Autore:
Leyton_Nenny
Titolo:
Statua di ghiaccio - Rivelazione o discesa agli inferi?
Fandom:
Merlin
Frase
scelta: sto soffrendo per amore.
Questo può
rappresentare una sorta di discesa agli inferi, ma può anche
essere
una rivelazione.
Personaggi
principali: Morgana,
Artù
Avvertimenti:
Missing Moments
Genere:
introspettivo
Rating:
verde
Introduzione:
Tutti mi giudicano sempre per come appaio: fredda, irraggiungibile.
Come una bella scultura di giaccio: incantevole ma fragile,
intoccabile e da idolatrare.
Ma
la verità è che io non sono così di
ghiaccio, non sono per niente
immune alle passioni che assoggettano gli uomini al proprio volere.
Ed è proprio una di esse, che più mi rende
schiava: l'amore.
Statua di ghiaccio
rivelazione o discesa agli inferi
Tutti
mi giudicano sempre per come appaio: fredda, irraggiungibile. Come
una bella scultura di giaccio: incantevole ma fragile, intoccabile e
da idolatrare.
Ma
la verità è che io non sono così di
ghiaccio, non sono per niente
immune alle passioni che assoggettano gli uomini al proprio volere.
Ed è proprio una di esse, che più mi rende
schiava: l'amore.
La
verità è che sto
soffrendo per amore. Questo può rappresentare una sorta di
discesa
agli inferi, ma può anche essere una rivelazione.
Ma
è molto più semplice accettare la prima, ovvero
un biglietto di
sola andata per la landa di perdizione, piuttosto che accettare
“l'illuminazione divina” e iniziare a combattere.
Perché
io ho già perso.
E
fa così male, è così doloroso. Specie
perché so che mi ama, solo
che vi è tra di noi qualcosa di più forte, che
c'impedisce di stare
insieme: questo qualcosa si è concretizzato sotto la figura
di
Ginevra.
Ad
essere sincera, potrei iniziare a fare il resoconto del mio
struggimento nei confronti di Artù, nonché il mio
fratellastro, ma
la verità è che questo non è
abbastanza. Perché il problema non è
solo dato dal fatto che Uther ha deciso di spargere il proprio seme
un po' ovunque, no. A questo dramma si doveva aggiungere Ginevra, una
serva che ha deciso di affascinare il mio uomo.
Come
se lei non lo sapesse, che Artù guarda solo me con quello
sguardo da
eterno innamorato.
Ma
ovviamente lei non può smettere di fingere per un istante e
osservare le cose con obbiettività, quello no. E quindi sta
a me,
povera piccola e dolce Morgana, subirmi le ingiurie e le maledizioni
da parte di tutto il castello, essere additata come figlia di Satana
o cose del genere, in attesa che Artù faccia la cosa giusta.
Perché
la farà, vero?
Dio,
sembro una scolaretta isterica alle prese con la prima cotta. E
sull'isterica e sulla prima cotta, ci sono senza dubbio.
E,
pensate un po', alla fine l'adulterio non mi sembra poi un'ipotesi
così fuori dal mondo.
A
me. Io, che sono stata generata da un atto extraconiugale.
E
che, se non si fosse capito, odio Uther per ciò che mi ha
fatto.
Voglio dire, prima seduce mia madre, poi fa morire mio padre, e si
dispera per la morte della moglie.
Che
si decida! Se l'amava così tanto, mica la tradiva, no?
E
poi, ciliegina sulla torta, uccide tutti quelli dotati di poteri
magici. Come me. E il tutto per vendicare la donna che ha tradito.
Carino,
senza dubbio.
E
io vengo chiamata coerenza – proprio come il caro paparino
–, non
c'è che dire: odio lui per ciò che ha fatto, e
voglio fare lo
stesso.
Una
mossa geniale.
Ma
io almeno ho una scusa: io amo così tanto Artù
che sarei disposta a
tutto, pur di averlo, anche per un solo istante perduto nello spazio
e nel tempo – senza contare che io non tradirei nessuno, dato
che
sarebbe lui a tradire.
E
invece no. Ora ci si mette Ginevra nel mezzo e tanti saluti. Che
avrà
poi lei di bello, proprio non lo so.
È
anche una serva, cribbio! Ha le mani rugose, graffiate e piene di
calli. Le mie invece sono delicate e morbide. In una sola parola:
perfette.
E
anche io sono perfetta, la perfetta metà della mela di
Artù. Ma
anche pera, fragola o ciliegia. O qualsiasi altra cosa, il cui succo
sia che siamo destinati a stare insieme, che siamo anime gemelle e
bla bla bla. Perché le anime gemelle stanno insieme, no? E
noi mica
possiamo lottare contro il destino, è vero o no? Dopotutto
dicono
sempre che il destino sia stato scritto nelle stelle, o cose del
genere.
E
mica si può sconvolgere il cosmo solo per sistemare delle
lettere
come ci fa comodo, giusto? Ovvio che lo è.
Morale:
compreremo un biglietto di sola andata per l'Inferno e tanti saluti.
Almeno staremo insieme, immersi nelle fiamme brucianti. Sarà
un po'
come amarsi eternamente, no? Dopotutto dicono sempre che l'amore
è
come una fiamma che non smette mai di bruciare. Quindi bruciare in
terra o bruciare nei piani bassi, cosa cambia? Nulla, esatto.
E,
sinceramente, non ho molta voglia di quel posto pieno di nuvolette e
uomini dalle intenzioni d'oro, se questo vuol dire rinunciare ad una
possibilità con Artù.
Quindi
compro il mio biglietto di prima classe per il luogo “del
pianto e
dello stridore di denti”, e tanti saluti.