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Autore: Temari    15/12/2012    5 recensioni
[Albero di Natale/Puntale]
- «Caro, portami il puntale nuovo, su! Manca solo quello...!»
Finalmente il momento a lungo atteso era arrivato. -
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, Crack Pairing
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti! =D
Dunque la storia che andrete a leggere (vi faccio i miei auguri), è nata da una conversazione su Skype poi degenerata su un forum pieno di pervertite, me compresa... ^^" Avevo minacciato che avrei finito per scriverci qualcosa su, ed eccomi qui. *si nasconde*

Note: Personificazione. Prendetela come una fic a metà fra il demenziale e la commedia--o come si può prendere una fic scritta per il p0rnfest, in cui si sa, escono fuori i pairing più strani ed assurdi. XD

Ja ne, 
Temari

Love at First Sight



        Respirando aria fresca per la prima volta in quasi un anno, Albero di Natale sospirò, felice di lasciare che i suoi padroni di casa lo aiutassero a sgranchirsi i rami mentre lui faceva vagare i pensieri. Quell'anno avrebbe avuto con molta probabilità un nuovo compagno: Stella era stata messa da parte - perché fuori moda o perché non più bellissima, il motivo era di poco conto per Albero - all'inizio di quell'anno nuovo, subito dopo che i padroni lo avevano spogliato degli addobbi e l'avevano rimesso in cantina.
        Non era molto contento dell'idea, ma dopotutto non poteva certo rifiutarsi—voleva bene alla sua 'famiglia' e quello di allietare le festività della fine dell'anno era il suo compito. Volevano prendere un puntale, come nuovo apice di Albero di Natale... Ed Albero avrebbe accolto il nuovo arrivato con un sorriso e avrebbe cercato di andare d'accordo con lui.
        Per diverso tempo Albero rimase immobile, lasciando che i padroni di casa gli appendessero i vari accessori sui rami, salutando i vecchi amici che non vedeva da molti mesi, e notando qualche new entry. I colori principali, per questo Natale parevano essere l'argento e l'oro.
        Ad ogni addobbo che vedeva venire verso di sé, tratteneva il respiro, pensando che il prossimo sarebbe stato il suo nuovo compagno—sebbene una parte della sua mente sapesse perfettamente che di solito l'apice dell'albero è l'ultimo elemento ad essere issato.
 
        «Caro, portami il puntale nuovo, su! Manca solo quello...!» Disse ad un tratto la padrona di casa a suo marito che, sparendo alla vista per qualche minuto, ritornò con un sacchetto di plastica e lo consegnò alla moglie.
        «È questo, vero?» Chiese l'uomo; al cenno di assenso che ricevette in risposta, lasciò la donna in salotto a finire di addobbare l'albero.
        «Bene... Ecco qui.»
 
        Finalmente il momento a lungo atteso era arrivato.
        Albero di Natale rimase ad osservare la padrona tirare fuori la confezione dalla borsa ed eccolo—il suo nuovo compagno, Puntale. Era di un incantevole rosso fuoco. Sarebbe spiccato su tutti gli altri, non c'era dubbio, il re incontrastato.
        «... Ah! Oww...» La voce riportò Albero al presente; il tono leggermente dolorante di Puntale fece capire all'altro che la padrona non era stata molto gentile.
        «Mi dispiace.» Disse Albero, cercando di rincuorare il nuovo arrivato. «Di solito non è così brusca.»
        Solo allora Puntale parve accorgersi della sua presenza e il più vecchio dei due sorrise appena nel vedere lo sguardo stupito ed affascinato di Puntale. «Wow! Sei così grosso!!» Sbottò il suo quasi-compagno, facendolo scoppiare in una risata carica di malizia.
        «Haha! Grazie del complimento, ma non sono che un albero di medie dimensioni... Ce ne sono di più grandi di me.»
        Contraendo il viso in una smorfia, Puntale rispose «Be', non posso saperlo, sei il primo che vedo!» mentre la padrona di casa lo avvicinava ad Albero, portandolo all'altezza dell'apice di Albero. Solo quando terminò la frase, si accorse che era giunto il suo momento «Ah! N-no... Non sono ancora pronto... Fai piano, è la mia prima volta... Mi hanno appena spogliato della confezione...!» pregò, con un misto di inquietudine ed innocente curiosità.
        Una reazione decisamente diversa da quella a cui era abituato—in fondo con Stella era stato lui a non aver avuto altre esperienze. Albero non poté fare a meno di pensare che Puntale era piuttosto carino ad essere così spaventato, così lo rassicurò con voce gentile. «Non avere paura, chiudi gli occhi e rilassati. Non ti farà male... La mia punta si è lisciata negli anni, non farà attrito.»
        Con uno sguardo carico di fiducia, Puntale fece come gli era stato detto. «Nngh...!» Stringendo i denti e trattenendo il respiro, Puntale si sentì scivolare in basso con quasi nessun fastidio... Il tocco di Albero era come una carezza che si espandeva dall'interno del suo corpo, riempiendolo completamente. «Ahnn!!»
        «Aahh...» Gemette Albero, un verso appena udibile, carico di emozioni vecchie e nuove—dopo più di un anno era nuovamente unito fisicamente alla sua seconda metà, eppure era una sensazione diversa, poiché aveva trovato un nuovo compagno con cui avrebbe trascorso ancora molti anni a venire. «È un'esperienza fantastica, vero?» Sussurrò a Puntale.
        «... Sì...»
 
   
 
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