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Autore: Pikachu97    16/12/2012    3 recensioni
E' una Pearlship, non ha bisogno di un perchè. Ha bisogno solo di essere letta. Spero vi piaccia.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ash, Lucinda
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
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Premessa: in questa storia vedremo i pensieri/discorsi di Ash (in rosso) e quelli di Lucinda (in blu).. Siamo all'ultimo episodio dei 'Vincitori della lega di Sinnoh'



Sensazione






Eh poi boh..

Ti rendi conto improvvisamente di quanto lei sia speciale per te. Di quanto quel Addio fa così male adesso, invece che in quel momento. Di quanto tonto sei stato a non accorgertene prima: di quanto lei sia giusta per te. Le lotte, sono sempre state l’epicentro di tutto. Ma così da un momento all’altro è arrivata lei che ha sconvolto gli equilibri. E’ entrata nella tua vita così, come una bomba che quando esplode lascia i suoi frammenti sul corpo di un veterano di guerra e che col tempo, impara ad accettarli come segni di una vita faticosa ma vissuta. Ma questi non sono segni dolorosi, segni di cui vorresti liberartene. Sono segni di vita, di emozioni, di sensazioni. Ogni segno ha una determinata sensazione: gioia, dolore, felicità, preoccupazione, tristezza. E lei, lei era riuscita a fartelo capire tutto nel giro di un semplice viaggio in una semplice regione. Sinnoh. E solamente adesso che l’hai finito ti rendi conto di quanto istruttivo sia stato, non solo per temprare il tuo spirito di Allenatore di Pokèmon, ma anche per farti capire che oltre alle lotte, agli allenamenti e alle catture, esiste tutto un altro mondo da esplorare. “Sono cose che s’imparano da soli” ti disse molta gente un tempo. Tu non hai mai capito il vero significato di quelle parole, ma non c’era da stupirsi.. Proprio perché si imparano da soli devono essere attivate da qualcosa, un po’ come l’evoluzione. Se non c’è un Perché, un pokèmon non si evolve. Così come l’Amore, è già perché è proprio l’amore quel nuovo e strano mondo appena scoperto, perché se non hai qualcuno a cui dare il tuo affetto, qualcuno da amare, non c’è motivo che questi si presenti alla tua porta. Come l’evoluzione anche tu dovevi avere il tuo perché per capire cosa fosse quel vortice di emozioni, quel groviglio alla pancia, quell’aumento di temperatura, quel sudore improvviso. Ed era solo esclusivamente lei, la ragazza dagli occhi blu, che riusciva a condizionarti. Lei che per ogni occasione stava sempre al tuo fianco; lei che credeva in te anche quando la fine incombeva; lei che quando vedevi nero riusciva a farti trovare del bianco e a diffonderlo nella tua vita; lei che cadeva e che sotto la tua guida risaliva. Come l’araba fenice: cade ma poi risorge. E per quanto tu possa essere stato uno sciocco ingenuo, capisci che l’amore è una cosa basata su due punti ferrei. Se uno non esiste uno, l’altro è destinato a cadere.

Ma ci pensi a fondo e voi noi siete mai caduti. Forse perché era una buona amicizia. Forse perché era una vera amicizia. Probabilmente perché era molto di più. Come non esiste due senza tre ora ti rendi improvvisamente conto che non esisti tu senza lei, e probabilmente lei senza te. Ma lei a mai dato segni di questo tipo? Il dubbio che lei possa averti visto solo ed esclusivamente come un caro amico fa strada tra i tuoi pensieri. Ma ancora ti aggrappi a quelle ferite, quei segni che provano tutto il contrario. Ed è la ferita più profonda di tutte, che lacera e ti martoria il cuore che te lo fa capire: il vostro addio. Un cinque. Il vostro cinque. Un modo celato per dirvi che ci sarete sempre, che vi volete bene, e perché no, che vi amate. E poi subito dopo lacrime. Sei riuscito a scorgerle anche a una distanza piuttosto lunga, sul suo viso angelico attorniato dai suoi luminosi capelli blu. E l’unica cosa che sei riuscito a dirle fu solo “Ti prometto che ci rivedremo” e lei si fida te, ne avete passate tante insieme e sa che quando fai una promessa la mantieni ad ogni costo. E questo le basta per farle tornare il sorriso. Ed era sempre stato così. Piccoli attimi vostri rubati allo spazio e al tempo, a Palkia e Dialga,  che restano per sempre vividi nei vostri ricordi e nelle vostri ferite che solo l’altro sa e può curare. Perciò non perdi altro tempo.

Appena arrivato e già parti, di nuovo, per la splendida regione di Sinnoh. Ora epicentro della tua vita. Non puoi più buttare altri minuti e con il primo traghetto parti, non importa l’orario. Arrivi nella regione montuosa all’incirca verso le 3 di notte ma non ti importa. Meglio non dormire poche ore, che dormire per sempre. Perché è quello che hai fatto finora: dormire o semplicemente ignorare il destino, il fato. Arrivi a Duefoglie e benché Pikachu abbia tentato di restare sveglio, la stanchezza ha prevalso su di lui, come dopo un difficilissimo incontro, e lo hai dolcemente rassicurato e quasi obbligato a riposarsi, perché non deve affrontare da solo questa nuova sfida. Sa che c’è lei ad aspettarla. E così mentre il topino dorme tranquillo tra le braccia del suo amato allenatore in poco tempo arrivi a Duefoglie. E come un zombie bisognoso di linfa vitale, tu di dirigi verso quell’abitazione così famigliare ma allo stesso tempo sconosciuta. Sono attimi e suoni il campanello. Speri vivamente che non sia Olga, anche perché non sapresti cosa risponderle. La porta si apre e lei in pigiama ti appare. Lei, la tua Lucinda. E nonostante tu l’abbia vista numerose volte vestita in modi diversi durante le sue gare, pensi che anche così lei sia perfetta. E il tuo pensiero diventa realtà quando lei ti abbraccia sussurrandoti un flebile “Sei tornato.. Mi sei mancato..” E subito rispondi a quell’abbraccio, tenendo con un braccio il tuo migliore amico, e stringendo a te più forte che mai la tua migliore amica.. o forse qualcosa di più.


Per quanto sia difficile ammetterlo, è finito. Il nostro viaggio insieme è giunto alla conclusione, così anche la nostra avventura. Sarà che è stato il mio primo viaggio, sarà che è stata la novità, ma l’unica vera e sola novità è stato proprio lui. Lui è stato come un uragano, un tremendo e impetuoso uragano. Ha sconvolto i miei piani, la mia esistenza. Pensavo che la cosa più preziosa al mondo fossero i Pokèmon, i miei poi, e adesso che sono una coordinatrice ne sono totalmente certa, ma questo anche grazie a lui. Come faccio a dirlo? Con la mia e supersegreta prova del nove: ho scelto di seguirlo, e supportalo nella lega, che intraprendere un nuovo viaggio con Kenny, rivale mio in gare e uso in amore. Essì perché Kenny ha sempre provato qualcosa per me, ma io l’ho sempre visto come un fratello. Senza lui non sarei riuscita ad arrivare dove sono arrivata. E’ stato un maestro per me, un amico, una spalla, un conforto. Era la mia roccia, la mia ancora, il mio salvagente. Ci sono stati dei momenti dove avrei voluto abbandonare tutto, dove mi dicevo che non ce l’avrei mai fatta. Eppure sono arrivata alla finale del Gran Festival e tutto ciò lo devo anche a lui . Mi spronava, mi rassicurava e mi consigliava. Mi ha sempre ammagliata col suo saperci fare con i Pokèmon, e un po’ m’immedesimavo in lui quando sentivo di aver raggiunto una certa affinità con uno dei miei amici. E’ stato un amico speciale per me, ma per quanto sia bello questo ricordo è allo stesso tempo un po’ doloroso.. Siamo sempre stati amici, migliori amici, ed è questo il punto.. Non mi ha mai visto come qualcos’altro? Sai me lo sono iniziata a chiedere quando incontrammo Darkrai.. si ricorda che avventura? E’ stata fantastica, come sempre del resto.. Per quanto possa aver difficoltà in campo di cuore, in quanto ragazza sono sempre stata più avanti di lui e sentivo che a poco a poco qualcosa stava cambiando tra di noi, si stava evolvendo.. mi stavo innamorando. Perché si, lui è così. E’ quel ragazzino che ha un amore sconfinato per i Pokèmon e per i suoi amici anche a costo di mettere a repentaglio la sua vita. Ha un cuore d’oro ed è sempre disponibile. Sono quelle cose che più mi attraggono di lui. Ma per sapere se sei veramente innamorato di qualcuno devi vedere se sei capace di accettare i suoi difetti e vederli come pregi, e per quanto mi riesce difficile, io non ho mai visto difetti in lui, o per lo meno erano sempre dettati dalla sua vivacità e spensieratezza. Impulsivo e cocciuto sono i primi che mi vengono i mente. Ma anche grazie a questa sua cocciutaggine e impulsività sei quel ragazzo che tanto mi fa impazzire. Perché è così, Ash Ketchum, lui mi fa impazzire. Mi machi terribilmente.. Ti ho appena salutato è già sento che il mondo mi sta crollando addosso, che una parte di me se ne andata. Quando lo avevo visto sul molo, per l’ultima volta, non sono riuscita a trattenere le lacrime e ho anche abbassato il volto per evitare di vederti ancora, come a non credere a quello che vedevo e per evitare di farmi vedere debole ai tuoi occhi. Ma lui non si sa come era riuscito a vederle e mi aveva promesso che sarebbe tornato. So che la manterrà questa promessa, lo sento, dal profondo del mio cuore, mala difficoltà e dover pazientare.. Guardo fuori dalla finestra. Il tuo ricordo è troppo doloroso. Il cielo è limpido, la Luna piena risplende creando con le stelle uno spartito musicale, che a seconda dell’intensità dei raggi brilla illuminando gli astri ritmicamente come delle note. E’ magnifico.. Dio cosa darei per averti qui..

Sento un rumore provenire dal salotto, come un bussare. Alle 3 di notte mi chiedo chi diavolo possa essere. Vado giù di malavoglia e apro alla porta e me lo ritrovo li, col fiatone, con il suo Pikachu tra le braccia che dorme beato, e i raggi della Luna alle sue spalle che sembrano creargli un’aurea magica. Penso sia una visione, ma è il cuore a dettar leggi non la mente e mi fiondo su di lui in un abbraccio. Gli sussurro qualcosa, ma sono persa a godermi quel gesto quanto sento una presa intorno alla mia vita, forte e decisa. Sembrava surreale.


Averla qui tra le mie braccia è un sogno.. Un tremendo, desiderato, orribile, travolgente sogno.. Ho paura di perderla, ma averla adesso è la cosa più bella che possa desiderare. Mi invita ad entrare e a mettere Pikachu a dormire sul divano e così faccio. Il mio piccolo amico a bisogno di riposo. Appena fatto questo mi giro verso di lei e non posso resistere all’impulso di non abbracciarla con tutte e due le mie braccia, per aver la certezza che non scapperà “Lucinda.. Mi mancavi così tanto io..” non posso continuare. Ha messo un dito sulle mie labbra e adesso mi sta accarezzando una guancia. Mi sto letteralmente perdendo nei suoi occhi blu mare.. “Non dire nulla Ash.. L’importante è che tu sia qui adesso..”

Ci sediamo sul divano. Mi stringe ancora tra le sue braccia e non posso fare a meno di pensare che quello sia il gesto più dolce del mondo. Mi sono accoccolata sul suo petto e posso sentire chiaramente il suo cuore battere freneticamente: è un suono soave quanto quello della sua voce “Lucinda..” inizia lui accarezzandomi i capelli “Io ti voglio bene.. e tanto.. sono tornato perché stavo male senza di te.. ho ripensato a tutto quello che abbiamo fatto insieme.. e sono riuscito a capire per la prima volta in tutta la mia vita cosa sia l’amore! E io.. io penso di averlo trovato con te..” dice lui abbassando i toni.. si sente chiaramente il suo imbarazzo, ed è terribilmente tenero. “Ash.. non ci speravo più..” dico io stringendomi al suo petto “Non ho mai riflettuto tanto come oggi su cosa tu fossi per me, e quando ti ho visto salire su quella barca ho sentito rompersi qualcosa.. sono stata molto male e anche io ho pensato molto a noi.. io ti voglio tanto bene, ma proprio tanto tanto..” dico tirandomi su per guardarlo negli occhi. Si era tolto il cappellino e i suoi capelli mal pettinati come sempre erano di un nero acceso, complice anche la Luna. Con una mano glieli scompiglio e con l’altra gli accarezzo il viso.

E’ seduta tra le mie braccia e ha ripreso ad accarezzarmi e stavolta a scompigliarmi i capelli. Sento un’irrefrenabile voglia di dimostrarle quanto bene le voglio ma non ho idea di come si faccia! Non sapevo cosa era l’amore prima di incontrare lei e ora che so com’è non so come si dimostra. E la cosa mi imbarazza moltissimo. Voglio veramente farle vedere e capire che adesso per lei io ci sarei stato e sempre ci sarò. Ma non so proprio come. Ma come ho detto prima io ci sono in funzione a te e tu in funzione a me e fai una cosa del tutto inaspettata ma allo stesso tempo desiderata. Mi baci. E se all’inizio quel contatto è stato shoccante, adesso è magico.

Sei qui seduto nel più totale silenzio e nei tuoi occhi leggo incertezza. Non so cosa tu stia aspettando, ma io di certo ho  perso la voglia di farlo.. Ti bacio.

Ed è proprio così che la nostra amicizia, ha superato quel gradino. Prima eravamo io e te. Ora siamo noi. E non ho voglia di lasciarti andare. Mai più .. Adesso siamo pronti per questo nuovo mondo perché so che con te al mio fianco non ho bisogno di altro.

Ti amo.



Angolo di Supertita97
Eccomi qua con una shot.. era un po' che non ne scrivevo una.. Che cosa ne pensate? Ho cercato di riassumere tutto i loro viaggio e i loro momenti e amplificarli con la nuova parolina con la 'A' appena scoperta dai due testoni... Da Pearlshipper che sono ho cercato di mettere tutto l'amore e la verosomiglianza possibile. Ma essendo anche una sfegatata Pikashipper non ho potuto fare a meno di inserire quel piccolo grande topino elettrico.
Spero vi sia piaciuta e che non sia nulla di già letto! :)


Pikachu!
  
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