Stralci di un
Amore Improvvisato
#Primo
Incontro
La prima volta che gli occhi di Pansy Parkinson, pupille scure e severe, si posarono sull'alta e dinoccolata figura di Ronald Weasley fu durante una lezione di Pozioni.
Non ricordava se fosse il primo o il quarto anno, ma rammentava ancora quella strana sensazione che le sconvolse lo stomaco e la colpì come un lampo chiaro nel bel mezzo di nubi scure e gelide.
Lui se ne stava accanto a Granger la Zannuta e Potter, ridacchiava e sorrideva contento per aver ricevuto l'aiuto silenzioso e infastidito della secchiona.
Poi improvvisamente volse la testa indietro e le sorrise.
Un sorriso sincero e senza secondi fini.
Lei trattenne il respiro e sentì la presa sulla bacchetta venire meno. La udì scivolare a terra con un tetro tonfo e l'esclamazione di fastidio della sua compagna di banco.
E solo in quel momento comprese che quel sorriso non era rivolto a lei, bensì a Paciok che era stato spostato dietro di lei per aver fuso il calderone. Riacciuffò la bacchetta e si rimise all'opera, ignorando quella strana sensazione di felicità e quelle impalpabili lacrime che bussavano ai suoi occhi.
Per molto tempo dimenticò quell'episodio, nascondendolo nei profondi antri di un'anima condannata ad essere nera, sotto centimetri di menzogne e pallidi sogni.
Gli anni erano passati veloci e tumultuosi, le strade si erano divise bruscamente, i sogni di una gioventù tranquilla spezzati e l'odore di guerra e di morte si stava infiltrando sempre più in quel freddo castello.
Pansy aveva preferito aggrapparsi ad altre certezze, anche se ogni tanto continuava a sognare quel sorriso.