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Autore: HoranYouAreMyLife    16/12/2012    1 recensioni
"Non mi lasciare. Ti prego,non mi lasciare."
Dissi piangendo e stringendole la mano.
"Ti amo Liam."
Dopo quelle ultime parole,il suo cuore smise di battere,il suo respiro; cessò,insieme al mio.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Ti guardo amore mio,mentre dormi tranquilla e serena.
Non hai capito quello che è successo,ma è comprensibile tutto ciò. Io sto male,in questo momento mi sento amareggiato,solo,vuoto. Sto scrivendo questa lettera a te amore mio,magari da grande la leggerai e capirai come io mi senta in questo momento.
Voglio raccontarti una favola,di me e di tua madre,una favola che non è andata a buon fine,visto che se ne è andata.
Ho incontrato Cèline,tua madre,tre anni fa a scuola,mi è sempre piaciuta. La vedevo passeggiare per i corridoi ma non ho mai avuto il coraggio di rivolgerle la parola,fino a quando non la vidi circondata da bei ragazzi e avendo paura che qualcuno potesse portarmela via mi feci avanti.
Cèline Holmes,un nome che mai si cancellerà dal mio cuore e dalla mia mente.
Aveva solo quattordici anni lei io ero due anni più grande di lei,ma questo non importava,l'amore non ha età. Man mano che passavano i giorni,i mesi Cèline mi piaceva sempre di più e più la conoscevo,più mi innamoravo.
Era dolce,sensibile,delicata,bella.
Mora,occhi verdi,carnagione chiara,alta,magra..Insomma,era davvero perfetta.
Dopo circa un anno che ci frequentammo,io le confessai quello che provavo per lei. Le dissi che l'amavo il giorno del suo quindicesimo compleanno,lei non mi rispose a parole,mi baciò.
Da lì nacque la nostra favola,ci amavamo davvero ed io non mi azzardavo a toccarla nemmeno con un dito.
Non sono quel genere di ragazzo,uomo,che se ha una donna sotto mano deve per forza avere rapporti sessuali,io ero pronto,ma lei no,ed io non le mettevo fretta,eravamo,giovani c'era ancora tempo per un passo così importante.
Dopo circa sette mesi che stavamo insieme Cèline cominciò a farmi delle domande,aveva paura di perdermi,che io la potessi tradire,ma come facevo? Come potevo tradire quella ragazza che ha rapito il mio cuore? Come potevo tradire la mia ragione di vita? No,non ci potevo riuscire,non riuscivo a guardare nessun'altra ragazza,per me esisteva solo lei.
Così dopo un anno della nostra relazione,proprio il giorno del nostro anniversario,Cèline era diversa. 
"Sono pronta. Voglio sentirmi effettivamente tua,donandoti una parte di me." 
A queste parole restai stupito,le chiesi se fosse sicura,lei mi rispose con un 'Certo!' secco e sicuro,poi successe. 
Una magia,una notte che non dimenticherò,la notte più bella della mia vita. 
Ero così felice quando stavo con lei,tutto il resto scompariva,esisteva solo lei,mi perdevo in quei suoi occhioni verdi e ogni giorno che passava m'innamoravo di più di quanto già lo fossi.
Dopo due settimane,Cèline mi disse che forse era incinta. Era impaurita,ma io la rassicurai,ci accertammo che fosse effettivamente così ed in effetti,era proprio in attesa.
Io,ormai diciottenne le promisi che mi sarei preso cura di te,che non ti avrei visto mai come uno sbaglio adolescenziale perché quello che c'era stato tra me e tua madre non era stato sesso ma amore che è diverso.
I mesi passavano e la pancia della mamma cresceva. Per ogni mese che passava,scattavo foto al ventre di Cèline,foto che ancora ho e che sto guardando da più di un'ora. 
L'ultima foto di Cèline e del suo pancione l'ho scattata ieri sera,l'ultima sera che io e tua madre abbiamo passato insieme. Abbiamo dormito abbracciati,mano nella mano.
Stamattina accusava dei forti dolori,così siamo corsi all'ospedale.
Eri pronta per nascere,o forse no,volevi abbandonarci.
I dottori ci avevano comunicato che stavi per morire,che non potevi nascere,così hanno operato d'urgenza la mamma.
Io ero ansioso nella sala d'aspetto,non la smettevo di camminare avanti e indietro,cercando di calmarmi.
I dottori non uscivano da quella maledetta stanza,ed io mi agitavo,non stavo calmo.
Mi sedetti cinque minuti,quando uscii un dottore.
"Allora?"
"Signor Payne,la bimba è nata."
"Ah,davvero? Posso vederla? La mia ragazza come sta?"
"Signor Payne ascolti,temiamo che la sua ragazza non possa farcela. Ci dispiace."
"Cosa?"

Mi crollò il mondo a dosso. Non capivo cosa provavo in quell'istante,ero confuso.
"Abbiamo fatto il possibile."
"Posso vederla?"

Il dottore mi fece entrare nella camera dove c'era la tua mamma,sudata,stanca,ma pur sempre bellissima.
Mi sedetti accanto a te,lei ti teneva in braccio,con quella poca forza che le rimaneva. Mi sorrise.
"E' nata."
"Come vuoi chiamarla amore?"
"Mi piace il nome Angelica."
"Allora questo sarà il suo nome."

Ci fu silenzio.
"Liam,sto per morire,vero?"
Io non risposi. 
Piansi.
"No amore,per favore non piangere. Io starò sempre con te,promesso."
"Non può finire così. No!"
"Liam,ascoltami,prenditi cura di Angelica,ripetile sin da ora che le ho voluto e le vorrò per sempre bene,dille che mi dispiace se non posso accompagnarla nella sua infanzia,nella sua adolescenza,nella sua trasformazione da ragazza a donna,dille però,che io sarò sempre presente e che basterà che lei pronunci la parola 'Mamma' ed io sarò lì ad abbracciarla,ad ascoltarla anche se non mi potrà vedere. Dille tutto questo,Liam."

La voce si faceva sempre più bassa.
Aveva chiuso gli occhi,faceva fatica a tenerli aperti.
"Non mi lasciare. Ti prego,non mi lasciare."
Dissi piangendo e stringendole la mano.
"Ti amo Liam."
Dopo quelle ultime parole,il suo cuore smise di battere,il suo respirò cessò,insieme al mio.
Urlai. 
Tu dormivi serena fra le sue braccia.
Io la baciai per l'ultima volta,ti presi in braccio e l'abbracciai. Poi entrarono i dottori e me la portarono via.
Adesso sono in una stanza,solo con te.
Ti fisso mentre dormi serena,il mio amore verso te cresce da secondo a secondo.
Ho fatto una promessa a me stesso,quella di essere un buon padre,di non farti mai mancare nulla e di farti sapere quanto amavo,amo tua madre e di raccontarti tutto quello che vorrai sapere su di lei.
  
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