Serie TV > Supernatural
Segui la storia  |      
Autore: Avah    16/12/2012    3 recensioni
Dean è appena tornato dall'Inferno, ma non è stato Sam a portarlo indietro. Chi c'è dietro tutto questo? Quali conseguenze avrà questo gesto avventato?
---
Fanfiction basata sulla canzone Lost della band Within Temptation.
Genere: Romantico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dean Winchester, Nuovo personaggio, Sam Winchester, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Quarta stagione
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A



 


Prologo - Paradiso e inferno

Era stato un inferno, nel vero senso della parola. Scendere giù, in quell’abisso di dannazione eterna, in quella voragine da cui nessuno poteva più uscirne come ne era entrato. Cos’è che aveva scritto Dante a proposito di quel luogo, quando si era trovato davanti al punto di non ritorno?
“Per me si va ne la città dolente,
per me si va ne l’etterno dolore,
per me si va tra la perduta gente”.
Così recitavano i primi versi del terzo canto dell’inferno, ed era ciò che corrispondeva a realtà. Un luogo immenso di dolore e desolazione, di rabbia cieca e odio; non era certo un caso che le sue porte fossero poste all’interno di enormi trappole, come quella che si trovava in Wyoming e che era stata aperta dalla ferocia di Azazel.
Da quel mondo, non c’era alcuna via di fuga.
 
Dean Winchester non smise un attimo di urlare per il dolore, mentre il Cerbero infernale che era venuto a prenderlo alla scadenza del patto continuava a dilaniare le sue carni. Il suo sarcasmo e il suo sorrisetto strafottente erano scomparsi, da quando il cane infernale aveva fatto la sua comparsa in quella tragedia che lentamente si stava consumando, momento dopo momento. Nell’infinito che ruotava attorno a lui, incatenato per l’eternità, le sue urla di aiuto si disperdevano come trascinate via dal vento, lontano da lui, in qualche posto in cui nessuno poteva udirle.
Non si era mai fidato di Ruby, mai aveva creduto nelle parole di quel demone che si era offerta di aiutarli per poter scampare al patto, e alla fine aveva avuto ragione: l’unica pecca, però, era che se n’era accorto troppo tardi, dopo troppo tempo si era reso conto che Lilith si era impossessata del suo corpo per avere la possibilità di lanciargli addosso il Cerbero.
Ormai era tardi per piangersi addosso. Era morto, non poteva più farci niente, e sarebbe rimasto lì a marcire in quel luogo di dolore, fino a quando anche lui sarebbe diventato uno di quelli a cui, per un’intera vita, aveva dato la caccia.
 
Quella volta il colpo era stato più violento che mai. Prima una madre che non aveva mai conosciuto, morta per salvarlo, poi il padre con cui discuteva sempre che si era venduto l’anima, e adesso un fratello che aveva seppellito perché lo aveva salvato dalla morte con quel dannato patto. Forse Azazel aveva ragione: vendere la propria anima per salvare qualcuno faceva parte della tradizione della famiglia Winchester.
Sam scacciò quei ricordi, cercando di dimenticare il momento in cui aveva visto la prima palata di terra cadere sul feretro in cui giaceva il corpo di Dean. Tornò a concentrarsi sui libri aperti davanti a lui, in cerca di un modo per far tornare Dean dal luogo da cui nessun visitatore era mai uscito.

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Supernatural / Vai alla pagina dell'autore: Avah