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Autore: Padmini    16/12/2012    4 recensioni
Dopo la pioggia, nel bosco magiche presenze tornano alla luce ...
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dopo la pioggia





 

Un timido raggio di sole si fa lentamente strada tra le nubi che da poco si sono sgonfiate della pioggia e si preparano a lasciare spazio al cielo.

Anche gli uccelli escono timidamente dai loro rifugi e cantano gioiosi.

I fiori, piegati dal peso dell’acqua, cominciano a rialzarsi, scaldati dal sole.

Grosse gocce di pioggia sono ancora posate sulle foglie delle piante e luccicano come diamanti nella fievole luce. Pian piano scivolano giù … silenziosamente….

Plic…. Plic…. Plic….

Un pallido fiore di rosa canina dischiude delicatamente i suoi petali e all’improvviso fa capolino un dolce visetto. L’esserino sbadiglia a lungo, stiracchiando le braccia e dischiude le ali. Come rispondendo a un richiamo. Una seconda fatina la imita e la saluta con un sorriso.

La prima si alza in un volo leggiadro in volo, facendo vibrare il suo abito di petali di fiordaliso, seguita dalla seconda, vestita con petali di malva.

Andiamo a vedere lo stagno?” chiede Fiordaliso sorridente

No” risponde Malva

No? Perché no?” chiede capricciosamente Fiordaliso

Lo sai… lo stagno è vicino alla strada… dove passano gli uomini! Non ci tengo ad incontrarli!”

Stai tranquilla… Ha appena smesso di piovere, perché mai dovrebbero venire da queste parti proprio adesso?”

Non si sa mai…”

Tranquilla…”

Va bene… andiamo” esclama rassegnata Malva.

 

Volando tra i fiori di rosa canina, le fatine raggiungono lo stagno. Gran parte dei segni lasciati dai cinghiali sono stati cancellati dalla pioggia. Anche le libellule hanno ripreso a gironzolare allegramente.

Sediamoci su quella foglia” suggerisce Malva “così possiamo vedere il cielo che si apre”

Il cielo è ancora grigio di nubi, gonfie della luce del sole, impaziente di illuminare nuovamente la terra.

BZZZZ……

Senti, un’ape!” dice Fiordaliso

Un’ape? Dove?”

Non lo so… sento solo un ronzio…”

Il rumore si fa sempre più forte…

VRRRRUMMMMM…..

diventa un tuono….

Le due fatine non fanno in tempo a spostarsi che due grosse moto da cross sbandano in curva, schizzandogli addosso acqua e fango.

Ecco!” urla contrariata Malva scuotendo le braccia gocciolanti “Lo sapevo! Questi uomini! Non sanno nemmeno godersi la pace della natura!”

Hai ragione” dice fiordaliso alzandosi in volo “Andiamo a pulirci e stiamo alla larga dalla strada!”

Mentre le due fatine volano velocemente via, un venticello scherzoso accompagna via le nuvole e, dopo aver reso omaggio al sole, continua il suo vagabondaggio.

Ormai è sera. Il sole ha asciugato la terra e riscaldato il suolo e le fatine tornaro a dormire nel loro letto di petali.

 

Crick… crick… crick…

Rumori di rametti spezzati e fruscii d’erba svegliano le fatine.

Non è un’animale” dice Malva “fa un rumore troppo strano”

Stiamo a vedere…”

È ancora buio, ma tra poco il sole sorgerà. L’aria è attraversata da un’aria elettrica di attesa. Tutto freme.

Il rumore è sempre più vicino fino a che, tra i rami spunta…

NO! Un uomo” geme Fiordaliso preoccupata “Cosa ci fa qui a quest’ora?”

Non lo so proprio” le risponde Malva alzando le spalle “Possiamo provare a seguirlo…”

No! Scherzi? È un uomo! Gli uomini sono solo capaci di distruggere la natura. Proprio non mi va di assistere a questo scempio!”

Dai! Non sembra avere cattive intenzioni”

Poco convinta, anche Fiordaliso comincia a seguire l’umano

Un giovane ragazzo molto magro, appesantito da un grande zaino, si arrampica con l’agilità di un gatto su per la salita, seguito dalle fatine.

Finalmente arriva fuori dalla vegetazione. Si toglie lo zaino dal quale tira fuori una coperta di lana, che stende con cura su una superficie piana.

Le fatine, intanto, lo guardano perplesse.

Senza dire nulla, il giovane si siede, rivolto verso il sole, sulla coperta a gambe incrociate, la schiena ben dritta, gli occhi chiusi e il viso rasserenato da un dolce sorriso. Il silenzio è così intenso che le fatine possono sentire il lieve suono del suo respiro.

Ma cosa fa?” chiede Malva

Non lo so… ma è così bello stargli vicino… Non avrei mai pensato che gli uomini potessero trasmettere tanta pace… quelli di ieri, invece…”

Malva corruccia il viso, pensierosa.

Forse… ogni uomo ha la pace dentro di sé, solo che fa troppo rumore e non riesce a sentirla… I ragazzi di ieri erano assordati dalle loro moto, vedevano solo la velocità e non si curavano della natura che stavano rovinando… Lui, invece è così tranquillo! Hai visto come ha attraversato il bosco? Si vedeva che lo rispettava. Ora è lì, in silenzio e trasmette la pace che ha dentro anche fuori…”

 

Finalmente, a poco a poco, i primi raggi di sole illuminano la vallata. Il canto degli uccelli vibra nel cielo ormai limpido. Le fatine, cullate dalla pace trasmessagli dal giovane, si sono riaddormentate.

Lui, dopo un po’, si alza lentamente. Sbatte la coperta e la ripone con cura nello zaino. Prima di andare via si gira verso il sole e gli sorride, in segno di gratitudine.

   
 
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