Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: llAmortentia    15/12/2012    3 recensioni
Seth prese un sasso piatto dalla sabbia dove eravamo,scaldati dal caldo sole di luglio,e lo lanciò nel fiume di la Push facendolo saltare gioioso tra le calme acque che si increspavano leggermente.
Il ragazzo mi lanciò un'occhiata non troppo convinta,ma dopo pochi istanti ritornò con lo sguardo su quella vasta distesa azzurra.
-"Non sto scappando da quello che sono, Seth. Vorrei solo prendere una pausa" presi un respiro e quell'inspiegabile senso di soffocamento si fece sentire,di nuovo.
-"Sai,da me,da tutte queste sfighe,da quest'immortalità. Vorrei essere normale,per un po'. Non dover sapere niente di tutto questo" continuai sconsolata abbassando la testa.
-"Allora andiamocene" propose lui d'un tratto. "Io e te,una meta sperduta. Non importa dove,ma saremo lontano da qui".
Continuai a setacciare la sabbia dalla mano sinistra a quella destra e sorrisi sognante ancora a testa bassa.
-"Emily" mi chiamò dolcemente,dopo qualche minuto di silenzio e mi alzò il viso delicatamente,mettendo il mio sguardo in parallelo al suo "saresti disposta a prenderti una pausa e affidarti totalmente a me?" i suoi occhi brillavano con un progetto gradevole in testa.
-"Si,lo voglio" annuii sorridendogli.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio | Coppie: Jacob/Renesmee
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Successivo alla saga
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
- CAPITOLO 1-


Era il mio sedicesimo compleanno,il mio sedicesimo anno di vita,ma la cosa non mi pesava. Avevo un buon rapporto con il tempo. Zia Alice aveva insistito,come sempre,ad organizzare una di quelle sue feste esagerate da dove è difficile scampare. L'avevo lasciata fare,mi faceva piacere vederla cocciutamente felice. Il pensiero di lei intenta nei preparativi senza l'aiuto delle sue visioni,poichè ero la perfetta combinazione tra due creature fuori dalla sua portata,era buffo.

-“Buon compleanno Emily!” canticchiò Alice abbracciandomi non appena varcai la soglia di casa Cullen.
-”Grazie zia Alice” risposi sporgendomi in avanti per ammirare i vari ornamenti in casa.
L'atrio era addobbato con ghirlande d'argento brillantinate attorcigliate ovunque. Alcuni palloncini colorati infestavano il pavimento rendendo la camminata difficoltosa e le scritte di buon compleanno erano praticamente ovunque.
-”Mamma mi aveva detto che avresti esagerato” le dissi ridendo.
-”Sciocchezze! E' stato difficile ma,è uscita bene” fece un piccolo movimento quasi impercettibile e mi afferrò il braccio.
-"Alla fine hai messo il vestito che ti ho consigliato" notò raggiante.
La parola 'consigliato' non era la più adatta al contesto. Mi aveva obbligato a indossare un vestito blu con la gonna ampia lunga fino al ginocchio. Questo capolavoro di vestiario era a mezze maniche in pizzo decorato.
-"Zia,adoro questo vestito" dissi lisciandomelo addosso "ma avrei preferito stare in jeans,mi sarei sentita più a mio agio" finii abbassando la testa imbarazzata.
-"Hai preso tutto da tua nonna devo dire. Sei la copia perfetta di Bella riguardo alla moda" disse esasperata.
Si sentì un risolino collettivo provenire dal piano di sopra che mi fece rimanere insospettita. Alice notando il mio corpo sporgersi automaticamente verso le scale,mi accompagnò.
Salii tutta la scalinata mentre Alice dietro di me iniziava a spingermi euforica. Quando girai l'angolo rimasi esterefatta. Tutti i miei parenti vampiri erano schierati davanti a me con sorrisi contagiosi e smaglianti.
-”Auguri Emily!” dissero quasi tutti in coro.
Ero felice,era da tanto che non li vedevo. E soprattutto era da tanto che non sentivo un atmosfera così calda nonostante i molti corpi freddi presenti nella stanza.
Ringraziai un po' imbarazzata per tutta l'accoglienza e iniziai a abbracciare tutti quanti.
Ero abituata al freddo delle loro pelli,non era una novità,perciò non mi feci problemi a stringerli.Capitarono,nelle tante morse fredde,un paio di braccia calde quasi roventi,così alzai lo sguardo e vidi tutto quello poteva mandare in tilt il mio cuore. Un ragazzo alto e abbronzato mi sorrideva con un sorriso accecante, da fare invidia alle stelle. Come non riconoscere il mio lupo preferito? Come non riconoscere il mio adorato Seth?
-”Buon compleanno principessa,scusa il ritardo ma..sai,il branco chiama” disse passandosi una mano tra i capelli imbarazzato.
-”L'importante è che sei qui e accidenti,che eleganza!” gli feci notare facendo un passo indietro per ammirarlo meglio.
Lui fece una smorifia “E' stata Alice” e sorrise di nuovo togliendomi il fiato. Solo dopo essere riuscita a riprendermi contraccambiai.
-”Dov'è papà?”
-”Jake sta arrivando,è andato a prendersi dei vestiti puliti” “e a prendere il tuo regalo” sussurrò quest'ultima frase giocando con le mie mani.
-”E che cos'è questo regalo?” cercai di persuaderlo
Sebbene fosse Maggio inoltrato nella stanza si sentiva lo scoppiettio del camino acceso coperto dai dialoghi degli ospiti. Erano tutti così concentrati nei loro discorsi che nessuno guardava né me né Seth e di questo fui felice.
-”Ovvio che no,non posso! Fai la brava stasera” mi sussurrò all'orecchio. Rabbrividii.
Feci appena in tempo a sorridergli che Esme si avvicinò a noi.
-”Cara è ora dei regali” mi strinse con delicatezza il braccio.
La seguii di malavoglia verso un tavolo poco distante dove erano ammucchiati pacchettini di ogni forma. Ne presi uno quadrato,incartato con una carta color azzurro acqua,il mio colore preferito.
-”E' solo un pensierino,niente di che” dissero sorridenti Carmen ed Eleazar “spero ti piaccia”.
Iniziai a scartarlo impaziente e curiosa ,ogni centimetro di carta sembrava essere stata appiccicata e questo non mi aiutava per niente.
-”Ehi grazie! E' fantastico” urlai euforica.
Tra le mie mani luccicava un braccialetto d'argento con un ciondolo nel quale era incastonato un piccolo diamante con inciso il mio nome. Carmen ed Eleazar mi sorrisero di nuovo. Passai al secondo regalo,era una scatola piccolina,forse la più piccola di tutte,così lessi il mittente: Bella e Edward. 
Perlustrai la stanza alla ricerca dei miei due nonni e infine li trovai vicino ai miei genitori. Tutti e quattro mi facevano cenni di saluto con la mano e sorrisi buffi. Risi della scena e ritornai a concentrarmi sulla strana carta nera. La agitai e dentro effettivamente c'era qualcosa. Li guardai perplessi, loro con un sorriso stampato in faccia mi incoraggiavano ad aprirlo. Ubbidii e scartai.
-”Delle chiavi?” chiesi confusa senza realizzarne l'utilità.
Le sollevai davanti agli occhi; Volvo.
-”No,non ci credo!” iniziai a saltellare sul posto. “una volvo,mi avete regalato una volvoo!”
Corsi verso di loro e li abbracciai mentre i risolini degli altri invadevano la stanza,Edward mi prese al volo.
-”E' veloce?”gli chiesi  eccitata
-”Altro che tesoro” disse con un ghigno
-”Non vedo l'ora di provarla,dov'è?”
-”Giù in giardino,seguimi” disse avviandosi alle scale e facendomi strada tra i miei parenti vampiri.
Mentre mi allontanavo dietro Edward incrociai Carlisle diretto dalla parte opposta. Aveva un aria preoccupata e triste. Perchè il giorno del mio compleanno?
Volevo saperne di più,così sgattaiolai vicino a lui per osservarlo meglio e notai una lettera nelle sue mani,meccanicamente la presi.
-”E' per me?” chiesi mentre stracciavo l'apertura
-”No Emily..” iniziò lui ma era troppo tardi.
-”Arriva dall'Italia!” osservai.
Riuscii a catturare tutta l'attenzione,tutti mi fissavano impietriti. Avrei giurato che avessero smesso di respirare se non avessi saputo che i vampiri non respirano.
-”Cara signorina Emily Black,solo poche ore fa abbiamo saputo di che giorno importante sia per lei e volevamo scusarci vivamente del ritardo.
Volevamo inoltre augurarle un buon compleanno e una vita lunga e felice. Sperando in un nostro incontro il prima possibile,i nostri saluti. Volutri.” finii rimanendo perplessa.

Alzai lo sguardo e feci una panoramica della situazione. Papà aveva abbracciato mamma che tremava,pallida come una foglia. Tutti si guardavano atterriti,come se si potesse ghiacciare un pensiero con delle occhiate. Un silenzio copriva l'allegria della festa,persino gli addobbi sembravano cupi in quell'istante.

-”Chi-chi sono i Volturi?” chiesi intimidita dalla loro reazione.
Volevo sapere,dovevo sapere! Chi erano i Volturi? Perchè erano così tanto temuti? Perchè quelle loro reazioni spaventate?
I Cullen si scambiarono un cenno d'assenso e mi guardarono,come se sei aspettassero comprensione da me. Forse si aspettavano che io capissi ma la cosa non avvenne. Il mio cervello era un calderone unico,stava scrivendo la ricetta senza conoscerne l'origine.

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: llAmortentia