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Autore: LadyMorphine    03/07/2007    5 recensioni
Pioggia. Un' altra giornata di pioggia. In pieno agosto. Ma si sa, Londra è famosa per questo. Daisy sospirò poggiando la fronte contro la finestra. Era arrivata da solo un mese in città e in 30 giorni aveva visto il sole sono due giorni anzi, uno e mezzo.
Genere: Romantico, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gerard Way, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao!! Un salutone a tutti! Beh, odio le presentazioni ma ne farò una breve breve... MI chiamo Giovanna, ho 21 anni e sono di milano.
Spero almeno che l'inizio vi attiri un pò! L'ho cominciata tanto per passare il tempo quindi abbiate un pò di pietà!!! XD
Aspetto commenti!!!


Pioggia.
Un' altra giornata di pioggia. In pieno agosto.
Ma si sa, Londra è famosa per questo.
Daisy sospirò poggiando la fronte contro la finestra. Era arrivata da solo un mese in città e in 30 giorni aveva visto il sole sono due giorni anzi, uno e mezzo.
Lanciò un'occhiata amara al poster di Tenerife che teneva appeso sopra il suo letto. Era il luogo dove aveva vissuto nell'ultimo anno.
La le cose funzionano al contrario di Londra. Il sole è sempre presente, sempre, e la pioggia è una cosa più unica che rara. In un anno ha visto piovere solo due volte.
Le mancava tanto quel posto.
Gli amici che si era fatta, la famiglia presso la quale era ospitata e ovviamente le mancava lui, Jake.
Avrebbe amato quel ragazzo per il resto della sua vita ma una volta scoperto che andava a letto con la sua migliore amica, l'unica cosa che pensò bene di fare fu scappare, sfuggire a quella triste e cruda realtà. E dove poteva andare se non nella città che rispecchiava meglio il suo stato d'animo al momento??
Londra era perfetta.
Il suo umore grigio e la tristezza che l'attanagliava si fondeva alla perfezione con quella città grigia e con quel cielo piangente.
Sospirò nuovamente lanciando uno sguardo fugace alla sveglia sul comodino.
Le 18.00 precise.
Doveva muoversi o avrebbe fatto tardi per l'intervista.
Amava il suo lavoro.
Lo amava più di se stessa.
Fare la giornalista era ciò che aveva sempre desiderato di fare.
Era ciò che la spingeva a viaggiare in continuazione, a muoversi in giro per il mondo... beh, a parte l'imprevisto di Jake.
Se non lo avesse scoperto a quest'ora molto probabilmente era sdraiata in spiaggia, sotto il sole a sorseggiare un chissà quale cocktail e a lavorare al suo ultimo articolo.
Niente era più piacevole che lavorare in santa pace facendo la cosa che si ama di più al mondo, dopo il lavoro: prendere il sole.
Si preparò alla velocità della luce, prese l'ombrello, il suo mini registratore portatile, blocco e penna e dopo aver ficcato tutto in borsa uscì di casa.
Le ci volle quasi un'ora di bus per raggiungere il "Savoy Hotel".
Quando a Londra c'era traffico le pareva di essere tornata in quella caotica città che è New York.
La sua città natale.
Una volta arrivata a destinazione si diresse verso la reception.
"ha bisogno di qualcosa?" le disse uno scorbutico ragazzo dietro il bancone.
"la sala conferenze" rispose lei altrettanto scorbutica.
"tesserino, prego??"
Frugò nella borsa ed estrasse un tesserino plastificato con i suoi dati. Il ragazzo lo scrutò attentamente quasi certo che fosse un falso ma, non trovando niente che potesse confermare la sua ipotesi, accompagno Daisy all'ingresso della sala.
"comunque è già iniziata da dieci minuti" disse aprendole la porta e poi ritornando al proprio lavoro.
Daisy entrò scocciata per come l'aveva trattata quel deficiente e poi si sedette sulla prima sedia libera che trovò.
Guardò verso l'inizio della sala.
Un tavolone lungo.
C'erano seduti cinque ragazzi più tre persone in più.
Daisy aprì il blocco dove si era appuntata tutto ciò potesse riguardare quei cinque.
C'erano delle foto accanto alla quale aveva scritto quasiasi cosa credeva fosse importante sapere su ogni singolo componente.
Oltre ai ragazzi riconobbe anche il manager.
"scusi" bisbigliò all'uomo di fianco a lei. "chi sono le altre due persone di fianco a ehm..." lanciò un'occhiata veloce al blocco. "ehm... Brian??"
L'uomo le sorrise ma era evidente di quanto fosse scocciato per quella interruzione. "solo i discografi" disse secco.
"ah... ok, grazie..."
"solo i discografi" annotò mentalmente.
La conferenza passò veloce anche se la trovò tremendamente noiosa.
Se non fosse per il fatto che stesse lavorando, avrebbe potuto perdersi anche nei suoi pensieri. Invece le toccò stare attenta ad ogni parola, annotare tutto ciò che le parve importante cercando di evitare di perdere il filo del discorso.
"bene" la voce di Brian le giunse quillante più delle altre. "ora, per quelli che ne hanno fatto richiesta, ci sarà la possibilità di un'intervista face-to-face con i ragazzi. Alla reception vi saranno date le informazioni necessarie. Ci vediamo tra un'ora" disse sorridendo.
i ragazzi si alzarono, si fecero scattare qualche foto e poi vennero scortati via.
Daisy sbuffò per l'ennesima volta nel giro di due ore.
"mi tocca pure aspettarli un'ora" si disse amareggiata sedendosi su una poltroncina della Hall.
Lei le informazioni necessarie le aveva già. Spiegò il foglio che teneva accartocciato nella borsa e lesse attentamente. "h. 20.00 Suite 1050, Ultimo piano, intervista con i ragazzi. Chris" era firmato dal suo capo.
"suite 1050..." cercò di andare a memoria. Quella suite 1050 le ricordava qualcosa...


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