Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler
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Autore: Nyaa_    16/12/2012    5 recensioni
Ciel è tormentato da una creatura malevola, un essere maligno che proviene dalle profondità dell'inferno (e fin qui, niente di nuovo)... Sarà Sebastian a salvarlo, accorrendo tempestivamente...
Forse.
Chi è davvero quest'essere?
E, soprattutto, come possono Grell e William saperne qualcosa? Che abbiano già avuto a che fare con questo genere di mostri?
Una sola cosa è certa: Quando Will è ubriaco può fare cose decisamente impensabili e improponibili... se poi c'è un rosso a caso pronto ad approfittarsene...
(Shot comica, implicita (ma mica tanto) Grelliam)
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dedicata a Rudy Nazzumi, perchè te lo dovevo e perchè per Natale non posso proprio regalarti le mie tette.
'Spiace, giuro che ci ho provato...






Nota iniziale: In caso di OOC vi pregherei di segnalarmelo in eventuali recensioni. Grazie e buona lettura


Ciel sgrana gli occhi, terrorizzato, cercando di orientarsi nel buio della stanza.
Della sua stanza, per la precisione.
Caccia un urlo, invocando a gran voce il nome del suo maggiordomo che subito accorre preoccupato.
- Sebastian! E’ tornata! E-era là fuori, ne sono certo!- si libera dalle coperte che lo stritolano come una serpe e gli tolgono il fiato, andando a rintanarsi ai piedi del letto con la testa fra le ginocchia, tremando da capo a piedi.
- Signorino, cosa dite? Sapete bene che se ci fosse stato qualcuno me ne sarei accorto.- indugia il maggiordomo, per la prima volta dopo secoli non completamente sicuro delle sue parole.
- E invece sì ti dico! Mi osservava con quei suoi occhi rossi… non era umana, non lo era!- la fronte imperlata di sudore viene sollevata dal suo nascondiglio, mentre uno sguardo timoroso cerca rassicurazioni nella figura in nero che, accostata davanti alla grande finestra, faceva un po’ di luce con un candelabro di antica fattura; il demone intanto osserva sospettoso un ramo spezzato e del fogliame sparso per il giardino.
- Non temete, signorino, non permetterò a nessuno di farvi del male.- sussurra, con voce calma velata di una leggera quanto inusuale preoccupazione.
- Sebastian… resta qui…- il conte poggia il capo sul cuscino bianco, lasciando che i capelli bluastri incornicino il viso pallido.
- Yes, my lord.- rimane dritto in piedi Sebastian, pronto a vegliare sulla sua anima per tutta la notte.


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Nel frattempo una figura si aggira fra le vie di Londra, nella notte, pulendosi la polvere e il terriccio dai pantaloni consumati e pigolando di dolore quando per sbaglio sfiora una delle numerose ferite sulle ginocchia.
- Dannazione.- borbotta la figura, che si rivela essere una ragazza dai capelli castano chiaro a caschetto.
- Perché sono caduta? Tsk, colpa del maggiordomo che mi ha di nuovo messo fretta.- guarda sconsolata la fotocamera digitale nelle sue mani, decisamente ammaccata e ormai inservibile.
- Non sono riuscita a fare nulla… ma almeno non sono stata scoperta! Uff, non vedo niente con queste stupide lenti colorate!- si toglie un paio di “vetrini” rossi dagl’occhi, sfregandoseli poi ripetutamente per cercare di asciugare le lacrime dovute agli oggetti estranei e provare a recuperare.
Improvvisamente un’ombra le piomba davanti, urlando a squarciagola e attaccandosi al collo della ragazza, rischiando quasi di farla finire sedere per terra.
- Lau! Laura! Com’è andata?- la nuova figura schiva un manrovescio della castana per miracolo, piegando la testa di lato e facendo ondeggiare i riccioli neri.
- Come vuoi che sia andata, idiota?! Come tutte le altre volte… il moccioso avrà i sensi di ragno o roba simile.- sbuffa, incamminandosi seguita dalla compagna poco più bassa di lei.
- Non era Claude quello?- si sistema gli occhiali dalla montatura esageratamente grande, sorridendo beffarda.
- … Saranno sensi da gnomo allora, che ti devo dire?-  bofonchia l’altra in risposta.
- E a te com’è andata?- con una punta di stupore e preoccupazione la più alta nota una ferita sulla fronte della moretta.
- Aaah, mi hanno scoperta ~…-  si tasta la ferita sanguinante con una mano, cercando nelle tasche della felpa blu un fazzolettino per tamponarla.
- Che cosa?! Brutta idiota, cretina, imbecille! Dio, sapevo che non avrei mai dovuto portarti con me!- la bassina viene presa per le spalle e fatta oscillare violentemente avanti e indietro.
- Ho le foto ~.- cantilena in risposta, non scomponendosi minimamente, con un sorrisino ebete stampato sul viso e mostrando la macchina fotografica un po’ malandata nelle sue mani.
Un paio di secondi di silenzio, mentre le due si guardano negl’occhi sotto un lampione solitario che irradia una fioca luce, in una stradina deserta e polverosa.
- Ma io ti… io ti… io ti amo! Ecco perché siamo amiche!- la stretta oppressiva si trasforma in un abbraccio di euforia, che termina pochi secondi dopo da parte della castana, che osserva la minore perplessa.
- Come mai ti sei fatta vedere, quindi?- traffica con la fotocamera dell’amica, cercando qualche bella immagine con cui rifarsi gli occhi.
- Ho chiesto se potevamo fare una cosa a tre, ma Will mi ha quasi ucciso con quella sua stecca da biliardo… uff, tutte queste storie per un paio- di decine- di foto! Tsè, se volevo farmi pestare da tutti quelli che visitavo facevo la testimone di Geova!- sbuffa, massaggiandosi la testa alla ricerca di eventuali bernoccoli.
- Ora dove andiamo, senpai?- chiede poi, notando che l’altra ha iniziato a cambiarsi, indossando una giacca blu con una sorta di fascia bianca sul petto.
- Mai sentito parlare di Revolutionary War?- sogghigna, lanciandole una giacca simile alla sua ma di colore rosso.
- Sì, ma… che c’entra?- si infilai il capo, prendendo al volo il moschetto che la ragazza le getta contro.
- Che domande: dove vuoi che sia nata Quella Coppia~? - sorride come il gatto del Cheshire, scoprendo i denti bianchi.
- Oh! E… e la SebaCiel?? E la Grelliam?! Non abbiamo ancora abbastanza… materiale.- sbuffa, saltellando per mettersi un paio di pantaloni bianchi.
- C’è tempo… aspettaci Londra, torneremo presto!- e, detto fatto, le due giovani misteriose scompaiono in un fascio di luce.

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Grell sospira, mentre guarda William cercare disperatamente i suoi pantaloni (Che sono ripiegati accuratamente su una sedia a fianco al letto, a dir la verità, ma è curioso di vedere quanto ci metterà a trovarli nella penombra e per di più senza occhiali).
- Will? Come mai sei così nervoso?- e sì che fino a pochi minuti prima era così sciolto.
- E’ per quella mocciosetta? Se ne è andata, calmo…- il rosso stringe le braccia contro il petto, come per evitare che le sue-inesistenti- “virtù”  vengano viste da qualcuno che non sia il suo Will.
Will che, in un improvviso slancio d’affetto, ha portato una mano alla testa del rosso (e gli ha tirato una sorta di coppino, ma sono sempre gesti d’affetto).
- Non hai idea di chi fosse quella ragazza, Sutcliff! Era una delle creature più temute di questo mondo e non… quelle della sua razza sono ossessive e quando puntano una preda non si arrendono finché non ottengono ciò che vogliono…- il moro rabbrividisce, poggiandosi alla cornice della finestra spalancata e lasciando che la brezza frizzante del mattino gli scompigli i capelli.
- In effetti un po’ ti somigliano…- sussurra a fior di labbra, voltando appena la testa verso la figura minuta accoccolata fra le coperte, intenta a cercare gli occhiali abbandonati in un angolo del comodino in mogano.
Lo sapeva che non doveva lasciarsi convincere da quell’imbecille di Ronald ad andare al bar assieme ai colleghi più giovani (e a Grell, ovviamente)!!
Era certo che quella specie di acquazzone rosso fuoco avrebbe finito per… dire “approfittarsi di lui” non sarebbe propriamente corretto, visto e considerato che aveva fatto tutto lui mentre il rosso si era limitato a gemergli oscenamente in un orecchio.
Sospira, rendendosi conto che in fondo la colpa era sua, che non aveva controllato di non essere seguito o spiato, e che si era accorto della presenza di qualcuno solo perché quel qualcuno era andato (anzi, andata, era una ragazza) a bussargli alla porta di casa per chiedere se potesse “unirsi alla festa”.
William si passa una mano sul viso, iniziando a sentir l’affiorare di un mal di testa quando un paio di braccia sottili gli avvolgono i fianchi da dietro.
- Pronto ad andare di nuovo ~?- Grell gli morde il collo coi denti affilati, scendendo poi a leccargli la clavicola scoperta con la lingua color fragola.
- Per favore, Sutcliff, non sono più così ubriaco.- si stringe la base del naso fra le dita, trattenendo un ringhio.
Lo sa che quella Creatura tornerà, o torneranno, dato che di solito si muovono in branco, ne è certo.
Perché Loro non mollano.
Loro li amano, in un modo quasi morboso.
Loro non hanno un’anima.
Loro sono…
- Fangirls…- sibila sprezzante, stringendo i denti con rabbia.




Nyaa: Hi! :3
Allora, ho scritto questa fic per una serie di motivi:
A) Mi è venuta in mente ed ho dovuto farla per forza, anche se si è evoluta notevolmente rispetto all’idea iniziale O.o
B) Ci tenevo a dedicarla a Tanu.
C) Volevo farvi vedere che sono ancora viva, anche se ultimamente ho molto da studiare (e mi sto dedicando ad una long).
Detto ciò.
Chi di voi aveva capito che si trattava di niente meno che delle… zan zan zan, Fangirls?
Sappiate che, comunque, le mie due OC non sono fangirls bimbeminkia çWç sono brave ragazze.
Piccola descrizione loro per chi non sia riuscito a farsela bene:
Quella che stava spiando Ciel e Seb si chiama Laura, è la maggiore delle due ed è piuttosto alta e magra, porta i capelli castani a caschetto ed ha gli occhi nocciola.
L’altra si chiama Giovanna (non ho mai detto il suo nome qui, ora che ci penso) ha i capelli neri ricci lunghi fino a metà schiena e degli occhiali enormi; è bassotta e un po’ paffuta.
Aaaah, chi di voi ha capito a che coppia mi riferisco alla fine? =W= Un indizio: Siamo sempre su tematiche manga.
Ora, se permettete, faccio una piccola dedica qua:
Tanu, ciò che ti dovevo scrivere te l’ho scritto ieri in chat, ma vorrei semplicemente dirti di non buttarti giù e di non arrenderti mai, di credere in te stessa perché ci credo pure io.
Sì, banale e melenso, ma stasera sono presa così.
Vi ringrazio in anticipo per eventuali recensioni *inchin*.
Salutoni!

Nyaa <3

  

  
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