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Autore: Dreamy99    16/12/2012    4 recensioni
Questa One-Shot narra la storia di Niall, un ragazzo disprezzato dalla sua famiglia, ritenuto un fallimento, perché assume droghe. Ormai nemmeno lui si riconosce: è aggressivo con tutti, senza un valido motivo, e non ha una ragione di vita; si sente perso in questo vortice senza fine.
Un giorno, però, incontrerà quella che diventerà l'angelo della sua vita.
Questa misteriosa ragazza riuscirà a risvegliarlo da questo incubo; quello in cui lui pensa sia normale vivere, ma che in realtà odia forse più di se stesso.
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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  “La vita è ciò che tutti chiamano “il dono più bello”; io, in assenza di felicità, la definisco “il flagello più brutto” e vi assicuro che non scherzo.
La felicità? Non so cosa sia, non ho mai avuto la fortuna di poterla assaporare neanche per un istante, ma credo sia un'emozione piuttosto piacevole da provare.
Ahimè, non posso percepire neanche il significato di piacevole; nulla lo è stato nella mia vita.”
 

 

 

 

Ecco qual'era il mio pensiero fisso.
La felicità; ne ero alla ricerca da sempre, ma non l'avevo mai trovata.
 

20 Dicembre 2012

Quel giorno mi svegliai presto, colto da una paura invadente, che si era impossessata del mio corpo ormai da qualche giorno, in modo alquanto irruento.
Era il timore di morire solo, senza aver amato e senza aver ricevuto affetto.
Solo, con i miei problemi.
Solo, con le mie lacrime.
Solo, con la mia dipendenza.
La droga era tutto ciò che avevo.

Uscii di casa rapidamente, troppo assorto nei miei tragici pensieri.
“Se allo scoccar della mezzanotte finirà il mondo, io non voglio essere solo!” Mi ripetevo, affranto.
Era impossibile trovare qualcuno disposto ad amarmi, per giunta in così poco tempo.

Giunsi in un boschetto, poco distante dalla mia abitazione.
Lo percorsi tutto, finché non mi ritrovai sulla riva di un piccolo laghetto.
L'acqua rifletteva perfettamente la mia immagine, che io ammiravo disgustato.
La visione di me stesso mi appariva ripugnante.
Forse era quello il motivo per il quale tutti mi disprezzavano.
Infondo non avevano torto; nemmeno io ero mai riuscito ad amarmi.

Passò qualche minuto, un lasso di tempo straziante per me, ancora intento a guardare ciò che, purtroppo, ero diventato. 
Ormai sapevo di non avere speranze. Era quello il mio destino.
Ad un tratto scorsi l'immagine di una stupenda ragazza accanto a me, riflessa nell'acqua.
Mi voltai, sorpreso dalla sua presenza, ma anche piacevolmente felice, per la prima volta.
Mi regalò un sorriso mozzafiato e, subito dopo, mi porse la mano.

- Piacere, io sono Amy Marshall.-Si presentò, con voce piena di entusiasmo. 
- Niall Horan.-Risposi, secco, stringendole delicatamente la mano.

Ricordo tutto di quell'attimo: la mia mano e la sua unite, mentre una morsa piacevole torturava il mio stomaco, calore immediato, sparso per tutto il mio fragile corpo e un senso di completezza che avvolgeva il mio essere, in modo estasiante.
Era lei ciò che volevo.
Amy era la mia salvezza, ne ero sicuro.
Sarei morto con lei.

Tre anni dopo

- I ricordi sono ancora vivi in me, amore mio.-Mi disse la mia adorata moglie, in fin di vita.
- Lo so, tesoro. Proprio per questo, ti sto chiedendo di non andartene; resta con me, ti prego!-Le supplicai, in lacrime.
- Mi dispiace, Niall, ma non posso. Un giorno, però, ci rivedremo, promesso.-Mi assicurò.

Dal giorno in cui ci eravamo conosciuti erano passati anni, ormai.
Ed avevamo coronato il nostro amore con un meraviglioso matrimonio, esattamente l'anno precedente, quando tutto sembrava perfetto.
Si sa: il lieto fine è raro nella vita reale.
Ma in quel momento non potevamo capirlo.

Poco prima che io conoscessi Amy, oltre a fare uso di droghe, avevo cominciato a lavorare illegalmente, essendo ormai elemento di un meccanismo brutale, con troppi circuiti.
Quando, però, la mia ragazza ne venne a conoscenza, mi pregò di smettere.
Ero abbastanza titubante inizialmente, ma poi capii quanto fosse essenziale Amy per la mia vita, la mia felicità era averla al mio fianco.
Fu la prima volta in cui il mio cuore prevalse sull'istinto; un istinto che mi aveva rovinato.
Decisi di darle ascolto, saggiamente e lei apprezzò molto il mio gesto, essendo a conoscenza di quanto fosse difficile per me rinunciare al mio passato.



La notizia, però, non rese affatto felici gli organizzatori di questi traffici, che avevano intenzione di ammazzarmi, altrimenti avrei potuto rivelare i lori piani, di cui ne sapevo fin troppi dettagli.
Fu così che iniziarono a perseguitarmi, mentre io, insieme al mio angelo, scappavo dalle loro grinfie, nella speranza che finisse tutto di lì a poco.
Ma purtroppo, ciò non accadde, ed i nostri inseguitori, in un giorno buio e tetro, ci scovarono.
Mi puntarono addosso una pistola, servita ad uccidere molti altri, prima di me.
Mentre stavano per sparare, vidi un'immagine tremenda: il mio innocente amore mi spinse violentemente, facendomi cadere sul freddo pavimento.
Un rumore stridulo, lo sparo.
Lei cadde per terra, col respiro irregolare.
Mi avvicinai a lei, incredulo.
Non poteva morire, lei era la mia felicità.
Amy era l'angelo della mia vita.
Mi aveva salvato, anche dalla morte.











Angolo Autrice
L'ho ideata ieri sera, ed oggi scritta.
Molto triste, lo so, spero vi sia piaciuta lo stesso.
Laura xx

  
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