Lui non piangeva.
Ma si divertiva.
E nel divertimento di ogni giorno cercava la forza per non piangere mai.
Era come se quella vita fatta di gioco fosse uno sfogo alla rabbia che si sentiva in corpo.
Rabbia perché nessuno sapeva chi era.
Rabbia perché lui non ricordava.
E quel giorno, rabbia perché aveva paura.