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Autore: emme30    16/12/2012    9 recensioni
Tanti Auguri a somochu ♥
[Happy Seblaine Sunday!]
“Amore della mia vita.”
Blaine riconobbe subito chi ci fosse dall'altro capo della cornetta. Scosse la testa e sospirò.
“Cosa hai fatto?” chiese con il tono di uno che la sapeva lunga mentre tornava in cucina.
“Te l'ho mai detto che ti amo davvero davvero tanto?”
Blaine sospirò nuovamente. “Avanti, sputa il rospo, cosa hai fatto stavolta?”
“Niente di particolarmente... preoccupante.”
Blaine alzò gli occhi al cielo. “Sebastian.”
“Avrei bisogno che tu mi venissi a prendere in un posto.”
“Sei rimasto senza benzina dall'altra parte della città? Guarda che puoi prendergli gli autobus, te l'ho detto stamattina di fare il pieno, e come al solito non mi hai ascoltato.”
“Sono in ospedale... ma, prima che tu possa preoccuparti, giuro che sto bene.”
Genere: Comico, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Sebastian
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tantissimi auguri di buon compleanno a somochu, sperando che questa cosina possa strapparti un sorriso e una risata, love you

 

 

Di braccia ingessate e mariti orgogliosi

 

 

Blaine entrò in casa quel lunedì sera con la consapevolezza che quell'estate avrebbe dovuto convincere Sebastian a mettere il condizionatore nella loro dimora. Era solo giugno e c'erano temperature africane, quaranta gradi all'ombra e si sudava persino a stare fermi immobili. Senza contare il fatto che aveva pure parcheggiato l'auto al sole al lavoro e il viaggio per tornare a casa gli aveva fatto pensare che fosse dentro un forno.

Chiuse la porta di casa con il tallone, cominciando a spogliarsi quasi immediatamente e desiderando ardentemente essere sotto il flusso gelato della doccia. Si prese tutto il tempo del mondo sotto l'acqua fredda, intenzionato a far abbassare la temperatura di almeno dieci gradi.

Raggiunse la cucina quasi un'ora dopo per preparare la cena, indossando solo un paio di shorts e con ancora i capelli umidi della doccia pettinati all'indietro. Sbirciò dentro al frigo, optando per una freschissima insalata con un po' di tutto dentro, quando sentì il telefono di casa squillare.

Chiuse l'elettrodomestico con un fianco, in mano tutto il necessario per preparare la cena e abbandonò le verdure sul tavolo, in cerca del cordless che squillava. Lo trovò in mezzo ai cuscini del divano e, maledicendo mentalmente Sebastian per averlo lasciato lì, rispose.

Pronto?”

Amore della mia vita.”

Blaine riconobbe subito chi ci fosse dall'altro capo della cornetta. Scosse la testa e sospirò.

Cosa hai fatto?” chiese con il tono di uno che la sapeva lunga mentre tornava in cucina.

Te l'ho mai detto che ti amo davvero davvero tanto?

Blaine sospirò nuovamente, incastrando il cellulare tra il collo e la spalla per cominciare ad affettare i pomodori. “Avanti, sputa il rospo, cosa hai fatto stavolta?”

Niente di particolarmente... preoccupante.”

Blaine alzò gli occhi al cielo. “Sebastian.”

Avrei bisogno che tu mi venissi a prendere in un posto.”

Sei rimasto senza benzina dall'altra parte della città? Guarda che puoi prendergli gli autobus, te l'ho detto stamattina di fare il pieno, e come al solito non mi hai ascoltato.”

Sentì Sebastian mormorare qualcosa dall'altra parte della cornetta, ma non capì nulla e gli chiese di ripetere, corrugando le sopracciglia.

Sono in ospedale... ma, prima che tu possa preoccuparti, giuro che sto bene.”

Un secondo dopo, il cordless era finito per terra e il cuore di Blaine aveva smesso di battere. Abbandonò il pomodoro che stava tagliando sul tavolo e si precipitò a riprendere il telefono; già si immaginava incidenti d'auto e cose catastrofiche.

Come puoi dirmi che stai bene se sei finito in ospedale?” quasi urlò nella cornetta mentre si precipitava in camera per vestirsi.

Ma sto bene, non ho niente, davvero!”

Come diavolo ci sei finito in ospedale allora?”

Blaine lo sentì cominciare la frase ma poi udì anche una voce femminile chiamarlo per cognome mentre si infilava una maglietta e cercò nuovamente di attirare la sua attenzione.

Sebastian, posso sapere cosa ti sei fatto?”

Ehem, tu passami a prendere al pronto soccorso, credo che lo vedrai con i tuoi occhi... ora devo andare che mi devono mettere il gesso, ci vediamo tra poco.”

Detto ciò, la linea cadde e Blaine si ritrovò a fissare lo schermo del cordless con un'espressione allibita, maledicendo suo marito per essere un completo idiota.

 

*
 

Blaine si domandò per tutto il viaggio fino al pronto soccorso cosa si fosse rotto Sebastian a tal punto da necessitare del gesso, ma lo scoprì esattamente quando entrò nella sala d'aspetto.

Sebastian lo accolse con un sorriso falsissimo e il braccio ingessato dal polso alla spalla, infilato in un tutore che aveva appeso al collo.

Blaine lo guardò spalancando gli occhi quando lo raggiunse, incrociando le braccia al petto e scuotendo la testa, senza smettere di fissare il gesso bianco.

Cosa hai fatto?” chiese quasi sfinito, cercando i suoi occhi.

Niente. Non è stata colpa mia.”

Blaine alzò un sopracciglio e arricciò la bocca. “Sebastian... non ho intenzione di portarti a casa fino a che non mi dici cosa ti è successo.”

Non è successo niente amore mio, possiamo levarci di qui adesso?” Sebastian provò con il nomignolo e si avvicinò per baciarlo, ma Blaine si scostò, facendogli penzolare le chiavi della macchina davanti agli occhi.

Vorrei ricordarti che non puoi guidare. Quindi o mi dici per quale motivo ti sei rotto un braccio oppure possiamo chiedere alle infermiere di prepararti un letto, perchè io a casa non ti ci porto.”

Sebastian sbuffò e si portò la mano libera tra i capelli, quasi imbarazzato. “Stavo parlando con un collega e non ho visto dove mettevo i piedi mentre scendevo le scale. Ora possiamo andare?”

Blaine lo guardò per un attimo e poi scoppiò in una fragorosa risata, che fece voltare un paio di pazienti nella loro direzione.

Sebastian gli lanciò uno sguardo scocciato e provò a trascinarselo via, ma Blaine rimase fermo dov'era, continuando a ridere.

E con chi stavi parlando, che ti ha fatto ruzzolare giù dalle scale?” domandò con un sorriso.

Sebastian a quella domanda non rispose e Blaine capì dal rosa più colorito delle sue guance chi fosse la persona in questione; in un attimo, sentì la rabbia montare dentro di sé.

Gerard,” sibilò strizzando le palpebre. “Eri con lui, vero?”

Gerard era il nuovo collega di Sebastian, il quale li aveva già fatti litigare quattro volte e che era assolutamente bellissimo. E l'unica persona nella vita di Sebastian di cui Blaine fosse tremendamente geloso.

Stavamo solo chiacchierando!” provò a giustificarsi Sebastian. “E lo sai che è sposato! E che anche io sono sposato, con te mio bellissimo e affascinante marito!”

Blaine lo guardò torvo ma non rispose, attirando ancora di più l'attenzione su di loro all'interno del pronto soccorso.

Sebastian tornò a passarsi una mano tra i capelli, cercando di avviarsi verso l'uscita.

Beh, meno male che ero con lui, mi ha portato lui qui stamattina quando sono caduto e-”

TI SEI ROTTO IL BRACCIO STAMATTINA E IO LO SO SOLO ADESSO?”

Sebastian era abbastanza sicuro che chiunque fosse ricoverato in quell'ospedale avesse sentito l'esclamazione di Blaine, quindi se la filò dalla porta principale, sperando che il marito lo seguisse e che non gli rompesse anche l'unico braccio che aveva ancora disponibile.

 

*
 

Il viaggio per tornare a casa fu assolutamente silenzioso: Blaine tenne gli occhi puntati sulla strada e Sebastian sul gesso bianco che cominciava già a pesargli.

Sapeva che avrebbe dovuto chiamare prima Blaine, ma non voleva farlo preoccupare, visto che conosceva suo marito e andava in paranoia per nulla. Riuscì a trovare il coraggio di dirglielo quando Blaine parcheggiò sul vialetto e spense il motore, lanciandogli un'occhiataccia.

... e quindi non volevo farti preoccupare. Tutto qui,” concluse le sue scuse Sebastian, cercando di usare il tono più dolce possibile nel tentativo di non far arrabbiare ancora di più Blaine, ma capì di essere stato perdonato quando suo marito scosse la testa, borbottò qualcosa che assomigliava a un “Sei un completo idiota” e si chinò per baciarlo sulle labbra.

Quanto tempo devi tenerlo?” chiese Blaine mentre entravano in casa, sbirciando i documenti dei raggi di Sebastian.

Venticinque giorni, a metà luglio devo andare a toglierlo,” sospirò Sebastian, togliendosi la fascia dal collo e abbandonandola sulla sedia della cucina.

Blaine lo guardò, arricciando le sopracciglia, provare a sfilarsi la maglietta che aveva indosso e non riuscì a trattenere una risata nel vederlo litigare con la stoffa chiara che gli si era impigliata in una spalla.

Gli si avvicinò con un sorriso. “Fai fare a me,” rise togliendogliela, lasciandolo a petto nudo con un'espressione frustrata in volto.

Ce la facevo da solo,” borbottò, slacciandosi i pantaloni e dirigendosi verso la loro camera.

Blaine decise di seguirlo, per nulla intenzionato a perdersi quello spettacolo, e rimase appoggiato alla porta mentre lo vedeva litigare con i blue jeans e la cintura, sedendosi sul letto per slacciarsi le scarpe e poi abbandonarle contro il muro.

Vuoi una mano?” chiese gentile Blaine con un sorriso mentre lo osservava dimenarsi sul bordo del letto nel tentativo di levarsi i pantaloni di dosso che, con il caldo, gli si erano appiccicati tutti alle gambe.

Faccio da solo,” rispose lui gelido, senza neanche guardarlo.

Quando finalmente riuscì a spogliarsi, grondava di sudore, e Blaine sapeva benissimo che in altre condizioni si sarebbe gettato immediatamente sotto la doccia, ma mica poteva con quel gesso.

Sebastian alzò gli occhi dai vestiti ammucchiati sul pavimento e corrugò un sopracciglio, fissando il marito.

Non posso farmi una doccia, vero?”

Blaine sospirò e si scostò dalla porta. “Aspetta che vado a prenderti la pellicola trasparente e vediamo come fare.”

Uscì dalla stanza e si perse le imprecazioni di Sebastian, ma era abbastanza sicuro che la cosa si sarebbe fatta spassosa col passare del tempo.

Mezz'ora dopo, il gesso bianco di Sebastian era ricoperto di pellicola trasparente e Blaine non si era assolutamente perso le smorfie del marito ogni volta che lo muoveva. Doveva fargli malissimo, ma non lo aveva ancora sentito lamentarsi una volta. Lui e il suo stupido orgoglio.

Stacci poco perchè non ho idea di quanto duri.”

Uhm.”

Blaine però non si fidò a lasciarlo da solo nel bagno e per fortuna che la cena era pronta, perchè Sebastian era incapace a fare le cose con la sinistra, persino lavarsi divenne un trauma che fece divertire a morte Blaine.

Non sono un bambino, sai?” si lamentò Sebastian mentre Blaine gli passava lo spray della doccia sul petto per levargli il sapone. “Sono capace di fare queste cos-BRUCIA!”

Blaine ridacchiò e tornò subito a sistemare la temperatura dell'acqua. “Oh, scusa!”

Sadico,” borbottò Sebastian, insaponandosi i capelli e aiutato poco dopo da Blaine, il quale non aveva intenzione di togliersi quel sorriso dalle labbra.

Finita la doccia, Sebastian insistette nel volersi vestire da solo. Ci mise venti minuti buoni, ma scese soddisfatto per la cena con indosso i suoi shorts e rinfrescato dal breve tempo in cui era stato sotto l'acqua.

Rimasero in silenzio, mentre Blaine finiva di cucinare il pollo ai ferri per entrambi e Sebastian spizzicava distratto i cracker sul tavolo, leggendo una rivista abbandonata lì. Ma quando Blaine si sedette per mangiare, tornò nuovamente a ridacchiare tra sé e sé nell'osservare Sebastian provare a tagliare la carne impugnando la forchetta con la destra. Rimase a osservarlo per dieci minuti litigare con il pollo, prima di sospirare e alzarsi per avvicinarsi al marito.

Vuoi una mano?” domandò divertito dietro le sue spalle.

No,” fu la risposta indispettita di Sebastian, che non era ancora riuscito a tagliare nulla.

Sebastian, non voglio che muori di fame.”

Ce la faccio.”

Blaine a quel punto, scoppiò a ridere e gli prese delicatamente le posate dalle mani, per poi tagliargli la carne a pezzetti sotto il suo sguardo torvo.

Io lo odio questo gesso.” si lamentò quando Blaine fu tornato a sedersi al suo posto con un sorriso sulle labbra. “E poi tu mi prendi in giro, ce la faccio a fare queste cose!”

Ma non mi dire.” asserì Blaine infilzando il pollo e facendo arrabbiare ancora di più Sebastian che finì la sua cena in silenzio e guardando male un po' Blaine e un po' il gesso.

Quando Blaine cominciò a sparecchiare però, un sorriso gli comparve sulle labbra.

Proprio un peccato che per colpa del gesso non posso aiutarti a lavare i piatti.”

Blaine non rispose a quella frecciatina, si limitò ad aprire l'acqua e a tendere le orecchie, in attesa di sentire Sebastian alzarsi. Cominciò a sorridere quando lo vide andare verso il frigo e tirare fuori una bottiglia d'acqua. Come previsto, togliere il tappo con una mano sola era impossibile, quindi si godette lo spettacolo di Sebastian litigare pure con bottiglia, imprecando sonoramente e quasi facendola finire per terra. Alla fine, si arrese e la porse e Blaine. Lui la guardò sorpreso.

Cosa?”

Me la apri?” mormorò, mordendosi il labbro.

Oh, ma io sto lavando i piatti, non avevi detto che ce la facevi da solo?”

Sebastian gli lanciò un'occhiata fulminante e uscì dalla cucina arrabbiato, lasciando Blaine a ridere e prendersi la sua rivincita.
 

 

*

 

Sebastian, per favore, fatti aiutare.”

Ce la faccio, ce la sto quasi per fare.”

Blaine incrociò le braccia al petto e sospirò rassegnato, intento a guardare Sebastian tentare di allacciarsi le scarpe con una mano sola da una mezz'ora buona senza aver fatto neanche un minimo progresso.

E' matematicamente impossibile che tu riesce ad allacciarti le scarpe con una mano sola.”

Scommettiamo?”

A quel punto, Blaine lo mandò al diavolo e uscì di casa per andare a lavorare.

Quando rientrò la sera, la rabbia per Sebastian ormai svanita e si ritrovò suo marito corrergli incontro quasi disperato, per abbracciarlo con l'unico braccio disponibile.

Blaine quasi si stupì di quell'affetto e lo baciò piano sulle labbra quando riuscì a districarsi dalla sua morsa.

Tutto bene?” chiese confuso, sbottonandosi la camicia mentre andava in camera.

Non lasciarmi più da solo, ” sussurrò Sebastian in tono lamentoso che assomigliava molto a un bambino viziato, facendo divertire Blaine mentre si spogliava nella penombra della camera e osservava Sebastian seduto sul letto.

Oh, e perchè mai?”

Perchè non riesco a fare niente con una mano sola! Ho spalmato mezzo tubetto di dentifricio nel lavandino perchè non riuscivo a metterlo sullo spazzolino, è tutto il giorno che bevo succo di frutta perchè non riesco ad aprire le bottiglie d'acqua, fa caldo e non posso infilarmi sotto la doccia, non posso uscire che non riesco a vestirmi, non posso lavorare che non riesco a scrivere con la sinistra e manco a digitare col computer! E poi mi fa malissimo e mi pesa e fa caldo e mi prude un sacco. Blaine, lo odio, non lasciarmi più da solo.”

Finite le lamentele, Blaine si sedette sul letto con lui con un sorriso e lo fece sdraiare contro il suo petto, coccolandolo un poco e lasciandogli un paio di baci sulla fronte.

Ma tu non eri quello che riusciva a fare tutto da solo?” domandò divertito, facendo scivolare la punta delle dita sulla schiena.

Se le fai tu, però è meglio.”

Blaine scoppiò in una risata e strinse a sé Sebastian, per poi lasciarlo quando lo sentì gemere dal dolore.

Sai qual'è la cosa più divertente di tutto ciò?”

C'è qualcosa di divertente?” Sebastian sbuffò contro il suo petto, facendo sorridere Blaine ancora di più.

E' passato soltanto un giorno.”

 

 

 


Buona domenica e un bacino dalla Marti per tutti, due per la simo che oggi fa gli anni, auguri stellin!

Lo so che è davvero molto stupida questa shot, ma mi sembrava qualcosa di carino e poi mi piace scrivere queste cose molto stupide LOL

Grazie alla mia metà per la correzione e a chi è arrivato fino alla fine, love you

A martedì con l'aggiornamento di LHWR,

Marti

   
 
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