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Autore: BooBearLove    14/12/2012    1 recensioni
“Unfortunately this week we had to practice without Zayn. He’s… had some bad news and his granddad past away…”
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Nessuno parla. È un momento fatto di gesti, di silenzi, di “io ci sono, sono qui con te, per te” impliciti.
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(Part tratte dal capitolo)
E' una Zouis. Un Zouis un po' triste, e decisamente romantica.
Louis c'è per Zayn e ci sarà sempre.
Zayn c'è per Louis e ci sarà sempre.
Just Love.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Louis Tomlinson, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prima di iniziare con la storia vera e propria vorrei dire giusto un paio di cose.
Questa Zouis è dedicata a te, che sei il motivo del mio sorriso.
L'ho scritta per te, sperando di essere un po' alla tua altezza, anche se non riuscirò mai.
L'ho scritta sperando di farti un po' sorridere, con l'ennesima "avventura" (se così si può chiamare) di questi due idioti.
Spero che ti piaccia. Lo spero con tutto il cuore.
E' tutta tua, sistah.

 

“Unfortunately this week we had to practice without Zayn. He’s… had some bad news and his granddad  past away…”
 
Queste sono le uniche parole che riesco a pronunciare davanti alle telecamere. Sto in silenzio mentre gli altri ragazzi parlano, ho lo sguardo spento, le labbra tristi.
Niente è come prima senza Zayn. È quasi una settimana che non lo vedo.
È dovuto tornare a casa per la morte del nonno.
Nessuno degli altri ragazzi sa quanto in realtà stia male, quanto ci fosse legato.
C’ero io quando ha ricevuto la notizia.
Sono stato io a vederlo distrutto.
Quella è l’ultima immagine che ho di lui.
Le prove non sono state un granchè da parte mia, questa settimana, troppo occupato a pensare a lui per riuscire a concentrarmi sul canto.
Per tutta la settimana non ho fatto altro che rimanere apatico a qualunque cosa, con lo sguardo perso nel vuoto.
Nessuno sa cosa lega me e Zayn, nessuno capisce perché io stia così male, anche se penso che ormai i ragazzi l’abbiamo almeno intuito.
Certo, anche loro sono dispiaciuti e preoccupati per lui, ma Zayn è il mio piccolo, e non essere accanto a lui in un momento del genere mi distrugge.
Tornerà qui stasera, giusto per la puntata.
Voglio abbracciarlo, voglio confortarlo, voglio fargli sentire che ci sono, che ci sarò sempre per lui.
Così passa anche questa giornata e finalmente dobbiamo andare a prepararci.
Mentre mi allaccio i pantaloni neri sento la porta aprirsi di scatto.
Alzo gli occhi e finalmente lo vedo.
Lo sguardo triste, vuoto, spento.
Il portamento incurvato, sconfitto.
Non ci penso due volte prima di correre da lui e abbracciarlo, sentendolo ricambiare con forza.
Appoggia il suo viso nell’incavo del mio collo, mentre io gli passo carezze rassicuranti sulla schiena e lo stringo di più a me.
Nessuno parla. È un momento fatto di gesti, di silenzi, di “io ci sono, sono qui con te, per te” impliciti.
Dopo qualche minuto gli faccio alzare il viso dalla precedente posizione, dandogli un lievissimo bacio a fior di labbra e sussurrandogli un “Vai a prepararti, dai”.
Lui annuisce, staccandosi da me e preparandosi per la serata: pantaloni grigio scuro, maglietta nera e giacca bianca.
È davvero bellissimo.
Non dovrei pensarlo in questo momento, per la situazione e tutto, ma non posso farne a meno.
Finisco di prepararmi anche io e gli stringo la mano con la mia.
Cerco di trasmettergli un po’ di forza per affrontare quella puntata.
Cerco di trasmettergli l’amore che provo per lui.
Cerco di dirgli questo e altro, attraverso quella stretta.
Lui fa un cenno affermativo e usciamo, andando nel backstage, dove gli altri ragazzi ci stanno aspettando.
Appena lo vedono corrono tutti da lui, abbracciandolo, rassicurandolo, semplicemente volendogli bene.
Lui sorride, un po’ forzatamente ma sorride.
Restiamo tutti e cinque così, vicini, stretti, in silenzio.
Finchè non sentiamo che i prossimi a cantare siamo noi.
Lo guardo, gli stringo la mano un’ultima volta, e poi andiamo sul retro del palco.
E quando cantiamo per un po’ sparisce tutto, anche se il mio pensiero costante resta lui.
Quando posso gli passo un braccio in torno alle spalle, per dargli un po’ di forza, per fargli sapere che ci sono.
E alla fine della canzone lo avvolgo in un mezzo abbraccio, e lui lascia cadere la testa sulla mia spalla.
Ci abbracciamo tutti e cinque, come sempre, e ne approfitto per lasciargli un soffice bacio tra i capelli, e noto che sorride.
Posso essere cavolate, ma sono piccole cose che faccio per lui, perché voglio vederlo stare bene.
Alle parole dei giudici sono contento, ma i miei occhi non riescono a nascondere del tutto la tristezza.
Appena usciamo dal palco, incurante di tutto, lo prendo per mano e lo porto nel mio –nostro- camerino.
Lo abbraccio, come se non volessi lasciarlo più andare, con forza.
“Loueh sto bene.”
Sento le sue parole contro il mio collo e sorrido, perché nonostante quello che ha detto mi sta stringendo con altrettanta forza.
“Sei stato fantastico, come sempre.”
Gli sussurro all’orecchio.
Zayn Malik può essere un mistero per chiunque, ma non per me.
So benissimo che era spaventato per la puntata, avendo saltato tutte le prove, aveva paura di deludere tutti.
Ma non ha deluso proprio nessuno.
Sorride e alza il volto, facendo coincidere i nostri sguardi.
Ho sempre amato i suoi occhi.
Scuri, a volte tenebrosi, ma c’è un mondo lì dentro.
Un mondo fatto di ironia, dolcezza, amore, passione.
Il mio mondo.
Si avvicina per lasciarmi un bacio, lieve. Un bacio che esprime amore, dolcezza, rassicurazione, protezione.
Un bacio che dice “grazie”, e che io ricambio con un “io sono qui, con te”.
Un bacio che sa di noi.
Purtroppo siamo costretti a staccarci, i ragazzi ci stanno chiamando. Dobbiamo tornare sul palco e sapere chi passerà alla finale.
Ci sorridiamo, gli stringo forte la mano.
In questi casi mi faccio prendere dall’agitazione, è più forte di me.
“Andiamo Lou, non preoccuparti. Se anche usciremo, questa non sarà la nostra fine.”
Gli sorrido, mormorandogli un “grazie” a fior di labbra.
Dovrei essere io a consolare lui, a rassicurarlo, e invece mi ritrovo ad essere quello rassicurato, protetto dal suo sguardo.
Annuisco e usciamo, raggiungendo i ragazzi.
Ci sorridono, ci riuniamo in un ultimo abbraccio prima di salire sul palco.
Restiamo lì, immobili, vicino a Simon.
Fino a che non dicono “One Direction” per l’ennesima volta.
Saltiamo, ci abbracciamo, felici.
Anche questa volta ce l’abbiamo fatta.
Anche stavolta l’avventura continua.
Anche stavolta non è finita.
Siamo in finale.
Lo abbraccio, ancora.
Non ne ho mai abbastanza dei suoi abbracci.
Sono qui, con lui, per lui.
Lo guardo, sorrido.
No questa non sarà la nostra fine.
Neanche se dovessimo uscire, quello che abbiamo creato, quel noi, avrà una fine.
Perché io senza di lui non ci so stare.
Sento una stretta sul polso, leggera, quasi invisibile.
Lui c’è, qui, con me, per me.
E so che anche lui prova lo stesso.
Siamo qui, l’uno con l’altro, l’uno per l’altro. E sarà sempre così.

L'angoloDiBoo
Eccomi di nuovo qui, con un'altra Zouis.
A costo di sembrare ripetitiva lo ridico: questa storia è tutta tua. Grazie, di fare parte della mia vita!
E' una storia semplice, un po' malinconica, senza pretese.
E' un momento nella loro vita.
Un momento che secondo me c'è stato davvero. Insomma "Chasing Cars", la canzone che hanno cantato alla nona puntata dalla quale è partito tutto, spruzza Zouis da tutti i pori.
La frase iniziale la dice Louis, all'inizio del video. Ora, se le parole sono giuste, non lo so. Non sono un genio in inglese, e questo è ciò che ho capito.
Se qualcuno di voi sa effettivamente cosa dice, non preoccupatevi a farmelo notare che lo correggerò immediatamente.
Per quanto riguarda l'immagine: scusatemi! E' un obrobrio, è enorme. Non so come rimpicciolirla, nè come renderla l'immagine che volevo, ma ci sono i momenti descritti nella storia, più o meno.
Detto ciò: spero vi sia piaciuta e ci vedremo (non presto, non tardi, chi lo sà) con una Lilo.
See you, guys!
P.S. un grazie come sempre alla musica, che mi da la forza di scrivere e di riempire quel foglio bianco.

   
 
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