tu e harry siete migliori amici e condividete un appartamento. oggi ‘festeggiate’ il vostro ennessimo anniversario, e lo passate a guardare la tivù. siete comodamente seduti sul divano, sotto le coperte, quando ad un certo punto il suono del campanello vi disturba. harry si alza e va ad aprire, lasciandoti da sola sotto le coperte. senti la voce di una ragazza che parla con harry, e un filo di gelosia t’invade la mente, perché tu sei sempre stata innamorata di lui, e non hai mai avuto il coraggio di confessarglielo. dopo cinque minuti lui torna da te, e tu tiri su le coperte, in modo da tornare com’eravate prima, ma lui si ferma davanti a te, con una mano sul collo e nervosamente prova a dire qualcosa.
h: um.. potresti per favore andartene? dice guardando per terra, perché non vuole incrociare il tuo sguardo.
tu: perché? gli dici guardandolo, confusa. harry apre la bocca, con l’intenzione di dire qualcosa, ma la richiude, senza proferir parola. una ragazza dai capelli neri, intanto, vi raggiunge, bacia harry sul collo e gli sussurra qualcosa all’orecchio.
ragazza: prendimi. e se ne va in camera di harry.
tu: ah, quindi scarichi la tua migliore amica per lei? gli urli in faccia furibonda, sbuffando. questa sera avreste dovuto festeggiare insieme, era una serata solo per voi due.
h: si, la preferisco, e quindi? E se tu sei davvero la mia migliore amica, non dovresti fare la stronza. sbuffa. lui non si è mai comportato così, e non ti ha mai chiamato in quel modo prima d’ora.
tu: quindi io sono una stronza? gli dici distrutta. Harry comincia a fissarti furioso.
h: si, sei solo una stronza e mi hai solo rovinato la vita. i tuoi occhi sono colmi di lacrime, stai per esplodere, ma resisti.
tu: non provare a cercarmi mai più! dici mentre vai verso la tua camera, per prendere le tue cose. quando torni in salotto trovi harry nel posto esatto in cui l’avevi lasciato. Lo guardi per l’ultima volta.
tu: harry voglio che tu sappia che sono sempre stata innamorata di te, ma non ho mai avuto il coraggio di confessartelo. e a testa bassa esci dall’appartamento sbattendo la porta, per poi dirigerti chissà dove, piangendo.
*un mese dopo*
è già passato un mese da quando sei andata via dalla vita di harry. hai pianto molto ogni giorno prima di addormentarti, hai smesso di esporre le tue emozioni, hai cominciato a tagliarti e hai acquistato un nuovo appartamento, dall’altra parte di londra, per non rischiare di incontrare harry per strada. hai chiuso tutti i contatti con gli amici che avevi in comune con lui e molti altri dei tuoi amici hanno smesso di frequentarti, perché il tuo comportamento e il tuo stile di vita è cambiato radicalmente. una settimana dopo il vostro litigio, sei andata a lasciare a harry una grossa scatola, dove c’erano tutte le sue cose, i vostri ricordi e le vostre foto insieme. ti ha fatto male lasciargli i vostri ricordi, ma ti sei sentita inutile, perché harry non aveva neanche provato a contattarti per chiederti scusa dopo il vostro litigio. probabilmente preferiva che la vostra amicizia avesse una fine. tu hai pensato troppe volte al suicidio, e una notte, mentre eri sdraiata sul letto hai realizzato che era ora di andartene dalla terra, ma prima avevi un piccolo desiderio: vedere un’ultima volta harry. così prendi la macchina e raggiungi l’appartamento di harry. una volta arrivata lì, guardi verso la finestra di harry, e noti che c’è la luce accesa, anzi, tutte le luci dell’appartamento sono accese, eppure sono le 4.07 del mattino, e harry non aveva mai lasciato le luci accese mentre dormiva. ti avvicini verso la casa e senti della musica. bussi, e la porta si apre leggermente: era aperta. harry non aveva mai lasciato la musica e le luci accese mentre dormiva. questa cosa t’insospettisce molto. Entri in casa e senti un rumore di sottofondo: era acqua.
tu: harry? Harry, dove sei?. vai in camera sua e vedi sul letto la scatola che gli avevi lasciato due settimane prima, e tutte le cose che c’erano dentro erano sparse per il pavimento, e vi era vetro ovunque. cammini per il corridoio, quando senti le scarpe che si bagnano, guardi per terra, e c’è dell’acqua, acqua rossa. corri verso il bagno, e noti che la porta è aperta. La apri e vedi ciò che non avresti mai voluto vedere. Urli più forte che puoi. harry è sdraiato nella vasca, ricoperto di acqua completamente rossa, che pian piano ti bagna. corri da lui, non può essere vero.
tu: harry svegliati! dici strillando mentre scuoti il suo corpo morto. Cominci a scuoterlo più forte.
tu: HARRY SVEGLIATI! dici strillando, mentre cominci a singhiozzare. Lo stringi a te, e guardi in alto, verso lo specchio, e leggi un biglietto.
‘se leggi questo, scusami. Ho capito che ti amavo, quando oramai era troppo tardi, e non posso vivere senza di te, e il pensiero di non vederti mai più, mi ha condotto a fare ciò. Non è colpa tua, è mia. Scusa. Ti amo con tutto il mio cuore. Harry.’
cammini verso camera sua come un fantasma. Vicino al suo letto c’era un tavolo, apri il cassetto, e tiri fuori una pistola, che sarebbe servita a harry per l’autodifesa, se mai fosse stato in pericolo. la prendi e torni in bagno. Ti lasci cadere di fianco la vasca. Lo abbracci per l’ultima volta, e ti punti la pistola alla testa.
‘ti amo harry’ sussurri piena di lacrime. premi il grilletto e tutto diventa nero.

yolooo