Storie originali > Fantasy
Ricorda la storia  |      
Autore: Sheennyra_    15/12/2012    1 recensioni
Salve, questa è la mia prima One-Shot inventata appositamente dalla sottoscritta per farvi viaggiare con la fantasia. Parlerà di una ragazza speciale che cerca di ripulire il mondo dalla malvagità di alcuni esseri soprannaturali.
Spero veramente che vi piaccia visto che mi sono impegnata a lungo per comporla, Grazie mille per la lettura di questo brano.
Genere: Fantasy, Horror, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Si materializzò alla bocca del vicolo appena prima che il Riujo (anima che ha perso la via) sferrasse l’attacco contro una novizia Tsuki ( cacciatrici di queste anime). Quest’ultima tremava di paura e pur avendo sedici anni ed essersi allenata a lungo per combattere le anime Riujo , aveva i corti capelli color rame attaccati all’angelico volto per il sudore della corsa prima di finire in trappola. Solo dopo alcuni secondi realizzò che il Riujo non stava guardando lei, ma la ragazza alta, snella sui diciotto anni e con una….falce dietro la schiena. Eh sì, era proprio una falce che si stagliava dietro i lunghi e neri capelli della Tsuki- appena arrivata, tutta arzigogolata come una lama curva che le andava a sfiorare il braccio. Accidenti, prima o poi il misero paletto da combattimento sarebbe diventato un’enorme falce solo dopo aver ricondotto alla retta via (decapitato e poi purificato) cento Riujo. Passarono due minuti che parevano ore, poi improvvisamente i Riujo scattò verso la Tsuki davvero in tempo a prendersi la sua anima, ma quando era a pochi centimetri dal suo collo….Zack! Il corpo del Rjujo si afflosciò a terra, senza testa, quindi la Tsuki mosse i primi passi verso la ragazza spaventata nell’angolino. facendo tornare la falce un semplice braccialetto e scostati i lunghi capelli porse la mano verso la “piccola“ Tsuki con un sorriso enorme stampato in faccia e si presentò: - Piacere, io sono Chiara Ginevra Eloise Johns ma puoi semplicemente chiamarmi Chiara. – Volendo sembrare più simpatica allargò il sorriso – Ho intuito dalla tua aura che sei una Tsuki come me, ma perché non hai contrattaccato?”. La ragazzina, sentendosi a proprio agio, afferrò la mano per tirarsi su per poi biascicare le poche parole che riusciva a mettere insieme: -Pi…Piacere, io mi chiamo A-Alice P-Prince, e… E non sono riuscita a contrattaccare perché all’accademia i Riujo non sono poi così … Così simili rispetto a quelli reali…- Era chiaramente in imbarazzo per la brutta figura davanti alla più forte tra tutte le Tsuki in circolazione, si vergognava da morire e non sapeva come rimediare… -Non ti preoccupare, non dirò nulla ai tuoi insegnanti di ciò che stava per accadere, ma comunque cerca di impegnarti di più la prossima volta…- La sua voce era dolce e aggraziata e non sembrava che poco prima avesse ucciso a sangue freddo uno di quei mostri selvaggi… -Caspita, se hai una falce come arma, significa che la tua schiena è piena zeppa di Tsumoi (tatuaggi che si fanno nella schiena delle Tsuki quando queste uccidono un Riujo)…Mmh… Ti scoccia se ti chiedo di riaccompagnarmi all’accademia?- Chiese Alice ancora in imbarazzo. -No, ma figurati! Vieni dai! Arriveremo all’accademia nel giro di un paio di minuti, conosco una scorciatoia…- Quindi, afferrata la mano di Chiara, si avviarono insieme alla volta della scuola… * * * Due anni dopo*** Ora ero lì, nel ritrovo ufficiale delle Tsuki per farmi tatuare il mio novantanovesimo Tsumoi e, dopo quello, avrei finalmente avuto una vera falce come quella di Chiara, e forse avrei pure potuto lavorare con lei… Eh sì, erano passati solo due anni da quella vicenda, e stavo per essere come lei, come la più grande Tsuki presente su questo mondo di anime… Dopo la cerimonia, mi rintanai in camera mia al sicuro da tutto e da tutti, tranne dalla mia amica Allison, Allison Parksons, carissima compagna di sventure e di stanza, quindi decidemmo di andare a fare una passeggiata. Tra poco avremmo ricevuto il diploma, ma io, a differenza di tutte le altre Tsuki, avevo già dei Tsumoi, cosa molto per non dire troppo rara tra di noi. Poche erano le Tsuki che rimanevano a proteggere i propri Riujen (quelle anime che non avevano ancora perso la via maestra) o perché badavano alla nostra riproduzione o perché morivano giovani sotto i crudeli colpi dei Riujo. Speravo di non perdere mai la mia migliore amica Allison, ma se mai fosse accaduto, giuro che avrei ucciso qualsiasi Riujo fosse comparso sulla faccia della terra. Oramai eravamo fuori dai confini dell’accademia e quindi esposte a tutti i pericoli possibili ed immaginabili, ma pronte all’evenienza avevamo i nostri paletti da novizie a portata di mano nella fodera dietro la schiena. -Cavolo Alice, ormai tra poco avrai una falce invece del misero paletto che mi ritrovo io! Uffa! Voglio anche io una falce che prende la forma di qualsiasi cosa io voglia!- Disse Allison. - E dai! Se ti impegni ne avrai una anche te tra un po’! Non devi lasciarti paralizzare dalla paura! Lo sai cosa ti succede appena ne vedi uno vero? A me è capitata la stessa cosa due anni fa, e in quel frangente ho anche conosciuto la grandiosa Chiara Ginevra Eloise Johns!- Ci mancava poco che Allison perdesse i sensi, era un miracolo poter incontrare anche se per pochi minuti qualche Tsuki leggendario e Chiara Ginevra Eloise Johns era tra quelli. Sì, ero quella ragazzina impaurita che non aveva mosso un muscolo durante il racconto precedente e sì, mi vergogno da morire. Comunque, tornando alla nostra allegra passeggiata, avevamo percorso circa un chilometro quando un movimento sospetto attirò la mia attenzione, anche se il mio sesto senso sviluppato non mi avvisava di alcun pericolo, mi misi subito in guardia. Guardai circospetta l’area che ci circondava come una pantera che esamina la propria preda e mantenni i muscoli tirati nel caso di un qualunque attacco. Pochi secondi dopo spuntò fuori dal cespuglio che avevo adocchiato Jack, quel gran fusto di Jack Drake: alto, muscoloso, capelli corti e scuri con una specie di acconciatura alla Elvis Presley impressionante e degli occhi verdi da venir risucchiati; ma purtroppo non potevo dare a vedere di come mi sentivo (prima regola delle Tsuki)… -Ehi, non è pericoloso uscire dai confini dell’accademia?- Ci chiese incuriosito. -Ma dai! Stai scherzando vero? Hai qui davanti ai tuoi occhi la ragazza che entrerà a far parte delle Tsuki leggendarie e ti preoccupi di questo? Preoccupati per lo più di te stesso che hai solo un pugno di Tsumoi…- Oh mio Dio! Quanto odiavo la lingua biforcuta di Allison! Quanto era insopportabile quando faceva così! Ma comunque sempre meglio di alcune altre Tsuki che si credevano chissà chi e non sapevano neanche tenere in mano un semplice paletto… -Scusala Jack, ormai la conosci no? Ha sempre la sua solita lingua un po’ troppo appuntita pronta per colpire…- Commentai io rivolgendo una di quelle occhiatacce che se potessero uccidere allora… Va bene, sorvoliamo. -Fa niente, figurati, ormai mi sono abituato a quella lingua “troppo” appuntita caratteristica della nostra Ally! Volevo solo congratularmi con te, Alice, sei l’alunna più forte dell’accademia e hai pure novantanove Tsumoi come segno della tua bravura, tu eguagli Chiara Ginevra Eloise Johns…- Poi si inchinò ai miei piedi come un maggiordomo ubbidiente e mi disse con fare un po’ teatrale: - Mi complimento con lei, signorina, per essere entrata a far parte delle Tsuki più belle e leggendarie della nostra storia…- E mentre mi rivolgeva queste parole, il mio sesto senso si allertò segnalandomi la presenza di un Riujo, quindi scansai frettolosamente Jack come un sacco di patate e sfoderai il mio paletto ricco di simboli di antica data. Il Riujo quindi spuntò dal cespuglio da cui era uscito anche Jack, ma non me ne ero assolutamente accorta, pronto a staccare la testa a tutti e tra, ma lo anticipai colpendolo con il colpo più potente, un calcio rotante rivolto alla testa dell’anima buttandola poi a terra. Intenta a ficcargli il paletto nel cuore, dal cespuglio spuntarono ancora altri due Riujo più alti e forti di me, quindi mi scaraventarono fuori dalla portata prevista per piantagli il paletto nel cuore, ma ricaddi poco distante in piedi, accovacciata. Scoccai un’occhiata a Jack e a Ally per avvisarli di sfoderare i paletti, cosa ce fecero immediatamente, per poi raggiungermi e mettersi in posizione di battaglia. Ally era completamente inesperta in materia o perlomeno aveva solo infilzato qualche stupido manichino o qualche professore(per finta si intende) e non ne aveva mai visti di reali. Per quanto riguardava Jack aveva abbastanza esperienza per affrontare qualcuno di quei cosi. Saltarono tutti e tre contemporaneamente all’attacco su di noi e fui una pantera che afferrava la preda scagliandomi subito sopra il Riujo che mi si era scagliato contro. Infilato il paletto, avevo ancora abbastanza tempo per sistemare anche gli altri due per poi purificarli, ma appena mi girai, vidi che Jack stava praticamente lottando con entrambi i Riujo rimasti e che Ally era accasciata a terra esanime in una pozza di sangue… Mi sentivo morire, l’idea non averla più accanto mi invase e mi scagliai subito contro uno di loro due staccandogli la testa con quella falce che era comparsa all’improvviso nelle mie mani, quella falce che pochi secondi prima era un semplice paletto impregnato dalla magia dei cinque elementi (terra, aria, fuoco, acqua e spirito). Staccatagli la testa, con un movimento molto aggraziato, mi voltai verso l’ultimo con una piroetta e… Zack di nuovo, un’altra testa cadente ai miei piedi. Avevo le lacrime agli occhi, e facendo diventare la mia nuova falce in una collana, mi precipitai sul corpo esanime della mia unica amica. Aveva uno squarcio sul fianco e gli occhi ricoperti da un velo impercettibile. -Alice, non voglio…- La sua voce era appena un sussurro e si udiva a malapena. –Alice… Non voglio lasciarti… So che ti piace Jack, ma voglio continuare a prenderlo un po’ in giro… So che piace anche a te… Ogni tanto…Però… Sarebbe… Sarebbe divertente…- -Tranquilla Ally… Tu…Tu non morirai… Tu devi avere la tua falce, devi farla diventare un orecchino i qualcosa di simile… Tu non mi puoi abbandonare…- La mia voce era poco più che un singhiozzo sommesso. Non volevo, la vita era troppo ingiusta! Non potevano togliermi la mia migliore amica… Dietro di me, Jack stava purificando le anime di coloro che avevano perso ogni speranza, quelli che una volta erano Riujen o anche Tsuki come noi tre. -Non posso rimanere Alice… Non riesco a respirare… Mi porteresti all’accademia per favore?... E’ il mio ultimo desiderio… Se possibile?... - Aveva un sorriso da ebete stampato in faccia che mi fece un po’ ridere, ma comunque esaudii il suo desiderio. La riportai di peso all’accademia con uno sguardo tutt’altro che feroce, uno sguardo di pura vendetta nei confronti di tutti i Riujo. Li avrei uccisi tutti prima o poi! TUTTI! Fosse stata l’ultima cosa che avessi fatto…

  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: Sheennyra_