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Autore: Mushroom    14/12/2012    2 recensioni
Peeta sembra pensarci su qualche secondo. Sebbene l'istinto – e l'esperienza – gli dicano di indietreggiare, cerca comunque di mantenersi saldo nella propria posizione. Dovrebbe dire qualcosa di più carino o discorsivo o sviare il discorso sulla neve «Perché a me piace il natale» ma no, Peeta dice che gli piace il natale. «Le decorazioni, lo spirito» alza le spalle «Le torte. Le torte di natale sono le migliori».
"Fanfiction partecipante all'iniziativa del Collection of Starlight Addobba l'albero con il COS!"
Genere: Fluff, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Katniss Everdeen, Peeta Mellark
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Fanfiction partecipante all'iniziativa del Collection of Starlight Addobba l'albero con il COS!"

Giorno 13/12,
Fandom: Hunger Games
Parola: pungitopo
Warning: flash!fic
Prompt: Il Natale dovrebbe essere legna che arde nel caminetto, profumo di pino e di vino, buone chiacchiere, bei ricordi e amicizie rinnovate. Ma...se questo manca basterà l'amore. - Jesse O'Neill
Wordcount: 371


«Cosa è?» chiede, rigirandolo tra le mani. Katniss è quasi sicura di aver già visto prima quell'erba. Ricorda che la madre la coglieva in Marzo, per prepararne le bacche e scaldarle sulla brace, lasciando che Prim le guardasse imbrunire sulla brace; poi prendeva le foglie e le usava nei suoi unguenti con altre erbe che Katniss aveva imparato a riconoscere solo con il tempo.
Katniss ricorda quell'erba, anche se non sa esattamente perché sia lì: è dicembre e le bacche arrivano solo in primavera; e né lei né Peeta potrebbero usarne le foglie.
La osserva ancora per un po' e poi – inclinando la testa – si interroga sul perché (tra l'altro) fosse appesa al muro attorno a una coccarda.
Peeta la guarda con un quasi sorriso in volto «Pungitopo» risponde, e l'espressione che fa Katniss, al metà tra il “guarda che lo so” e il “oh, davvero?” gli fa trattenere una piccola risata.
«Che nome stupido» sbotta Katniss, riappendendolo. Dona al pungitopo uno sguardo di pericoloso astio, poi si volta verso Peeta «Perché è lì?»
«Perché sta arrivando il natale»
Katniss lo guarda. Inspira, espira, alza un sopracciglio e inclina la testa.
«Non mi piace il natale» dichiara
«Lo so»
«E neanche gli addobbi»
«Lo so»
«E allora perché hai messo quell'erba sulla nostra parete?»
Peeta sembra pensarci su qualche secondo. Sebbene l'istinto – e l'esperienza – gli dicano di indietreggiare, cerca comunque di mantenersi saldo nella propria posizione. Dovrebbe dire qualcosa di più carino o discorsivo o sviare il discorso sulla neve «Perché a me piace il natale» ma no, Peeta dice che gli piace il natale. «Le decorazioni, lo spirito» alza le spalle «Le torte. Le torte di natale sono le migliori».
Katniss tira su col naso. «Sarebbe bello, sì, se si avesse qualcosa per cui festeggiare» e Peeta sa benissimo a cosa si riferisce. Per un attimo ha freddo. Poi le accarezza la guancia e chiude gli occhi. Sospira. «Festeggiamo perché siamo insieme» propone, deglutendo, sperando che quel qualcosa che fa si che la parte brutta e crudele del mondo non torni ad inseguili (che la loro parte brutta e crudele, quella che hanno dentro, non torni a inseguili). Invece Katniss annuisce sulla sua mano. Dice sì. Sembra bastarle. «Però voglio la torta di natale» aggiunge, e Peeta sorride.

   
 
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