Perché ridere allunga la vita


«Weasley»
Si voltarono con un sorriso mentre George porgeva qualcosa ad un ragazzino del primo anno, con aria innocua sotto lo sguardo di fuoco del Prefetto che mise le mani ai fianchi.
«Granger!» trillò allegro Fred raggiungendola e cingendole le spalle con il braccio, mentre George rimetteva tutto via filandosela di gran carriera.
«Non dovresti assumere queste espressioni accigliate, ti faranno venire le rughe» ridacchiò Fred, mentre Hermione assottigliava gli occhi scansandosi dalla presa del gemello.
«Fred Weasley! Quante volte vi ho ripetuto di non dare agli studenti certe schifezze!?» lo disse con furia, strappando la suddetta schifezza dalle mani del ragazzino che sospirò sconsolato allontanandosi a testa bassa. Fred rise tenendosi la pancia trovando, evidentemente, qualcosa di ilare nella scena, qualcosa che sfuggiva del tutto ad Hermione che continuò a guardarlo omicida.
«Ah! Erano queste le schifezze di cui parlavi! Ah, temo di non averti capita allora» sghignazzò mentre lei prendeva un lungo respiro reprimendo la voglia di schiantarlo seduta stante. «Molto spiritoso, Fred» sputò facendo evanescere la schifezza fra le risa del ragazzo che si accasciò sulla poltrona. «E non ci trovo niente di così divertente» sbottò poi, fissandolo dall’alto con ancora le mani sui fianchi.
«Sai che ridere allunga la vita, Granger?» le domandò poi alzandosi con un nuovo contegno, limitandosi ad un sorriso sbarazzino e malizioso. Lei piegò l’angolo della bocca e scosse la testa come in segno di rinuncia. «Inoltre sei più bella quando ridi» lei lo guardò alzando un sopracciglio mentre lui si avvicinava con quel sorriso che la faceva impazzire, e lui lo sapeva bene.
«Giochi slealmente, Fred» lo ammonì poi facendolo ridere. Si chinò su di lei baciandola piano e lei sorrise sulle sue labbra. «Speravo che saresti diventata più docile, Hermione» sussurrò poi distaccandosi appena. «Ah! Non sia mani, già siete tremendi, se vi lascio fare c’è il rischio che fate saltare in aria tutta Hogwarts» lui rise piano accompagnato dalla ragazza. «Te l’ho già detto che ridere allunga la vita?» domandò poi baciandola ancora, mentre faceva scivolare la mano a stringere quella di Hermione che sospirò, con un sorriso sul volto. «Allora camperai cent’anni, Weasley» lui rise piano. «Comincia a farlo anche tu, non ho intenzione di seppellirti e sei parecchio indietro» lei rise di gusto mentre uscivano, mano nella mano, verso la Sala Grande.

«No, Fred, no!» Harry la strinse mentre si avvicinavano a lui. Hermione tremava, Ron piangeva, Percy gridava. Harry la depose a terra con cautela mentre Ron la stringeva fra le lacrime. Fred stava sorridendo, sempre il solito fino alla fine. «Non sono passati neanche due anni, idiota» pigolò lei fra le lacrime afferrandogli la mano. «Neanche due, avevamo concordato per i cento» aggiunse poi chinandosi su di lui i singhiozzi le impedivano di respirare. «Eppure ridevi così tanto» quasi gridò, scoppiando in un pianto che non provò neanche a frenare, stringendolo, piegandosi su di lui, dondolando su se stessa nella disperata ricerca di un modo per cacciare via quel dolore.
Ma non esisteva, ed Hermione lo sapeva, non c’era ancora cura esistente per il dolore della perdita.


*Spazio Me*
Sto' impazzedo è ufficiale, tuttavia ho deciso di pubblicarla u.u
Ad ogni modo mi sono ricatapultata sul Drammatico perché mi voglio male u.u
Spero vi piaccia =D