazzoletto in mano.

< Io... > ma non fa in tempo a dire altro che il rosa lo tira, prendendolo per un polso, verso la fontanella, una volta arrivati bagna il fazzoletto e lo poggia sul ginocchio di Shindou pulendolo dal sangue e dalla terra, il suo viso concentrato si distende in un sorriso soddisfatto quando finisce, dalla tasca estrae il cerotto e lo mostra a Shindou ridendo

< è il mio cerotto preferito! Ma lo do a te così sei felice! > e glielo mostra, sul cerotto sono disegnati dei palloni da calcio su uno sfondo azzurro. Si china nuovamente e con molta attenzione lo poggia sulla ferita passandoci poi la mano. Per tutto il tempo Shindou si è costretto a non farsi risalire le lacrime per far vedere a Kirino che anche lui è forte! E poi gli ha dato il suo cerotto preferito per farlo felice, non può deluderlo così!

< Ecco fatto > e Shindou si ritrova nuovamente a venire trascinato da quella furia rosa verso la strada.

< Fate attenzione ad attraversare > sente urlare alla donna che è seduta sulla panchina

< Si mamma > gli risponde lui.

Arrivano al chioschetto dopo aver guardato 4 volte a destra e a sinistra per vedere se non passano macchine. Li Kirino tira fuori dalla tasca una monetina e la porge al suo amico

< Guarda! Sono 100 yen! La mamma me li ha dati perchè sono stato bravo a scuola! >

"sono pochi soldi, i miei genitori ne hanno a manciate nel loro portafoglio" ma Kirino sembra custodire quella monetina come un tesoro, la cosa lascia Shindou perplesso, non è abituato a vedere una persona così felice per una sola monetina. Kirino si avvicina al banco e alzandosi sulle punte dei piedi da la monetina al signore che gli sorride ricevendo in cambio un piccolo pacchetto. Torna trotterellando da Shindou e lo trascina nuovamente verso le altalene, guardando sempre 4 volte a destra e a sinistra prima di attraversare. Arrivati alle altalene Kirino apre il pacchetto con una gioia che Shindou non ha mai visto sul volto di nessuno, sembra che stia aprendo un regalo di natale. Una volta aperto, il pacchetto rivela contenere un Taiyaki, un dolcetto a forma di pesce con dentro la marmellata. I suoi genitori gli impediscono sempre di mangiarlo per paura che si sporchi con la marmellata. Kirino lo spezza in due e gli porge la parte della coda

< Sei fortunato è la parte più buona! > esclama ed inizia a leccare la marmellata dalla sua metà, Shindou guarda il suo pezzo e non ha il coraggio di addentarlo.

< Cosa c'è non ti piace? > il povero Takuto scuote la testa.

< I miei genitori non vogliono che lo mangio, potrei sporcarmi con la marmellata > e Kirino lo guarda sconvolto, poi sorride e gli si avvicina.

< Guarda, basta mangiarlo a questo modo per non sporcarsi > e glielo mette nelle mani in modo corretto. Fidandosi delle sue parole Shindou addenta la sua parte sorridendo e pensando di non aver mangiato mai nulla di più buono! Lo finiscono in pochi minuti e senza sporcarsi di marmellata! Shindou non sa se si è mai sentito così felice in vita sua! Quel bambino che adesso lo sta osservando sorridendo è riuscito a farlo felice in pochi minuti, e Shindou si augura di poterlo vedere anche altre volte.

< Abiti quì vicino? > gli chiede con il cuore in gola

< Si! Abito in quel palazzo, lo vedi? Si vede solo l'ultimo piano! > "sono le case popolari" pensa Shindou guardandolo.

< E tu? >

< Io abito in quella casa li > ed indica l'enorme villa alle loro spalle

< Wow, dev'essere fantastico vivere li! > esclama il rosa con la bocca spalancata.

< Bah, non è proprio come sembra > risponde Shindou e Kirino per paura che si rimetta a piangere si affretta a stringergli la mano

< Facciamo così, da oggi in poi saremo amici! Mi stai simpatico e voglio poter giocare a calcio con te! Ti ho visto da lontano prima e devo ammettere che sei bravo! Io vengo quì tutti i giorni dopo la scuola, se vorrai essere mio amico io ti aspetterò sempre! > Shindou non potrebbe essere più felice e gli occhi gli si fanno lucidi.

< Basta che non piangi più però! E se proprio non riuscirai a non piangere io farò di tutto per farti tornare il sorriso lo prometto! > ed alza il mignolo,

< Ok, e io ti prometto che sarò forte! > risponde Shindou incastrando il suo mignolo con quello del rosa.

< Comunque conosco un campo fatto con il cemento quì dietro, così non ci sarà pericolo che tu ti possa sporcare di terra la prossima volta e i tuoi non si arrabbieranno > esclama felicemente Kirino facendogli l'occhiolino.

< Ora però devo andare a casa che si è fatto tardi, ti aspetto domani Shindou, è stato un piacere fare la tua conoscenza! > dice infine abbracciandolo forte, poi corre verso la madre lasciando Shindou ancora fermo con un sorriso ebete sulla faccia.

"Si, saremo amici per sempre" pensa mentre si avvicina alla baby sitter per tornare a casa e pensando ad un modo per tornare al parco il giorno seguente.

 

 

Angolino dell'autrice

allora, ho voluto scrivere dei piccoli episodi dell'infanzia di Shindou e Kirino fino ad arrivare a quando scoprono di amarsi. Non ho saputo resistere > <

Il pezzo in cui Kirino tira fuori 10 yen, non ho idea di quante siano e di quanto costi un Taiyaki (sicuramente molto di più di 10 yen) ma non ho idea di come funzioni quella moneta quindi se ho scritto una cavolata perdonatemi!

spero vi sia piaciuta

fatemi sapere cosa ne pensate

al prossimo capitolo ;)

ps il rating è giallo, ma fino all'ultimo capitolo non ci sarà nessuna scena erotica o sessuale tra i due!

  
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