Stavo tranquillamente andando al lavoro, New York è sempre stata una città trafficata, ma oggi era decisamente il giorno in cui avevo trovato più traffico in assoluto.
Il taxista continuava a lamentarsi, nessuno dei due capiva il motivo di tutto quel traffico, ma subito dopo arrivò la risposta, c'erano almeno 3000 ragazzine che urlavano il nome dei "One Direction", a sentire quel nome, il taxista iniziò a sbuffare ed a dire che anche sua figlia era fissata con quei 5 cantanti, io invece a sentire quel nome mi sentii morire, lì c'era Niall James Horan, quel ragazzo irlandese che 3 anni prima mi ha fatto innamorare e che 3 mesi fa mi ha distrutto il cuore lasciandomi.
"E' per il tuo bene Charlie, io non potrò più starti molto vicino, sarò sempre in viaggio per il tour e le promozioni, non voglio che tu soffra questa continua distanza, ci faremmo del male a vicenda, ma ricordati che io continuerò ad amarti, perchè tu sei la cosa più bella che mi sia capitata nella vita, tu sei importante quanto la musica e sai quanto essa sia importante, ti amo Charlie, ma dobbiamo chiuderla qui" ecco le parole che aveva usate, quelle parole che ogni notte per tre interi mesi mi tormentavano, quelle parole che io comprendevo, che io capivo benissimo perchè erano vere.
-Si fermi!- dissi al taxista, non so perchè, ma pagai velocemente e scesi di corsa dal solito taxi giallo che girava per New York City.
Camminavo velocemente su quel tappeto rosso riservato alle celebrità e giornalisti più importanti, sfoggiavo fiera il mio pass, con scritto "Charlotte Smith, giornalista di People", in soli tre mesi ero riuscita a trovare un lavoro e a dire la veirtà non era un lavoro brutto, alla fine incontravo un sacco di celebrità, la paga era ottima e mi piaceva.
Decisi di chiamare il mio capo, per avvertirla che ero al concerto dei One Direction al "GoodMorning America", così presi il mio iphone e la chiamai.
-Ciao Sally, sono Charlie, senti sono al concerto dei One Direction, magari riesco a strappargli un'intervista, che ne dici?- certo, come se io fossi scesa da quel taxi e stessi camminando verso il palco, solo per aspettare un'intervista e non per vedere Niall.
-Ottima idea Charlie, ecco perchè ti ho assunta, fai pure l'intervista e poi prenditi la giornata libera- davvero mi aveva detto di prendermi la giornata libera? Oh beh, fantastico!
Arrivai sotto il palco, dove c'era Paul, che mi riconobbe e si avvicinò a me.
-Charlie, che bello rivederti, allora come stai?- mi chiese quell'omone che alla fine era stato un padre per me e i ragazzi, da quando erano diventati famosi.
-Bene Paul, grazie. Senti posso chiederti un favore?- a lui potevo chiedergli dell'intervista, mi avrebbe sicuramente detto di si, o almeno lo spero.
-Dimmi tutto- disse e intanto guardò i ragazzi sul palco, troppo concentrati nella loro esibizione per accorgersi di noi.
-Adesso lavoro per People e il mio capo mi ha chiesto di fare un'intervista con i ragazzi, non è che..- non mi fece terminare la frase che mi rispose immediatamente.
-Ovviamente! Sarà la loro miglior intervista in assoluto!- a quelle parole sorrisi e l'abbracciai, mi era mancato, come mi erano mancati i ragazzi e le loro voci, era da tanto tempo che non li ascoltavo, beh veramente erano passati solo tre mesi.
 
Passò una buona mezz'ora e tra domande ed esibizioni, erano arrivata all'ultima, Little Things.
I ragazzi non si erano ancora accorti che io ero proprio davanti a loro, non si erano ancora avvicinati al bordo del palco, poichè glielo ordinò Paul, ma all'ultima canzone lo avrebbero fatto e l'ansia saliva.
Appena sentii la voce di Zayn che intonava le prime note, ero come in catalessi, non riuscivo a muovermi.
I ragazzi si avvicinarono al palco, erano sempre più vicini ed io avevo paura, sicuramente avrei pianto, era da troppo tempo che non li vedevo, mi mancavano i miei migliori amici e l'unico ragazzo che ho amato veramente.
Mentre Niall cantava, guardò davanti a se, dove c'ero io, voleva dedicarla ad una fan, ma appena il suo sguardo andò verso il pubblico i suoi occhi videro i miei e, tutto ciò che ci circondava sparì in un millesimo di secondo, c’eravamo solo io, lui e la sua voce. Finito di cantare il suo pezzo continuava a sorridere, a sorridermi. Mi era mancato il suo sorriso, quel sorriso che amavo anche senza apparecchio, quel sorriso per cui io vivevo.
Ormai la canzone era finita, i ragazzi ero scesi dal palco e io mi diressi nel backstage insieme a Paul.
-Ragazzi, guardate chi c’è!- disse Paul, indicandomi accanto a lui. I ragazzi mi guardarono con dei sorrisi da far invidia a chiunque e Zayn corse ad abbracciarmi.
-Charlie! Mi sei mancata tanto!- mi urlò all’orecchio, non potei non sorridere, ma subito dopo le lacrime iniziarono a scendere, ero felice tanto, mi erano mancati, mi era mancata la parte più importane della mia vita.
Quando Zayn si staccò arrivarono anche gli altri ad abbracciarmi, l’ultimo fu proprio Niall, aveva sempre lo stesso profumo, quello che amavo come non mai.
-Ciao- ci sussurrammo entrambi all’orecchio, ancora abbracciati.
Non so per quanto tempo rimanemmo così, ma so che sarei rimasta tra le sue braccia per sempre.
-Mi accompagni in hotel? Dobbiamo parlare- parlare? Perché dovevamo parlare? Di cosa dovevamo parlare?
Annuii solamente, lui mi prese la mano ed entrammo nel piccolo pulmino, che trasportava i ragazzi da un posto all’altro.
-Ragazzi, più tardi posso farvi un’intervista? Ho promesso al mio capo che ci sarei riuscita- loro sorriso ed annuir ono.
-Pandino dolcioso, sai che mi sei mancata?- Harry Styles, non era cambiato di una virgola, è sempre un ragazzo magnifico, un ragazzo dolce e simpatico, è sempre stato come un fratello per me.
-Anche tu riccio, mi sei mancato tanto! Tutti voi mi siete mancati tanto- dissi e poi abbassai lo sguardo, mentre una mano stringeva la mia, mi girai verso il proprietario di essa e vidi Niall che mi sorrideva.
 
-Va bene ragazzi, riposatevi che stasera avete il concerto!- disse Paul, prima di chiudersi in camera, per riposarsi.
-Bene, quando facciamo questa fantastica intervista?- mi chiese felice Louis.
-Dopo, ora devo parlare con Charlie!- disse Niall per poi tirarmi nella sua stanza.
-Usate i preservativi!- sentii urlare da Zayn e automaticamente divenni tutta rossa in volto.
-Mi manchi- iniziò a dire Niall avvicinandosi sempre di più.
-Mi manchi da tre mesi, mi mancano le tue urla quanto ti svegliavo presto, mi manca il tuo profumo, mi mancano i tuoi occhi, mi mancano le tue labbra, mi mancano i tuoi baci- perché mi diceva questo? – Perché me lo diceva se non potevamo stare insieme?
-Mi manchi anche tu, ormai la notte è impossibile non pensarti, mi manca sentirti vicino, mi mancano i tuoi abbracci, mi manchi e non sopporto tutto questo! Io ti amo Niall, ti amo e non ce la faccio, sono stati tre mesi di merda, di unica merda!- gli urlai contro.
-Scusa, non avrei dovuto lasciarti, non avrei neanche dovuto pensarci, sono un grandissimo coglione, lo so! Non posso neanche rimediare- lo zittii mettendogli una mano sulla bocca.
-L’unico modo che hai per rimediare è baciarmi!- gli dissi e non se lo fece ripetere due volte, prese il mio viso tra le mani e mi baciò, le nostre labbra erano perfette, l’uno per l’altra, erano fatte per stare insieme, come noi.
-Ti amo Charlotte e giuro, non ti lascerò mai più!- detto quelle parole mi ribaciò e ci sdraiammo sul letto, fregandocene di ciò che ci circondava, dell’intervista o dei ragazzi, eravamo solo io e lui, proprio come tre mesi fa.



My space.
Salve ragazze, sono resuscitata con questa piccola OS.
So che fa abbastanza schifo, ma ho bisogno di allenarmi un pò, è da tanto che non scrivo.
Spero che vi piaccia comunque, un bacio!