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Autore: F13    14/12/2012    1 recensioni
Ovviamente il mondo reale per il Dr Leonard Hosfather è un posto crudele e sarcastico e lui si dovrebbe arrendere all’evidenza che l’unico super potere di cui può vantarsi è la capacità di sopportazione alle stramberie di Sheldon più che l’effettiva capacita di prevederle.
Genere: Commedia, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Note: scritta per la seconda sfida della Staffetta in piscina organizzata da Piscinadiprompt sul Prompt: Non voglio vederla


Wordcount: 862
Rating: G




Dopo anni di convivenza con Sheldon Leonard aveva sviluppato un inquietante sesto senso rispetto alle improbabili assurdità del suo coinquilino, o meglio amava pensare che l’esposizione alla personalità radioattiva del Dr Cooper fosse una condizione sufficientemente traumatizzante da avergli fatto sviluppare la sua personale versione del senso di ragno di Peter Parker, gli piaceva parecchio in effetti l’idea di avere un super sesto senso, fosse anche uno Sheldon-allarme.

Ovviamente il mondo reale per il Dr Leonard Hosfather è un posto crudele e sarcastico e lui si dovrebbe arrendere all’evidenza che l’unico super potere di cui può vantarsi è la capacità di sopportazione alle stramberie di Sheldon più che l’effettiva capacita di prevederle.

Infatti quella sera, tornando da un importante congresso di quattro giorni sulla applicazione teorica dei laser in ambienti esterni al laboratorio, alla quale Shelodn aveva puntato i piedi per non andare, non gli squillò nessun tipo di campanello d’allarme psichico, nemmeno il più piccolo sentore di pericolo che lo sconsigliasse dal aprire la porta e chiedere direttamente asilo a Penny.
Aprendo la porta non si aspettava minimamente di trovarsi catapultato in una strana realtà, dove il familiare profilo del loro appartamento era stato completamente ricoperto da un eterogeneo e vario strato di fogli caduti e abbandonati che decoravano ogni superficie disponibile -effettivamente, davano al tutto una strana atmosfera para natalizia, come se uno scenografo scadente (e di una serie degli anni 60) avesse avuto poche idee per rendere la neve -

Al centro di quel girone infernale della cellulosa stava Sheldon Cooper, circondato da un numero considerevole di manuali di gioco di ruolo, delle più svariate edizioni e formati e, soprattutto, da una miriade di fogli. Fogli ricoperti di scrittura fittissima oppure di grafici e schemi e da qualche montagnola di carta impietosamente appallottolata e abbandonata ai suoi piedi.

Leonard cominciava a sentire la tipica emicrania da “Sheldon” avvicinarsi a velocità sostenuta e gli sarebbe davvero piaciuto fare finta di niente, attraversare il salotto, scavalcando le montagne di fogli e il suo strambo coinquilino, per approdare incolume alla sua camera e franare sul letto nel riposo dei giusti.
Il tutto nell’illusione che al suo risveglio, fogli,schemi, manuali e, perché no, anche Sheldon sarebbero stati ormai scomparsi, possibilmente dispersi in un'altra dimensione.

Ovviamente non poteva farlo, in un mondo normale, popolato da esseri umani normali, sarebbe potuta andare così, ma quello in cui viveva Leonard non era un mondo normale, era invece un posto orribile e crudele dove le assurdità di Sheldon Cooper non potevano essere lasciate a se stesse o tendevano, come nelle più ovvia delle leggi di Murphy, a peggiorare inevitabilmente e in maniera esponenziale, fino a raggiungere la dimensione, tanto per fare un esempio, di 25 gatti a spasso per il loro appartamento nonostante l’asma conclamata del pazzo in questione.

Quindi Leonard, facendo violenza alla sua sanità mentale e al suo bisogno di recuperare le ore di sonno perse, si costrinse a scegliere di non approfittare del fatto che Sheldon non stesse dando il minimo segno di aver notato la sua presenza e decise di affrontare l’ennesima assurdità.

“Sheldon, per il bene della foresta Amazzonica, dimmi cosa stai combinando?”

In effetti avrebbe fatto meglio a non farlo, perché l’abilità del suo coinquilino di parlare a raffica incurante dello sguardo vitreo del suo interlocutore era qualcosa di particolarmente ingestibile. Sopratutto quando il suddetto interlocutore ha alle spalle solo un paio di ore di sonno e in particolare quando lo stesso è stato presente durante l’era dei 25 gatti post litigio con Amy Farrah fowler.

Mentre uno Shelond saltellante, e evidentemente effetto da un attacco di eccitazione compulsiva alla sconfinatezza della propria stessa intelligenza, gli stava spiegando di come aveva mirabilmente e magistralmente riunito in un unico grande compendio i regolamenti di svariati manuali di gioco di ruolo da tavolo e di quale colpo di genio fosse servito per far accordare in completa armonia sia il sistema dei D20 che quello dei dadi a percentuali, Leonard decise che per quel giorno poteva lasciare perdere. Se da quella nuova stramberia di Shelond sarebbe scaturita una delle cause della fine del mondo se ne sarebbe preso la responsabilità e ne avrebbe pagato le conseguenze, ma domani, ora il letto lo chiamava e non era assolutamente in grado di ascoltare perché il sistema di classi di D&D 3.5 fosse evidentemente obsolescente e antiestetico, lui tra l’altro non ci aveva trovato mai nulla di male.

Sheldon si stava avvicinando esaltato mostrandogli uno schema a 8 colori che esplicava il nuovo e definitivo ordinamento di classi della definitiva versione degli Shelodn-giochi-da-tavolo quando Leonard prese la sua decisione.

“No Sheldon, non voglio vederla, voglio solo andare a dormire fino a domani o fino alla prossima fine del mondo”

Il mondo avrebbe potuto vendicarsi si su lui in seguito.

Purtroppo come abbiamo già accennato il mondo in cui vive il Dr Hosfather è un posto sarcastico e infido, e sheldon nelle ore successive interruppe ripetutamente il suo idillio con il cuscino e la fase R.E.M. per esporgli i dettagli del suo magnificente progetto di gioco da tavolo e, soprattutto per fargli notare quanto fosse poco educata la sua mancanza di interesse.

   
 
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