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Autore: _Daenerys Targaryen93_    15/12/2012    5 recensioni
Raccolta 'Family Mellark':
Katniss Everdeen e Peeta Mellark sono sposati e vivono felicemente la loro vita.
Katnis rivive alcuni ricordi riguardanti la nascita dei loro figli.
Ho voluto dare un pò di spazio ai bimbi .
C'è qualche piccolo spoiler per chi non avesse letto i libri.
Buona lettura
Ps. Ho deciso di fare una raccolta, perché ho un'altra storia con gli stessi personaggi. XD
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Katniss Everdeen, Peeta Mellark
Note: Missing Moments, OOC, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
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[-Vorrei poter fermare il tempo e vivere così per sempre!

E’ una giornata piuttosto soleggiata.
Passeggio con Peeta Mellark, mio marito, lungo le strade del Distretto 12, dove fui confinata fino a nuovo ordine dopo che ebbi assassinato la Coin.
Unica, a mio parere, responsabile della morte della mia sorellina.
Anche se .. anche il mio caro amico Gale ha dato il suo contributo.
Come?
Progettando con Beetee quelle dannate bombe alle mie spalle ..
Quei dannati paracaduti!
Ogni volta che ci penso, ho la sensazione di trovarmi in mare aperto .. di avere i polmoni pieni d’acqua e di annaspare in cerca d’aria ..
Fa male … troppo male …
Peeta, il mio dolce ‘Ragazzo del pane’, mi guarda con i suoi bellissimi occhi azzurri e mi schiocca un bacio sulle labbra.
Sorridendo stringo la sua mano, e continuiamo a passeggiare.
Ma non siamo soli, i nostri due bambini ci accompagnano.
Siamo diretti al Prato, è il loro posto preferito per giocare.
La nostra bambina, Primrose – in onore della mia scomparsa sorellina- ha i capelli scuri come i miei e gli occhi azzurri di Peeta.
Il nostro piccolo, paffutello, principino Josh, invece ha gli occhi grigi e i riccioli biondi.
Siamo una bella famigliola.
Quanto ha desiderato questi bambini il mio Peeta.
Non che io non li volessi.
Beh, all’inizio no .. a causa degli Hunger games.
Ma ora non ci sono più, per fortuna.
Sono morti insieme al crudele presidente Coriolanus Snow e alla Coin, che voleva organizzare un’ultima simbolica edizione degli Hunger games, scegliendo dei tributi tra i figli dei personaggi più ricchi e in evidenza di Capitol city.
Ma nonostante ciò, ci sono voluti anni per convincermi.
<< Ti prego, amore .. non sarebbe bello avere un bambino tutto nostro? >> mi aveva detto Peeta.
Anzi, me l’aveva ripetuto almeno un centinaio di volte così alla fine accettai.
In dolce attesa non potevo andare a caccia, cosa che mi infastidiva molto.
Perché nei boschi riuscivo a ritrovare me stessa, ero spensierata, ma soprattutto grazie al mio arco riuscivo ad uccidere e portare a casa un’enorme quantità di selvaggina.
Invece ero confinata a letto, e tutte le mattine Peeta mi portava la colazione.
E il pranzo .. e la cena!
Ricordo una volta in cui mi misi a sedere sul letto, cosa che mi era risultata alquanto difficile a causa dell’enorme pancione, e incrociando le braccia sbottai:
<< Sono stufa di starmene qui … sono forse una prigioniera? >>
Peeta poggiò il vassoio con la colazione sulle mie gambe.
Uno spettacolo per gli occhi!
Fettine di pane con del formaggio di capra spalmato sopra- Peeta sa quanto io lo adori- un bicchiere di latte, dei biscotti con dei bellissimi disegni floreali realizzati con la glassa, e due uova.
Peeta mi baciò sulla fronte, mi accarezzò la treccia e vedendo la mia espressione imbronciata mi rivolse uno dei suoi smaglianti sorrisi.
<< No, non sei una prigioniera .. ma soltanto all’ottavo mese di gravidanza … e .. >> mi zittì prima che io potessi ribattere << è meglio che tu te ne stia qui. Devi riposare .. e ti ripeto, niente bosco! Non sarebbe bello partorire un bimbo tra i cespugli non ti pare? >>,
sbuffai.
Il mio ironico maritino mi guardò compiaciuto:
<< Sei bellissima .. >>
<< Ma se sembro una balena! >> esclamai,
<< E che ne sai? Ne hai mai vista una? >>
<< No! >> ammisi, stringendomi nelle spalle << Ma sono orribile .. >>.
Rise:
<< Ancora non ti rendi conto dell’effetto che puoi fare? A me soprattutto … >>
<< Che intendi? >>
<< Io trovo che tu sia meravigliosa e sarai una madre perfetta … non immagini neanche quanto tu sia speciale .. sono e rimarrò sempre abbagliato dalla tua bellezza .. >>.
Arrossii, cercando di nascondere un sorriso.
Ma lui se ne accorse.
Peeta si passò una mano tra i capelli biondi e ridendo mi baciò sulle labbra:
<< Dai, ora mangia .. vedrai che tra un po’ di tempo sarà tutto finito … il nostro bambino nascerà … sarà tutto così facile .. >>
<< Se è facile partorire perché non lo fai tu? La prossima volta ti metto incinta io! >> ghignai in segno di sfida,
<< Non siamo cavallucci marini Katniss … non è umanamente possibile .. (nd.Autrice: Per chi non lo sapesse sono i cavallucci marini maschi a portare nel proprio ventre i ‘figlioletti’).. >> rise baciandomi di nuovo << Se è una femminuccia .. la chiamiamo Primrose .. che ne dici? >>.
Sentii gli occhi pungermi terribilmente, e dopo un po’ candide lacrime iniziarono a cadere, bagnando il mio volto.
Peeta si allarmò e mi strinse forte tra le sue braccia, temendo di aver detto qualcosa di sbagliato:
<< Scu .. scusami non volevo! Non piangere .. sono un imbecille … >>,
scossi la testa e lo rassicurai:
<< No .. è che mi sono commossa … grazie Peeta … non sai quanto questo significhi per me! >>,
sorrise dolcemente asciugandomi le lacrime:
<< Ti amo, Katniss .. >>,
<< Anche io. >>.
Mi abbracciò e decise, poi, di rimanere con me almeno fino a quando non mi fossi spazzolata tutto ciò che c’era sul vassoio.
E finalmente dopo un mese e ore di travaglio .. la nostra bambina vide la luce.
Finalmente potemmo tenerla tra le braccia.
E la chiamammo Primrose.
La dolce Primrose ora ha cinque anni e saltella di qua e di là cantando la canzone della valle che le ho insegnato e della quale non ricorda tutte le parole.
Ogni volta che sbaglia, la abbraccio e schioccandole un bacione sulla guancia la aiuto.
Ha lo stesso sguardo della mia sorellina, e la medesima dolcezza.
Quel nome le calza a pennello.
Ormai siamo al Prato e i nostri bambini giocano spensierati.
Il piccolo Josh, che ora ha due anni si sforza di correre dietro alla sorella.
Josh cade e sta per piangere, quando Peeta gli si avvicina e lo prende in braccio.
Inizia a giocare con lui, e il piccolo ride felice.
<< Quale dei due è il bambino? >> rido,
Peeta mi rivolge uno sguardo dolce.
Finge di riflettere e dice:
<< Forse più io! Se Josh non gioca con me rischio di piangere .. Vola, vola! >> esclama lanciando il piccolo in aria.
Sorrido, è bello vedere Peeta così felice.
Nonostante la sua gamba sia stata sostituita da una artificiale, gioca sempre con i bambini, anche se alla fine dei giochi è sempre stanco morto.
Josh ride esclamando:
<< Papà .. papà .. Mamma, mamma! >>.
Fortuna che c’è lui, il nostro ometto.
La sua nascita è stata una benedizione.
Non programmata, ma benvoluta.
Ricordo il giorno in cui ho scoperto di essere incinta come se fosse ieri.
Peeta ed io stavamo aggiungendo al nostro libro nuove erbe medicinali o commestibili.
Io le descrivevo e lui le dipingeva, visto il suo talento.
Una volta finito mi stiracchiai e abbracciando Peeta gli sussurrai di avere fame.
Peeta mi disse di avere un languorino, anche lui.
Così lasciò la stanza e dopo un po’ tornò con due belle pagnotte.
Mangiammo in silenzio e alla fine decidemmo di farci le coccole.
Iniziò a baciarmi come solo lui sa fare, facendomi fremere.
Ad un certo punto, durante l’idillio, lo allontanai di scatto con uno spintone.
Mi guardò stupito, chiedendomi cosa avesse fatto di sbagliato.
Mi posai una mano sulla bocca e corsi in bagno a vomitare.
Quando ebbi finito di rigurgitare tutto, alzai lo sguardo e vidi Peeta appoggiato allo stipite della porta che mi guardava allarmato.
Fece per avvicinarsi ma io lo fermai, temendo che qualcos’altro tornasse su.
Alzò un sopracciglio e disse:
<< Non credevo di far schifo, al punto di farti vomitare .. >>
<< Ma che stai dicendo? Non fai schifo! Qualcosa mi ha fatto male sicuramente .. >>.
Un altro conato, mi costrinse a infilare di nuovo la testa nel water.
Sentii le forti braccia di Peeta avvolgermi.
Mi mise una mano sulla fronte e con l’altra prese ad accarezzarmi la schiena:
<< Piano, piano .. ora passa … ti senti tanto male? >>
<< No .. ora passa .. >> mormorai tra un conato e l’altro.
Non appena finii di vomitare abbracciai Peeta tremante.
Lui mi accarezzò la testa.
<< Ora chiamo un dottore … >>
<< Non ne ho bisogno! Per un po’ di vomito chiami il dottore? >>,
<< Meglio prevenire che curare .. magari ti darà qualcosa per farti stare meglio .. >>,
<< Lascia stare non serve! >>.
Mi sollevò da terra, prendendomi in braccio.
Tornati nella nostra camera da letto mi ‘depositò’ dolcemente sul letto.
E nonostante le mie proteste andò a telefonare al dottore.
<< Torno subito .. >> rise ammiccando, gli lanciai un cuscino ma lui lo evitò chiudendosi la porta alle spalle.
Sbuffai, incrociando le braccia e scuotendo la testa.
Il dottore mi visitò.
<< Non riesco a capire quale sia il suo malore .. >>
<< Ho solo vomitato .. non ho niente! Ma il signorino qui pensa che io abbia chissà cosa … >> affermai indicando Peeta,
<< Mal di stomaco allora? >> insistette il dottore,
<< No sto benissimo! Ho avuto solo un po’ di nausea … >>
<< Può essere un’intossicazione alimentare … >> affermò Peeta,
<< No, sto bene! >> sbottai di nuovo,
<< E’ fresca come una rosa … >> disse il medico toccandomi la fronte. << Quindi niente febbre o altro .. >>
Poi si portò una mano alla bocca, e rifletté.
Guardai Peeta che fece spallucce.
Poi il dottore chiese:
<< Ho un ipotesi … quando ha avuto il suo ciclo mestruale? >>,
arrossii.
Dovevo dire a uno sconosciuto gli affari miei?
Peeta mi accarezzò la testa e io risposi:
<< Il mese scorso .. >>
<< E in questo mese quando dovrebbero venirle? >>,
<< Beh … >> sgranai gli occhi, poi riflettei.
Iniziai a contare i giorni.
Tremai e guardai Peeta pallida come un cencio.
Peeta mi chiese cos’avessi.
<< Ho quindici giorni di ritardo … >> lo informai,
<< Oh! >> riuscì solo a dire.
Scattai in piedi e aprendo l’armadio iniziai a cercare in modo frenetico la valigetta del pronto soccorso.
Finalmente la trovai, la aprii e per fortuna conteneva ciò che stavo cercando.
Un test di gravidanza.
Velocemente corsi in bagno per fare il test.
Aspettai e vidi il risultato.
Tornai in camera e mostrai il test a Peeta.
Lui lo prese e mormorò:
<< Positivo .. >>,
annuii.
<< Congratulazioni .. >> sorrise il medico.
<< Avremo un altro figlio! Grandioso! >> esclamò Peeta abbracciandomi.
Incredula lasciai che mi stringesse tra le sue braccia.
Ripensai al dolore del parto e rabbrividii.
Sarei stata confinata di nuovo a letto .. e avrei affrontato ore e ore di travaglio.
<< Tesoro .. non sei felice? >> esclamò Peeta distogliendomi dai miei pensieri,
<< Io … io … >>,
lo vidi rabbuiarsi così mi affrettai a rispondere:
<< Si che lo sono .. solo che ho paura .. >>.
Mi baciò:
<< Non averne .. >>
<< Mi sarai vicino? >>
<< Sempre .. >>.
Quando il piccolo nacque, mio marito sorrise alla vista di quei dolci riccioli biondi.
Baciò la fronte di quel piccolo angioletto, e poi baciò anche me.
Lasciai che prendesse il bambino tra le braccia così avrei potuto riposarmi un po’.
Peeta adora i nostri figli, e anche io li amo molto.
Dopo tutto quello che abbiamo passato, finalmente abbiamo ritrovato un po’ di serenità.
Non mi pento di aver scelto Peeta.
Dolce, amorevole, affascinante, coraggioso, forte.
Il mio ‘Ragazzo del pane’.
L’unica cosa di cui ho rimpianto è di non essere riuscita ad apprezzarlo fino in fondo sin dall’inizio .. sin dal momento in cui fummo catapultati su quel treno diretto a Capitol city, per partecipare alla prima edizione degli Hunger games.
Lui mi dichiarò il suo amore, decise di proteggermi ad ogni costo ..
Era pronto a dare la vita per me, e io l’ho fatto soffrire molto.
Ma ora siamo insieme, ci completiamo a vicenda.
Ci amiamo e questo è ciò che conta.
Lui mi ha offerto una vita bellissima, non mi manca nulla ora.
Mio marito e i miei due bambini sono tutto ciò di cui ho bisogno.
Peeta mette giù Josh, gli accarezza i capelli e si avvicina a me.
Mi stringe le mani tra le sue, portandosele poi al petto.
Mi guarda negli occhi e sorride.
<< Mi ami? >>
<< Si. >>,
<< Baciami allora .. >>,
<< No .. >> rido.
Peeta alza gli occhi al cielo e fa per voltarsi.
Ma io libero una mano dalla sua stretta e mettendola dietro la sua testa, avvicino le sue labbra alle mie baciandolo appassionatamente.
Mi accarezza il viso.
Gli getto le braccia al collo e Peeta mi stringe tra le braccia.
Avvicina le sue labbra al mio orecchio e mi sussurra:
<< Non sai quanto mi hai reso felice .. e non solo perché mi hai donato questi figli meravigliosi … ma anche perché mi hai scelto .. >>,
sorrido:
<< Beh, amavo e amo te … >>.
Mi guarda e poi sorride malizioso:
<< Che ne dici, facciamo un altro bambino? >>,
alzo un sopracciglio poi rido:
<< Solo se per miracolo diventi un cavalluccio marino .. solo così faremo un altro figlio … anzi potrai avere tutti quelli che vuoi … >>,
Peeta ride divertito e poi torna a baciarmi.
<< Forse ha ragione signora Mellark … sarai pur diventata una mamma Katniss, ma le tue fiamme non si sono placate e neanche i tuoi commenti pungenti … e questo mi piace. >>,
ammicco sorridente.
<< Ricordi quello che ti dissi quel giorno in cui abbiamo fatto il picnic sulla terrazza del tetto ? Durante l’edizione della memoria?>>,
ripenso agli Hunger games e avverto una fitta al cuore.
Annuisco.
<< Guardali come giocano .. e come siamo felici … ripeto e confermo ciò che dissi .. Vorrei poter fermare il tempo e vivere così per sempre .. >>
<< Anche io lo vorrei .. anche se non possiamo fermare il tempo ti prometto che vivremo così, e saremo felici per sempre .. >> sorrido e sto per baciarlo di nuovo, quando Primrose strattona leggermente un lembo dei miei pantaloni.
Josh fa lo stesso con Peeta:
<< Papà .. pappa! >>,
<< Ho fame mamma! >> esclama la dolce Primrose.
Io e Peeta sorridiamo.
Prendo Josh in braccio e Peeta stringe la mano di Primrose.
Ed insieme ci avviamo verso casa.

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The end

Nota dell’autrice: Ma ciaooooooo!! Prima fic in questo fandom, ho letto tutti e tre i libri e li ho trovati splendidi *_*.
E mi è venuta l’ispirazione per questa fic, volevo dare spazio a questa bella famigliola.
Anche perché adoro Peeta e Katniss!
Ma soprattutto Peeta! ^_^.
Spero vi piaccia questa fic e di ricevere recensioni positive.
Baciii
Jade
  
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