Anime & Manga > Capitan Harlock
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Autore: JOSEeDANISH    16/12/2012    6 recensioni
Si avvicina il Natale ed i nostri eroi si preparano a festeggiarlo in maniera un po' diversa dal solito. LA nostra cuoca preferita è un po' giù di morale ma a risollevarglielo ci penserà il nostro amato Capitano....e non solo.
Genere: Avventura, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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L'uomo arrivò all'hangar dell'Arcadia con la sua navetta in condizioni perfette .
Una vera meraviglia tecnologica.
Peccato portasse le insegne del loro principale nemico: Mazone.
Qualcuno dei pirati mormorò che era una vera follia farlo salire a bordo ed accoglierlo come un ospite gradito.
Fu Maji ad essere incaricato di fare gli onori di casa, anche per controllare che venissero prese tutte le precauzioni della situazione. E con una nave mazoniana nei dintorni la prudenza non era mai troppa.
 
Purtroppo, con il capitano ed i principali membri dell'equipaggio in missione, gli era toccato di fare le veci di Harlock cercando di evitare di correre rischi e mettere a repentaglio l'incolumità della nave e dell'equipaggio stesso.
Sapeva che il suo era un compito delicato: se avesse fallito, Harlock lo avrebbe scuoiato vivo e messo in salamoia ma prima gli avrebbe di sicuro strappato la barba ed i baffi con la ceretta a caldo che la signora Masu si offriva sempre di fare al petto del capitano.

"Come al solito...quando c'e' un guaio, chi e' quello che deve risolverlo? Maji, ecco chi! Maji di qua, Maji di la'....E loro dove sono? Da qualche parte nel cosmo a fare i paladini! " bofonchio' osservando l'ospite dalla sua postazione adiacente l'hangar, mentre verificava attraverso le telecamere di sorveglianza che tale ospite non commettesse qualche azione offensiva.
Una volta chiuso il portellone principale aprì l'interfono per comunicare con lo straniero ma si trovo', una volta tanto, con la bocca aperta non per parlare ma per ammirare la visione divina che accompagnava il tizio.
- Sbav....ehi, ma che succede? Sapevo che doveva arrivare il prode ma, perbacco, vedo anche una meravigliosa assistente al suo fianco. Accidenti che gnoc....ehm..che strafi....che bel pezzo di ...che bella signora!!!
Si riprese dalla sorpresa ed ordino' ai i suoi di accertarsi che i due  non avessero armi: si rammarico' del fatto che, essendo lui il capo, non potesse perquisire la donna per verificare che quelle curve fossero tutte vere e che non nascondessero armi improprie.
Gli ospiti scesero lentamente dalla loro navetta ed aspettarono con pazienza che i pirati accertassero la loro inoffensività. La donna si offri' per la perquisizione senza battere ciglio, per la gioia ed imbarazzo del servizio di sicurezza.
Non avevano armi con loro, non erano venuti per combattere.
Il loro viaggio era stato ispirato da ben più nobili motivi, oltre che da un ordine perentorio di Raflesia e da una cospicua somma di denaro e ben presto avrebbero rivelato quali.
 
In quello stesso momento il Capitano, Mimeh, Yuki, Yattaran e Masu si trovavano sul pianeta Aralian a fare rifornimento di generi alimentari e non solo.
 
"Mimeh, tu verrai con me all'enoteca della cantina" disse Harlock guardando l'aliena dagli occhi dorati.
 
"Certamente, non vedo l'ora di degustare le prelibatezze di questo posto...dicono che il vino di Aralian sia un nettare prelibato..." rispose sorridendo virtualmente.
 
Harlock per gentilezza non disse che per Mimeh era un nettare prelibato anche quella robaccia che l'equipaggio distillava in segreto nella sala motori.
 
"E noi dove andiamo??" chiese Yattaran saltellando qua e là per i corridoi del centro commerciale Luxia.
 
"Io gradirei fare acquisti...." disse Yuki guardando golosamente un negozio di scarpe.
 
"E voi signora Masu che farete? Mi avete pregato di comprare nuove pentole per la vostra cucina...ecco, avete a disposizione due piani di negozi per rub..a-ehm...per prendere quello che preferite! Sapete che non avete limiti di spesa....tanto non paghiamo lo stesso!" suggerì Harlock guardando con tenerezza la sua anziana cuoca.
 
"..umf...si si...darò un'occhiata...." bofonchiò la signora guardando le vetrine circostanti con aria assente.
 
"Povera cara....si vede che non è più in forma..." sussurrò Mimeh all'orecchio di Harlock.
"Spero che si svaghi un po' e che pensare a pentole e padelle le faccia bene...ma vedrai che al nostro rientro all'Arcadia le passerà tutto. " rispose il capitano sfoggiando un sorriso enigmatico.
 
"Signora Masu, sarebbe così gentile da aiutarmi nell'acquisto di un nuovo paio di scarpe?" le chiese cortesemente Yuki, tentando di distrarla dai suoi pensieri.
 
"E che te ne fai di un paio di scarpe nuove? Tanto porti sempre i soliti stivaloni neri! " rispose acida la cuoca alzando le spalle in segno di indifferenza.
 
"Beh...ecco io...potrei indossarli la prossima settimana in occasione del Natale, che ne dice?" abbozzò la ragazza.
 
"Bah...Il Natale...umpf...una festa come un'altra...." fu la risposta secca di Masu che cambiò direzione e si diresse da sola verso la fine del corridoio in cui si erano fermate a parlare.
 
"Ragazza mia, quella donna non sta bene...no!no! Dobbiamo fare qualcosa per tirarla un po' su!" farfugliò Yattaran mentre guardava un negozio di modellini con il naso appiccicato alla vetrina. "Dobbiamo stimolare la sua creatività!" concluse poco prima di sparire all'interno per ammirare da vicino gli aeromodelli.
 
Stimolare la sua creatività? Pensò Yuki tra sé e sè con una punta di terrore. Questo voleva dire innescare la miccia di una bomba atomica: i suoi piatti, gà abbondantemente assurdi, avrebbero potuto diventare quasi mortali! E poi quali ingredienti avrebbero potuto procurarle che lei già non conoscesse? No, no: ormai era sicura: mai piu' pipillus per tutto il resto della sua vita.
La sua attenzione fu improvvisamente attratta da un meraviglioso paio di sandali dal vertiginoso tacco 12 a spillo tempestati di cristalli scintillanti. Senza attendere oltre si infilò direttamente in negozio a provarseli: nessuna donna che abbia un minimo di amor proprio avrebbe potuto resistere a quella tentazione.
Che poi le si fossero fratturati i metatarsi e le fosse venuta la tendinite, che importava?
 
La cuoca nel frattempo aveva raggiunto il piano superiore dove si trovavano oggetti casalinghi ed elettrodomestici dalla tecnologia avanzatissima. Ma tutto quello splendore sembrava non interessarla, non la toccava minimamente.
Sospirò guardandosi intorno con aria abbattuta.
 
"Ci vuol ben altro che tutti questi gingilli scintillanti per risollevare il mio morale in questo momento...." mormorò tra se e se la donna. "ho perso le mie mannaie a causa di quelle maledette ed ho dovuto restituire i bisturi al dott. T.....ora sono persaaaaaa!!! uaaaaaa!!"

Si soffio' il naso nel suo grembiule: nessuno avrebbe notato una macchia di moccio verde tra le altre macchie di colore indefinito, alcune delle quali di origine alimentare, altre no.
Girò senza una meta precisa tra gli scaffali, guardando distrattamente pentole e tegami di ultima generazione, quelli per i quali un tempo, pur di averli, avrebbe fatto pazzie.
Si limitò a sbuffare nuovamente , sfiorando con la punta delle dita nodose i calici in cristallo cesellato che erano sistemati in bella mostra su di un tavolino elegantemente apparecchiato per due persone.
 
-Oh Gordonius....sei sempre nei miei pensieri....- pensò tra sé e sé asciugandosi una lacrima sul suo grembiule - Come vorrei vederti ancora una volta! Come vorrei cucinare ancora per te....con te! Noi due insieme formeremmo una squadra imbattibile: The cosmic chefs!! Io e te siamo fatti l'uno per l'altra...culinariamente parlando...come il melone col prosciutto, come il formaggio con la pera, come il cavolo e la merenda....come il cacio col cavallo!-
 
Lasciò il reparto casalinghi con l’intenzione di tornare al piano inferiore dove avevano appuntamento per tornare alla nave.
La sua attenzione fu però attratta da un negozio la cui vetrina era in parte oscurata da un drappo di velluto rosso. Si avvicinò incuriosita ad osservare ciò che vi era esposto.
 
"Mumble mumble...." disse tra sé e sé, guardando con curiosità un oggetto cilindrico a punta smussa che vagamente ricordava una supposta dalla punta arrotondata "ma che oggetti originali!! Quello lungo sembra un frullatore ad immersione...oooooh guarda! Ne fanno di diversa misura e di diversi colori, anche! pero'...hanno una strana forma a pipillus ! Ma di che che marca e'? Dildo? Mai sentita. Forse è di nuova tecnologia!! e quell'altro che roba è?? Sembra una specie di bracciale..."cock ring" ...no, deve essere un anello...ma chi cavolo ha un dito cosi' grosso da metterci un anello del genere? mah...però, potrei regalarlo al capitano!! Lui è sempre tanto buono con me...Non porta gioielli, forse e' il caso di cominciare...ma dovrei farlo restringere...quello li' metallico e' bellissimo....un piccolo dono lo farà felice!! "
 
Con il morale risollevato entrò lesta nel negozio dove una stangona, vestita in abiti succinti, la squadrò da capo a piedi con aria meravigliata.
"Ehi nonna, siete venuta a cercare roba interessante, eh?!" le disse sogghignando ed ammiccando " In fondo, certe cose non hanno eta'..." altra strizzatina d'occhio

-Un'altra lesbica!- penso' Masu - Ma che faccio io alle donne? E poi che età bisogna avere per usare un frullatore, eh??-
 
"Senta signorina " disse poi "questo è proprio il posto che fa al caso mio. Mi serve quello e anche quello là!!" rispose Masu in tono secco e deciso indicando il frullatore e il cock ring " Voglio quel frullatore la'...quello modello John Holmes...bello grande, cosi' omogenizza anche la carne piu' dura....Ma quell'anello lo si puo' stringere? Farlo piu' piccolo? Insomma...a chi puo' calzare una cosa del genere?"

"E' una misura standard maschile, signora..." disse la commessa un po' sorpresa.

"Di sicuro non è della taglia adatta al mio capitano ...glielo ho visto io....non ce l'ha cosi' grosso...."

La signorina rimase interdetta
"E quanto sarebbe grosso?" chiese, non senza una punta di curiosita'.

Masu, sul momento, rimase a pensare, poi si osservo' il pollice

"Ecco..un po' piu' grosso di questo, ma lungo piu' del doppio!"

La commessa provo' a spiegare che non vendevano tali oggetti in misura pediatrica, ma Masu non volle sentire ragioni: avrebbe chiesto a Yattaran di ridurre le dimensioni dell'anello, dato che quegli incapaci non erano in grado di farlo.

"Il frullatore non lo incarti....quello lo uso io.! E' roba personale!" esclamò con orgoglio pagando il conto.
La donna inarcò le sopraciglia e spalancò la bocca. Lo sguardo assassino che Masu le lanciò la convinse a fare come diceva. Mise tutto in una elegante borsa di similpelle e la consegnò alla cuoca che osservava con aria compiaciuta i suoi acquisti.
Si sentiva rincuorata ora che aveva a disposizione nuovi elettrodomestici ed un insolito regalo per il suo capitano. Era certa che lui avrebbe gradito un così gentile pensiero da parte della sua adorata cuoca e confidente. E non vedeva l'ora di provare il nuovo frullatore, magari preparando un dolcissimo zabaione o una squisita torta farcita di crema pasticciera.
 
"Ecco la signora Masu" mormorò Yuki guardando verso la cima delle scale "Ha l'aria meno truce di quando siamo arrivati, forse ha trovato qualche pentola nuova per la sua cucina!"
 
"Hai ragione" rispose Mimeh vedendo l'anziana scendere le scale con la grazia e la leggiadrìa di una farfalla...cui avevano strappato le ali.
 
"Ehi, signora Masu, avete trovato qualche aggeggio interessante nel negozio di casalinghi?" chiese Yattaran saltellandole intorno e lanciando occhiate furtive dentro la borsettina che lei custodiva gelosamente al petto.
 
"Gira al largo , tappo! Lo saprai a tempo debito!" rispose acida guardandolo di traverso. Aggiunse poi in tono più pacato:" Capitano, per me possiamo rientrare all'Arcadia, ho terminato lo sciopping!"
 
Harlock annuì sorridendo appena, pregustando la sorpresa che la vecchia Masu avrebbe trovato al suo ritorno sulla nave.
 
 

  
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